Erano passati mesi dall’ultima nota del consiglierie d’opposizione pirainese Salvatore Mastrolembo che ora sottoscrive un documento articolato e certamente documentato sullo stato e la destinazione di alcuni lavori di “recupero” del patrimonio storico-architettonico pirainese.
Eccone il testo.
Ci risiamo. Eccoli di nuovo in pista quelli della politica degli annunci e dei “ papariamenti”, quelli dell’Amministrazione Comunale che parlano con lingua osannante dell’encomiastica celebrazione personale, in particolare il Sindaco ed il suo delfino ass. Ruggeri.
E’ di qualche giorno addietro il comunicato, passato agli organi di informazione locale e regionale, che annunciava una serie di interventi da eseguire nel territorio comunale e per i quali veniva pubblicizzato e sbandierato il notevole impegno, oltre che la soddisfazione, per i finanziamenti concessi al Comune di Piraino.
Tra questi il finanziamento, per un importo di € 309.000, della “storica Chiesetta di San Cataldo” situata nella frazione Gliaca, a fronte di un progetto definitivo approvato dalla G.M. che prevede la spesa di € 416.000.
I blog locali, la Gazzetta del Sud di Messina, il Giornale di Sicilia, hanno dato la notizia ed hanno riferito della soddisfazione del sindaco Campisi, perché con tale progetto e col relativo finanziamento si poteva finalmente “restaurare un’antica chiesa del XVIII secolo, intitolata a San Cataldo, utilizzata dai pescatori per la festa e la processione del 10 maggio”.
Volutamente, furbescamente e colpevolmente, il sindaco ha però omesso di dire che tale intervento sulla detta struttura riguarda, cosi come previsto nel progetto approvato, la ristrutturazione di un cadente edificio di culto, oramai sconsacrato, per ivi realizzare “un polo culturale polifunzionale” che nulla ha più a che vedere con la Chiesa.
In sostanza all’interno di detto edificio, una volta ristrutturato, saranno collocati dei pannelli multimediali medianti i quali si potranno avere notizie storiche su Piraino e sulla Sicilia.
Altra grave e colpevole omissione è quella di non riferire per quale motivo si spendono 416.000,00 € di pubblico danaro in un momento così critico dell’economia nazionale e delle famiglie italiane, per ristrutturare un edificio di appena 28 metri quadrati di superficie utile. Si, esattamente 28 metri quadrati, non ho dimenticato neppure uno zero.
Allora occorre seriamente chiedersi se questa amministrazione ha tutti i numeri a posto o se invece i numeri li dà. E’ possibile mai che la ristrutturazione di un metro quadro di edificio costi quasi 15.000 € ????
E’ possibile mai che per ristrutturare un “magazzino” – non me ne voglia San Cataldo, ma oggi di questo si tratta – occorrono 116.000 € di competenze tecniche?? (questa è la somma prevista in progetto).
E’ possibile che in 28 metri quadri di magazzino si possano realizzare impianti per oltre 79.000 €??
E’ mai possibile che in un vano di 28 metri quadri si possano collocare arredi per quasi 37.000 €??
Siamo veramente arrivati alla degenerazione del sistema!
Altrettanto demenziale è il fatto che quella esorbitante somma verrà spesa in un luogo assolutamente inutilizzabile per la schizofrenica finalità progettata. Infatti, quel che resta della vecchia chiesetta si trova in un luogo estremamente pericoloso: la parete principale dell’ex chiesetta, nella quale vi è la porta di accesso al rudere, è confinante con la strada statale 113, senza neppure un minimo spazio per marciapiedi, e dagli altri lati il relitto confina con privati che non intendono cedere al Comune il proprio terreno.
Per le dette considerazioni come gruppo di opposizione abbiamo chiesto con nota prot. 736 del 18 genn.2012, che segue, la convocazione urgente del C.C.
E per restare in tema di chiese: un’altro intervento sbandierato da questa amministrazione con notevole enfasi è stato quello effettuato, per il tramite del PIT21 e nell’interesse del Comune di Piraino che ne è il proprietario, sul complesso conventuale di Piraino centro.
Dalle foto allegate si può facilmente comprendere il disastro che incombe su tale struttura:
Oltre un milione di euro buttati al vento;
E’ tutto da rifare; ci vorranno centinaia di migliaia, se non forse ancora qualche milione, di euro solo per ripristinare i danni creati da opere eseguite con i piedi, nell’incuria più assoluta da parte di chi aveva l’obbligo di controllare come detti lavori venivano eseguiti e comunque l’obbligo di intervenire immediatamente alle prime infiltrazioni di acqua nel soffitto e nelle pareti interne ed esterne dell’edificio di culto.
Invece per intervenire si è aspettato il disastro e oggi è quasi tutto da rifare.
Per pura e semplice cronaca si ricorda che detto intervento era finalizzato “al restauro del complesso conventuale dei Frati Minori, da adibire (anche in questo caso) a centro polivalente per attività culturali e concertistiche”.
Ma dove è sparito il centro polivalente?
Ma dove sono le attività culturali??
Ma dove sono i Concerti???
E dov’è il milione abbondante lì speso??
Questo è solo una parte dello scempio e del disastro che questa amministrazione e questo sindaco sono stati capaci di fare in tanti anni di gestione della cosa pubblica!!
Per il resto ci sarà modo di parlarne!!!!!
Salvatore Mastrolembo V. c.c. di opposizione a Piraino.