
“Se avessimo dovuto aspettare che il comune inviasse, come promesso, le decorazioni natalizie… saremmo diventati ultracentenari!”.
Scrive così, senza mezzi termini, sul facebook, l’associazione che sottolinea di aver “acquistato le decorazioni natalizie, per amore verso la città.” e che ora “Grazie alla donazione del dottor Foti, Trusso Sebastiano, Salupo Natale, Scarcipino Calogero, le fioriere abbelliscono l’ingresso del santuario”.
Ringraziamenti anche per “padre Gregorio che ha permesso la collocazione sul sagrato”.
Un atto d’accusa grave non tanto per l’aspetto venale ed economico, ma perchè sottolinea il grado di (dis)attenzione che le amministrazioni comunali, da tempo, riservano a quest’area del teritorio, polo d’attrazione, non solo religioso per un ampio comprensorio, e che da anni aspetta una seria politica di sviluppo e promozione.
Ovviamente il post ha scatenato una grande polemica, e non solo sulla rete.
Di fatto è servito ad accendere i riflettori su una situazione di disaggio, che è reale ed avvertita non solo da chi abita a Tindari, ma palpabile anche per chi ci va o la vive soltto altri aspetti (leggi pulizia e spazia il pensiero verso le manifestazioni, i parcheggi, la viabilità….).
Ovviamente a Patti c’è anche aria di campagna elettorale.
Questo giornale, rimane libero, e disponibile ad ospitare eventuali altri commenti … e che l’attenzione generi quel “vento a Tindari” che porti benevoli novità per questo luogo, non a caso, scelto da Greci e Romani per la loro “quiete”.
nota e foto tratta da http://www.facebook.com/home.php?#!/profile.php?id=100000371582454
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