Ormai da qualche mese è stata soppressa la corsa bisettimanale di autobus, effettuata il martedì ed il venerdì, che collegava le contrade a monte del paese di Ficarra con il centro abitato. La regione siciliana taglia i fondi e le aziende di trasporti non riescono a garantire il servizio su quelle tratte il cui mantenimento non risulta giustificato sul piano dell’equilibrio fra costi e ricavi. Per Gaetano Artale è un’emergenza sociale che condivide con gli altri sindaci dei paesi dell’entroterra che vivono le stesse problematicità.
Così Ficarra dopo aver anche nei mesi passati denunciato la criticità del servizio di trasporti, ora investe del problema con una nota, per chiedere una soluzione del problema l’Assessorato Regionale delle Infrastrutture e della Mobilità una nota in calce alla quale alla sua firma si sono aggiunte quelle di quasi 160 persone utenti del servizio soppresso.
Il nodo del problema riguarda la riduzione, in questo caso la soppressione, di alcune linee di trasporto urbano.
Una problematica che si allarga e che coinvolge anche altri centri, Tortorici, Sant’Angelo di Brolo, Singara, tanto per restare in questo spicchio dei Nebrodi, e che nel gioco delle rimodulazione ha visto anche perdere qualche corsa verso e da Messina verso Brolo, Capo d’Orlando e Rocca.
Riduzioni delle corse da vedere quali dirette conseguenze dei “Tagli” del bilancio regionale, e che come ha detto l’Anav Sicilia – l’Associazione Regionale Autotrasporto Viaggiatori – non sono frutto della volontà delle singole aziende di trasporto pubblico locale che non hanno fatto mai tagli arbitrari, ma hanno dovuto prima fare i conti con i tagli subiti dalla stessa Regione e poi sono stati anche autorizzati da parte della Regione Siciliana. In questo caso il 26% sui fondi destinato al trasporto viaggiatori su ruota in Sicilia.
Ed è questo il punto fermo di tutta la vicenda sul quale le Buona Politica dovrebbe soffermarsi tenendo conto che trasporto privato nell’Isola prevede annualmente circa 30 milioni di viaggiatori che usufruiscono del servizio.
La mobilità in questa isola è assicurata nella misura del 90% al trasporto pubblico gommato. Rimodulare non vuol dire “tagliarne” i fondi, ma renderlo efficiente, funzionale, moderno, anche con l’avvento di un’app unica, che faccia conoscere tutti i servizi, le corse, gli orari, le opportunità, i collegamenti.
Che faccia interfacciare tutte le aziende dei trasporti, come succede in molte regioni italiane, anche nei trasporti marittimi, dove sia possibile acquistare, tramite carta di credito, biglietti e prenotare il posto.
Così dal servizio di trasporto sui bus potrebbero anche offrire alternative credibili, economiche, funzionali, per raggiungere aeroporti e porti ed avere un futuro.
Ma tornando al caso di Ficarra.
Evidenzia il sindaco Artale:
“L’azienda titolare della concessione sulla linea in questione, immediatamente interpellata dall’Amministrazione Comunale, ha giustificato la interruzione delle corse facendola derivare dalla riduzione da parte della Regione Sicilia dei contributi economici fino a qualche tempo addietro concessi alle aziende per garantire il servizio anche su quelle tratte il cui mantenimento non risulta giustificato sul piano dell’equilibrio fra costi e ricavi”,
Quelle corse soppresse hanno determinato “una situazione venutasi a creare è davvero drammatica.
Da diverse settimane, ormai, numerose persone anziane — che rappresentano una percentuale prossima all’80 percento, delle circa 500 persone che abitano nelle frazioni e località servite dalle corse soppresse — non essendo purtroppo dotate di mezzi di locomozione privati, si trovano nella spiacevolissima condizione di non poter più raggiungere il centro del paese.
Questi cittadini sono stati privati della possibilità di raggiungere gli studi professionali dei medici di famiglia, la farmacia, gli uffici comunali, la posta, i bancomat (purtroppo l’agenzia bancaria prima presente è stata chiusa da anni) i negozi di generi alimentari e persino il cimitero, luogo, quest’ultimo, che nelle terre civilissime di Sicilia continua ad essere meta di visite frequenti, specie da parte degli anziani”.
Nella missiva, partita ieri, indirizzata ai vertici dell’assessorato regionali ai trasporti, si sottolinea la necessita che venga data risposta ad una domanda di servizio che proviene dalle fasce più deboli della popolazione ed ha ineludibili risvolti di utilità e tutela sociale e di pubblico interesse.
Il Sindaco si dice fiducioso che la richiesta avanzata possa trovare il seguito atteso poiché, come scritto nella lettera, in sede di Assessorato troveranno ascolto privilegiato le istanze di quanti stanno subendo pesanti disagi in ragione di provvedimenti di riduzione dei fondi per il trasporto pubblico locale fondati solo su
criteri economicistici ma che, per quanto riguarda Ficarra, stanno penalizzando diritti primari di molti cittadini delle frazioni Matini, Crocevia, Sauro/Novello e del quartiere Serro costretti a subire un sostanziale isolamento destinato ad aggravarsi con l’arrivo dell’autunno e, poi, dell’inverno