SINAGRA – Verso la definizione della querelle degli stipendi comunali.
Dal Palazzo

SINAGRA – Verso la definizione della querelle degli stipendi comunali.

 

Nella vertenza, mai dichiarata, ma aperta, dei dipendenti comunali, senza stipendio da qualche mese, a Sinagra si registra una schiarita, con l’annuncio del pagamento del salario  di agosto – nei prossimi giorni e la liquidazione delle precedenti spettanze attualmente in corso e quasi definita.

Soddisfatta Enza Maccora l’avvocato-sindaco che si tira fuori da ogni addebito: “Appena la Regione ha provveduto ad erogare quell’83% di stanziamenti relativi al pagamento degli stipendi abbiamo subito  pagato i dipendenti –  ed evidenzia – qui non ci sono differenze tra dipendenti di ruolo, articolisti o contrattisti  – sottolineando anche la cristallina operatività del ragioniere dell’ente.

In questo contesto il sindaco ha ribadito che considera una priorità il pagamento del salario al personale, la funzione anche che svolge per l’economia locale, e comunque ha anticipato – sorridendo – che anche per il pagamento dello stipendio di agosto ormai è questioni di ore”.

Ma sembra quasi che sull’argomento la politica voglia metterci il cappello.

In un volantino, Daniela Spanò, il vice presidente del consiglio comunale sinagrese,  infatti dichiarandosi soddisfatta del prender atto del pagamento degli stipendi ai dipendenti, evidenzia il ruolo avuto, nel sollecitare quest’atto e le sue note in merito inviate anche  al ragioniere dell’ente.

Ma a parte questo, dettaglio per nulla irrilevante, il volantino va oltre, nella sua lettura.

Daniela infatti ringrazia i suoi compaesani per averle segnalato disagi, si richiama ai principi di correttezza, equità e trasparenza ai quali intende improntare il suo mandato popolare e politico  e conclude con un “resto a disposizione delle istanze che i cittadini vorranno rivolgermi”.

Quindi un ruolo ben diverso, più definito, quasi da difensore civico, da quello che istituzionalmente ricopre.

Ma questo ora pone un problema – che già nei fatti c’era – “o carne o pesce” o “dentro o fuori”, e in un momento delicato della vita  politica provinciale e non solo – dove né i partiti ne le lobbie possono difendere interessi precostituiti o promesse al tempo fatte – dove, per ritornare all’ambito locale – si aprono fronti di forum e di riordino delle file della vita politica al vaglio degli elettori, sarebbe importante se non indispensabile fare chiarezza.

12 Settembre 2013

Autore:

admin


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