Foto che tracciano il segno di una giornata dove la protesta dei giovani studenti del liceo scientifico ha visto catalizzare l’attenzione di genitori, qualche sindaco, gente comune, blog e media sulla problematica situazione di precarietà e insicurezza dei locali della scuola.
Sotto accusa la latitanza della Provincia Regionale di Messina.
Solidarietà unanime per i giovani che già da giorni, civilmente protestano, e che stanno vivendo quest’occupazione, senza servizi e in uno stato di estrema difficoltà, con grande serenità e determinazione.
Promesse ed ottimi proponimenti in questo sit-in promosso da Enza Stroscio, come quelli espressi da Mauro Aquino, il sindaco di Patti… ma la “Provincia” – responsabile della struttura che negli ultimi quarant’anni non ha saputo, in maniera colpevole, risolvere il problema – sembra ancora lontana ed assente sia nei fatti che negli uomini e nelle idee.
Se non si comprende che il problema del Liceo pattese è un problema di tutto il comprensorio e che biosgna coinvolgere i sindaci e tutta le deputazione nazionale e regionale, ben poco si potrà fare.
I soli affitti pagati avrebbero permesso di realizzare molto più di un istituto, e quello di Patti oggi, sotto un traliccio dell’alta tensone e per altre carenze è anche ai limiti dell’agibilità.
Ieri per la cronaca, mentre molti genitori rimanevano bloccati sull’autostrada per il blocco viario, toccava alla Stroscio ad avviare l’incontro nel piazzale del Liceo.
Poi a parlare Enzo Russo, altri genitori e rappresentante dei professori, infine, appunto, Mauro Aquino che ha illustrato una serie di alternative tampone, ma anche la possibilità di utilizzare alcuni siti da ristrutturare.
Ma ovviamente è la Provincia ed il suoi vertici a dover decidere praticamente, anche se quanto dicono è “un’eco” di quanto già detto vanamente anche un anno fa.
Ed intanto fra una settimana iniziano le lezioni, mentre chi provocariamente afferma… ma perchè non spostare questo liceo da Patti? Di certo bisogna alzare il tiro.