VOLLEY FEMMINILE – Edison Challenge Cup Italia vs Serbia 2–3
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VOLLEY FEMMINILE – Edison Challenge Cup Italia vs Serbia 2–3

Palalassio_Ravizzai_Alassio– di  Saverio Albanese

Alassio – L’Italia chiude con la seconda sconfitta consecutiva al quinto e decisivo parziale nel quadrangolare “Edison Challenge Cup” e così come era accaduto con la partita di ieri contro la Russia, anche contro la Serbia, Simona Gioli e compagne escono dal rettangolo del “Pala–Ravizza” con diversi rimpianti. Le azzurre sono state in vantaggio meritatamente per due set a zero, ma non hanno saputo sfruttare le occasioni che hanno avuto per far loro il match nel terzo e nel quarto set, quando con rimonte eccezionali hanno messo in difficoltà la squadra di Terzic.

Il coach azzurro Massimo Barbolini ha schierato una formazione composta da molte giovani, con tre soli elementi della formazione titolare: Leo Lo Bianco in regia, Simona Gioli al centro ed Serena Ortolani al posto due. Per il resto confermata come libero la giovane Immacolata Sirressi, si è vista una inedita coppia di martelli Chiara Di Iulio – Lucia Bosetti e la Lucia Crisanti al centro al posto di Valentina Arrighetti. Nel finale del terzo set, sino al termine della contesa  la giovane Giulia Rondon ha rilevato la capitana Leo Lo Bianco in cabina di regia.Time_azzurre

L’Italia sinchè ha avuto la giusta intensità in battuta e grande concentrazione in ricezione ha messo in difficoltà la Serbia, che poi ha rimontato e vinto quando questi fondamentali sono calati alla distanza. La partita per lunghi tratti ha offerto spettacolari azioni difensive. Arrivate al quinto set le azzurre hanno ceduto allo slancio delle serbe che nel corso del match hanno cambiato volto con l’inserimento dell’opposta Malagurski.

Le azzurre ora hanno due giornate di riposo, si ritroveranno a Roma il 20 ottobre, il 21 è in programma la partenza per il Giappone, dove il 29 ottobre s’inizia il Mondiale.

Le campionesse del mondo in carica della Russia si confermano la squadra da battere anche in vista del prossimo mondiale in Giappone, superando in rimonta per tre set a uno la Croazia di Miroslav Aksentijevic che ha mostrato muscoli e grinta, aggiudicandosi la Edison Challenge Cup ad Alassio.

La Russia guidata dal coach Vladimir Kuzyutkin ha dimostrato la loro superiorità, così tre partite su tre: solo le azzurre le hanno saputo tenere testa portandole fino al tie–break. Con questo stato di forma la nazionale russa punta con forza alla riconferma del titolo iridato in Asia.

Il tecnico azzurro Massimo Barboloni a fine gara parla del presente e del Mondiale della sua nazionale dopo il ko con la Serbia: “Stasera potevamo anche vincere. Nel terzo e nel quarto set abbiamo fatto dei grandi recuperi, ma alla fine ci è mancato il colpo per farli nostri. Al Mondiale sarà un’altra musica, speriamo di riuscire lavorare con grande tranquillità in questi giorni che ancora mancano. Il Mondiale sarà difficile sin dall’inizio e dovremo cominciare già al massimo, perché non ci sarà tempo per crescere. Se vogliamo arrivare in alto dobbiamo essere in grado di battere tutte le avversarie”.

Una squadra giovane, si guarda al futuro? “Il futuro è lontano. Pensiamo all’adesso. Le giovani non devono pensare al futuro: a volte fanno bene, a tratti un pochino meno”.

La capitana di lungo corso Eleonora Lo Bianco parla del Mondiale e delle aspettative azzurre: “Aspettative? Andiamo per arrivare in fondo alla grande. Abbiamo lavorato tutta l’estate non solo per partecipare. Per arrivare in alto. La nostra squadra deve giocare da squadra. Ci serve tutto, dal carattere all’attenzione alle piccole cose. E’ sempre stata la nostra caratteristica peculiare”.

Brasile, Olanda, Kenya, Puerto Rico e Repubblica Ceca: sono le quattro squadre che Leo Lo Bianco e compagne sfideranno al primo turno del girone B del prossimo mondiale che si disputerà in Giappone dal 29 ottobre. “E’ un girone difficile, ma d’altra parte siamo ad un mondiale e tutte le partite sono difficili. Per noi è importante passare bene la prima fase e arrivare con l’atteggiamento giusto al secondo turno. Poi nella pallavolo tutto è possibile come è possibile che anche le squadre più forti possano aver fatto qualche passo falso, quindi magari quelle più pericolose possano essere state eliminate al primo turno”.simona_gioli

Sulle squadre favorite alla rassegna irridata, la 30enne natia di Borgomanero ci confida: “Russia, Brasile, Usa. Ce ne sono parecchie. Di più dell’ultima volta…”.

Il presidente federale Carlo Magri, in occasione della sfida tra Italia e Serbia che ha concluso la Edison Challenge Cup, ha voluto sottolineare come nella pallavolo i rapporti tra Italia e Serbia siano ottimi e di perfetta sintonia: “In questa settimana purtroppo la cronaca ha portato alla ribalta e fatto disquisire sui rapporti tra Italia e Serbia. Io ci tengo a sottolineare che con gli amici della federazione serba abbiamo da anni uno positivo e fattivo rapporto di collaborazione. Insieme e con grande successo abbiamo organizzato gli Europei maschili nel 2005, insieme stiamo organizzando gli Europei femminili del prossimo anno che si giocheranno per metà nella penisola e per metà in Serbia. Spesso, come è accaduto anche nella finale per il bronzo del Mondiale maschile domenica scorsa e come stasera ad Alassio, ci confrontiamo sportivamente in campo, per poi stringerci la mano e complimentarci gli uni con gli altri.

I risultati della terza ed ultima giornata sono i seguenti: Russia–Croazia 3–1 (24–26/ 25–21/ 25–22/ 25–14); Italia–Serbia 2–3. Classifica: Russia 6, Serbia 4, Italia 2, Croazia 0.

Italia– Serbia 2–3

Parziali: 25–21/ 25–14/ 24–26/ 24–26/ 8–15/

Italia: Lo Bianco 1, Ortolani 14, Gioli 17, Crisanti 6, Di Iulio 13, Bosetti 17, Sirressi (libero); Bosetti 1, Garzaro, Rondon, Arrighetti, Piccinini n.e., Del Core n.e., Barcellini n.e., Arcangeli (2°libero) n.e.. Allenatore: Massimo Barbolini.

Serbia: Brakocevic 5, Nikolic 21, Krsmanovic 13, Ognjenovic 7, Molnar 10, Rasic 20, Cebic (libero); Majstorovic, Malagurski 12. Antonijevic n.e., Vesovic n.e., Durakovic n.e., Popovic n.e., Marinkovic n.e. Allenatore: Terzic.

Arbitri: Puecher e Sobrero

Note – Spettatori: 1300; Italia 2 aces 4 errori in battuta; muri vincenti 9; errori: 11, punti realizzati 69; Serbia: 8 aces e 17 errori in battuta; muri vincenti 13; errori: 22, punti realizzati 88; durata set: 25’/ 22’/ 26’/ 27’/ 13’/ Totale: 113 minuti

19 Ottobre 2010

Autore:

admin


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