Si é spiaggiata al Tono (Milazzo), ma era giá morta in mare (anche da parecchio) e il corpo é stato portato a riva con l’ultima mareggiata. Al ritrovamento della carcassa del tartaruga fa immediatamente eco la denuncia di Carmelo Isgrò, su facebook – la foto è stata da lui postata- contro chi irresponsabilmente danneggiata l’ambiente eco-marino.
Questa Tartaruga di mare (Caretta Caretta, Carapace: 47×43cm) – si legge nel post del naturalista milazzese – ha una lenza che le entra dalla bocca e le fuoriesce dall’ano.
Si é spiaggiata al Tono (Milazzo), ma era giá morta in mare (anche da parecchio) e il corpo é stato portato a riva con l’ultima mareggiata.
Lo stesso “Capitan Melo” ha avvertito Capitaneria di Porto e l’Istituto zooprofilattico di Palermo.
“La rabbia é più forte della tristezza perché credo che questa morte poteva essere evitata: quando i pescatori trovano una tartaruga che ha abboccato alla propria lenza, invece di tagliare il bracciolo, abbandonandola e condannandola a morte certa…. devono issarla in barca e portarla in Capitaneria di Porto.
Il mare non è solo una risorsa da sfruttare, ma anche un ambiente da tutelare, proteggere e rispettare! Ne guadagnerebbe l’immagine della categoria”.
Carmelo Isgrò, è un biologo, Presidente del Dugongo Team, sua la Guida alla Natura di Capo Milazzo, Istruttore di Apnea e di Immersione con le Bombole (ara) presso Fipsas Federazione Italiana Pesca Sportiva Attività Subacquee Nuoto Pinnato, ma aè anche Istruttore di I livello presso FIV – Federazione Italiana Vela. Una persona attenta alla “cura” del mare e del suo ambiente.
Che evidenzia anche che la morte di questa tartaruga è anche un allarme per i nostri mari.
Se da un lato la presenza di caretta caretta è la riprova dello stato di salute delle nostre acque è pur vero che i costanti spiaggiamenti sono indice di irresponsabilità oltre che di inciviltà di chi “naviga” le coste mamertine.
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