In occasione della 9ª edizione della Rome Art Week, che si svolgerà dal 21 al 26 ottobre 2024, l’artista orlandina Titti Faranda sarà protagonista di tre mostre che promettono di affascinare il pubblico con un intreccio di metamorfosi poetica e sostenibilità.
Tre prestigiose location: Piazzale Porta Pia, Palazzo Ripetta e il Centro Culturale Egiziano
La manifestazione, che si snoda attraverso l’intera città di Roma, è interamente dedicata all’arte contemporanea e rappresenta un appuntamento annuale imperdibile per artisti, critici e appassionati. Quest’anno, Faranda esporrà le sue opere in tre prestigiose location: Piazzale Porta Pia, Palazzo Ripetta e il Centro Culturale Egiziano in via delle Terme di Traiano, riunite sotto il titolo evocativo “Attraversando il ponte della vita.”
Un viaggio artistico tra Sicilia e Roma
Originaria di Capo d’Orlando, Titti Faranda ha portato con sé a Roma la vitalità e l’energia del mare siciliano, unendole al fervore culturale della capitale, dove si è radicata negli anni. Il suo percorso artistico è iniziato lontano dai riflettori, maturando lentamente attraverso un’intensa ricerca personale. È solo nel 2022 che l’artista ha deciso di presentare ufficialmente la sua produzione al pubblico con la mostra “Echi Pasoliniani – Fil Rouge,” presso la Fondazione Palladium di Roma, in collaborazione con l’Università Roma Tre e la Fondazione Sapienza. Questo evento ha segnato una svolta significativa, portandola a una nuova fase di visibilità e maturità artistica.
una nuova tappa del suo viaggio espressivo
Le tre esposizioni previste per la Rome Art Week segnano una nuova tappa del suo viaggio espressivo, dove memoria e futuro si intrecciano. Le opere di Faranda esplorano il riuso creativo di materiali di scarto, trasformando oggetti apparentemente insignificanti in veicoli di significati profondi, che riflettono una riflessione poetica sulla vita e sull’ambiente.
Dadaismo e sostenibilità: l’arte di rigenerare
Il lavoro di Titti Faranda si ispira ai principi del dadaismo e dell’assisted ready-made, una pratica artistica che reinventa oggetti già esistenti attribuendo loro un nuovo valore estetico e concettuale. Attraverso l’uso di materiali industriali dismessi, come plastiche, tessuti e lamiere, l’artista compie un’operazione di rigenerazione. Questi elementi, privati della loro funzione originaria, vengono reinterpretati attraverso il processo creativo, acquisendo nuovi significati e diventando testimoni di un messaggio ecologico e culturale.
Le sue opere si presentano sotto diverse forme, dai quadri alle sculture, fino alle installazioni ambientali, e propongono un’esperienza estetica che invita a riflettere criticamente sulla società dei consumi e sul rapporto con l’ambiente. Le creazioni di Faranda non sono solo oggetti di bellezza, ma veicolano una denuncia verso l’iperconsumismo e l’inquinamento, suggerendo la possibilità di una nuova vita per ciò che è stato scartato e abbandonato.
un’occasione per riflettere e lasciarsi ispirare
Durante la Rome Art Week, le tre esposizioni offriranno al pubblico romano l’opportunità di immergersi in un viaggio artistico unico, che abbraccia il cuore dell’arte contemporanea. Ogni location avrà una propria caratteristica distintiva, contribuendo a creare un percorso espositivo variegato e stimolante.
- Piazzale Porta Pia: In questo spazio, Faranda presenterà una serie di installazioni che richiamano il tema della trasformazione e della rinascita, mettendo in evidenza la capacità dell’arte di rigenerare ciò che è stato dimenticato.
- Palazzo Ripetta: Qui, l’artista esporrà sculture e dipinti in cui il dialogo tra materiali di recupero e forme espressive contemporanee dà vita a opere che esplorano il concetto di metamorfosi, sia a livello individuale che collettivo.
- Centro Culturale Egiziano: La mostra in questa sede si concentrerà sull’intersezione tra memoria storica e sostenibilità, evidenziando come il riuso creativo possa diventare uno strumento per riflettere sul passato e costruire il futuro.
Attraversando il ponte della vita: un tema universale
Il titolo delle mostre, “Attraversando il ponte della vita,” riflette la dimensione universale del percorso artistico di Titti Faranda. Il “ponte” diventa una metafora del passaggio e della trasformazione, rappresentando il continuo fluire dell’esistenza e la possibilità di evolvere attraverso l’arte. Le sue opere, nate dal recupero di materiali considerati rifiuti, sono un invito a riconsiderare il nostro approccio al consumo e alla produzione, sottolineando il ruolo dell’artista come promotore di cambiamento e portatore di nuovi significati.
Punti di partenza
Le mostre di Titti Faranda durante la Rome Art Week 2024 rappresentano non solo un momento di celebrazione dell’arte contemporanea, ma anche un’occasione per riflettere sulle tematiche urgenti del nostro tempo, quali la sostenibilità e il valore della memoria. Un appuntamento imperdibile per chi vuole scoprire nuove prospettive e lasciarsi ispirare da un’arte che va oltre l’estetica, abbracciando l’etica e la poesia del vivere.
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