Comunicati Stampa

SOLDARIETA’ AL POPOLO KURDO – A Messina quella del Circolo Impastato – Rifondazione Comunista

 

 

Dal 15 settembre i guerriglieri del PKK –YPG- YPJ arrestano l’avanzata dell’ISIS nel nord della Siria che mediante azioni barbare e brutali tipiche del peggior nazismo, cerca estendere il suo califfato islamico portando a compimento il terzo assalto nel Kobane(regione kurda).

La resistenza kurda è messa a dura prova dalle dotazioni militari dell’ISIS – made in USA,  Qatar, Arabia Saudita – e  dal governo turco, nemico storico delle forze di autogoverno del Kurdistan.

Il Governo di Erdogan impedisce la costruzione di corridoio umanitario per i profughi di guerra – 100/150.000 –  lasciando morire i feriti e bloccando il passaggio di rifornimenti di ogni genere.

Da alcuni giorni una nostra delegazione a Sùruc – città dirimpettaia del kobane – ha denunciato la situazione insostenibile che sta vivendo la popolazione locale.

A breve potrebbe esplodere una bomba umanitaria : per questo chiediamo un intervento internazionale per medici, materiale sanitario, ospedali da campo, cibo e vestiti e che quindi Ankara interrompa la sua azione di ostracismo nei confronti dei guerriglieri del Kurdistan e  apra un corridoio umanitario.

L’esperimento nelle regioni kurde è la realizzazione di una democrazia popolare, partecipata senza discriminazione di razze e di etnie e rappresenta indubbiamente un modello da difendere, un modello che pratica l’unità nella diversità.

Ed è per queste ragioni che chiediamo a gran forza al Governo Italiano e alla UE, di cancellare il PKK e i gruppi ad esso legati,  dalla lista delle forze terroristiche.

Loro sì, da mesi conducono una battaglia senza sosta contro il califfato nero terrorista dell’ISIS, resistono alla barbarie dei tagliateste che praticano una vera e propria pulizia etnica. La loro Resistenza è quindi anche la nostra battaglia per la civiltà, per la democrazia.

Circolo P. Impastato- Rifondazione Comunista Messina

2 Novembre 2014

Autore:

admin


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