Confermate dal Tar di Catania l’interdittività e la revoca per i terreni dei Nebrodi appartenenti ad aziende contigue ai clan malavitosi.
Il Tar di Catania ha confermato i provvedimenti di interdittività e revoca dei terreni alle aziende contigue ai clan malavitosi disposta da Giuseppe Antoci, presidente del parco dei Nebrodi, e da Stefano Trotta, prefetto di Messina. La lotta all’agro mafia ha come obiettivo la sottrazione di terreni in provincia di Enna, Catania e Messina che non avrebbero più diritto ai fondi europei. Erano già stati tagliate fuori alcune aziende per sospetto di contiguità mafiosa: nella lista, decine di attività più e meno recenti rivelatesi poi per oltre l’80% effettivamente coinvolte in illeciti.
“Si apre un nuovo capitolo per il ripristino della legalità nel settore agricolo – dice Antoci – La conferma del nostro operato ci permette di continuare con più forza nel nostro impegno per ripristinare la legalità e ridare i terreni ai giovani siciliani onesti affinché i contributi europei possano diventare occasione di sviluppo e di crescita e non occasione di finanziamento per la criminalità”.
Anche la Calabria sta provvedendo per operare in maniera simile.

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