Dunque non solo musica in quest’edizione del Musikula, ma anche tanti valori aggiunti che parlano di crescità e maturazione di un evento, ormai adulto; di un gruppo umano in grado di mettersi in discussione, sperimentarsi, lasciarsi contaminare; di una serie di artisti poliedrici e di spessore; della voglia di crescere insieme.
In questo contesto Unnico è stato un perfetto collante tra i vari gruppi.
Il nome Unnico, ma è di Augusta,poco più che trent’enne, all’anagrafe semplicemente Andrea, racchiude in sè vari significati che esprimono la stravagante esuberanza di questo eclettico artista.
U nnico, che in siciliano significa “il piccolo” fa la sua entrata in scena come personaggio siculo con tanto di coppola e lupara, da li poi comincia a crescere il clown piccolo, giocoso ed energico che ha dentro e che conquista il pubblico per la sua capacità di improvvisazione tanto emozionale quanto geniale.
Ed il pubblico brolese l’ha subito amato.
U(n)nico inteso come spettacolo dotato di unicità, sempre diverso, esilarante che si carica di stravaganza quando Freitag, il cane clown, entra in scena all’improvviso e innesca negli spettatori un misto di incredulità e di comicità rigorosamente genuina. Dopo un simpatico inseguimento cane-uomo e uomo-cane, l’animale si esalta in diversi numeri di agilità fino a giungere al gran finale.
Lo spettacolo si arricchisce di momenti divertenti, e di gag che nascono sul momento.
A questi si alternano altri momenti molto suggestivi e poetici che si rifanno alle qualità tecniche dell’artista.
Dice Unnico: ” Il clown che con il suo fedele amico a 4 zampe sfida le leggi della giocoleria, del fachirismo del fuoco nello spettacolo “Il Bello e la bestia”. Ma chi è il bello? Chi la bestia?”.