Erano presenti in tanti sabato mattina, tra curiosi e simpatizzanti, per quella che è stata ribattezzata “festa della politica”. Già perché quando la politica, con la P maiuscola, viene continuamente offesa da amministratori e politicanti che continuano a distruggere il territorio, la via dell’antipolitica sembra quella più facile da percorrere.
Ma quella che vuole portare avanti il Vento dello Stretto a Messina non è antipolitica, anzi, è la politica intesa come impegno verso il proprio territorio 365 giorni l’anno su tematiche ambientali, sindacalismo studentesco, riqualificazione e valorizzazione del territorio, turismo e molto altro.
Questo impegno a tutto del Vento dello Stretto, proviene da un impegno per la città che dura ormai dal 1998, ed è la sintesi di associazioni che sono ormai ben radicate in riva allo stretto come circolo “Quo Usque Tandem”, l’associazione ambientalista Fare Verde passando per il network ZDA, l’associazione universitaria Atreju e il Circolo Catilina-Morgana, anche se il Vento dello Stretto è aperto a qualsiasi soggetto o associazione che ha intenzione di sposare la loro causa per Messina.
C’era commozione sabato per l’inaugurazione sede, commozione dovuta all’orgoglio di presentare alla città un progetto serio e portato avanti da giovani validi che hanno la passione della politica, lontano dai centri di potere che hanno caratterizzato da politica del centrodestra messinese degli ultimi anni, di cui gli esponenti del Vento dello Stretto sono i primi ad essere delusi.
A loro, pur mantenendo chiara la loro origine e “patria” politica, piace definirsi “ il volto pulito” di una realtà politica che ha perso il contatto con la città e che ha avuto in una gestione eccessivamente autoreferenziale degli affari del Pdl, probabilmente, la propria peggior colpa, perché se dei giovani sono costretti a muoversi autonomamente per trovare quegli spazi che un partito non gli dà allora c’’ veramente da pensare.
A tagliare il nastro rosso è stato il presidente onorario del movimento Franz Riccobono, a testimoniare come le proposte del Vento saranno il frutto dell’incontro tra la freschezza dei giovani e l’esperienza di chi ha i capelli bianchi.
Tra i più emozionati è apparso sicuramente l’ex coordinatore cittadino della Giovane Italia Ferdinando Croce per cui, quella di sabato mattina, è stata l’ennesima promessa mantenuta nei confronti della città “l’avevamo detto e l’abbiamo fatto – ha sottolineato Croce – noi vogliamo che questa sede diventi un vero e proprio laboratorio d’idee per la città e aperto ai cittadini che và al di là dell’evento delle elezioni amministrative, a cui noi comunque parteciperemo attivamente.
Ancora sul sindaco non abbiamo espresso nessun parere e nessuna nostra decisione, valuteremo attentamente i programmi rispettando quelle che sono le nostre prerogative per la città quale, ad esempio, la riqualificazione della zona falcata.
L’abolizione delle Provincie? Anche lì valuteremo il da farsi giorno per giorno e ci adegueremo, certo spero che termini presto questa fase dominata dalla demagogia sulla questione”.
Antonio Macauda
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