Per tre mesi siamo stati “schiacciati” dall’ossessiva pubblicità della Rai – quasi un mednicare – sulla necessità di pagare il canone, ora, arriva quella sul nuovo servizio, quello che con un tasto accediamo a tutti i canali.
Per tanti è progresso, ma per chi, giornalmente, fa i conti con i canali che non “prendono” diventa una beffa.
Succede ad Alicudi, dove il segnale a volte si blocca, ed anche sulla costa, di fronte all’isole, per esempio, a Brolo, dove mezzo paese vede una quantità infinita di canali (serviti da Capo d’Orlando) mentre quello a monte della statale ( ripetitore Piraino) si deve accontentare di un’esigua lista, spesso non sempre fruibile.
A volte basterebbe poco, solo attivare un ripetitore, dargli corrente, fornire un servizio, nel caso della Rai, che viene pagato, da tutti con il canone.
“Non riesco più a vedere un film per intero”; “Ma la Rai a te si vede?” o “Canale 5 lo ricevo solo in alcune ore”.
Queste e tante altre le frasi che continuano a ripetersi ed ancora oggi, dopo mesi dal passaggio in molti non fanno altro che lamentarsi del digitale terrestre.
A volte capita persino che in una casa dotata di due Tv, il digitale riesca a prendere solo per alcune ore su un unico televisore.
Sarà pur vero che oggi, tra lavoro e vita frenetica non si riesce a star comodi sulla poltrona per guardarsi alcune ore di programmi e film vari, ma quando capita si vorrebbe almeno essere dotati di quei “privilegi” promessi.
E invece no: ci si siede comodi alla poltrona, si accende la tv, i canali non si vedono o magari la trasmissione viene interrotta da un’interferenza.
La Rai dal suo canto dice “assicuriamo il servizo essenziale” – per loro la pluralità dei tre canali principali – … “quindi siano a posto”.
Noi non crediamo che sia così.