Siamo quasi a mille firme. Per raggiungere l’obiettivo ci vuole l’impegno e la solidarietà di chi crede nel diritto e nella libertà di poter esprimere il proprio pensiero. Perchè su questa vicenda bisogna schierarsi. Non solo per Antonio, ma perchè quello che lui sta subendo rischia di diventare una prassi che lede la libertà d’espressione di tutti, sia nei rapporti di lavori ma anche nella società che si definisce civile.
Ancora uno sforzo per aiutarci a diffondere la petizione.
La data di convocazione della difesa per la richiesta di revoca del procedimento disciplinare è fissata per Lunedì 11 giugno 2018.
Già molte realtà nazionali hanno espresso pubblica solidarietà all’insegnante Antonio Mazzeo ed al suo dissentire per quella campagna “istituzionale” contro la presenza delle forze armate nelle scuole italiane che ha visto “sfilare” la brigata Aosta nella sua scuola.
Stamani mancano una decine di firme per raggiungere quota mille. un traguardo che non è solo simbolico.
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Per noi Antonio Mazzeo è persona per bene, ha i suoi punti vista, è coerente, ci mette la faccia, difende le sue idee, è irriducibile alla meschinità del potere, molte idee ci possono anche distinguere da lui, ma non l’idea della libertà di pensiero ed espressione e il rispetto per le persone nella voglia del confronto.
da leggere
http://scomunicando.hopto.org/notizie/monellaccio-antonio-mazzeo-in-castigo-subito-dietro-la-lavagna/