“Il MUOStro di Niscemi”- Presentato a Brolo il libro di Antonio Mazzeo
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“Il MUOStro di Niscemi”- Presentato a Brolo il libro di Antonio Mazzeo


 

1743695_10201326985048893_1577815229_n“Il MUOStro di Niscemi – Per le guerre globali del XXI secolo”, ediz. EditPress, è l’ultimo libro inchiesta con quale il giornalista-scrittore Antonio Mazzeo, storico militante ecopacifista ed antimilitarista, ha ampliato e approfondito le proprie ricerche e analisi sul MUOS, il Mobile User Objective Sistem, potentissimo e complesso sistema di telecomunicazioni satellitari della Marina USA, le cui parabole sono state da poco installate nel centro nisseno.

Il saggio è stato presentato dall’autore domenica pomeriggio a Brolo, nella sala multimediale “Rita Atria” alla presenza di un motivato pubblico che ha seguito con attenzione il dibattito scaturito intorno alle tematiche esposte dallo scrittore, riguardanti le intrigate vicende storiche, le strategie geopolitiche e i retroscena dell’impianto militare di Niscemi.

Il tutto, contornato dai tratti distintivi di una Sicilia ormai fin troppo militarizzata, considerata per questo “portaerei” del Mediterraneo e base di guerra del Pentagono.

L’evento, patrocinato dal Comune di Brolo, che ha concesso la sala, è stato organizzato dal giornale on line Scomunicando.it, interessato alla questione e attento a documentare e pubblicare le notizie su fatti ed eventi che negli ultimi anni hanno interessato il movimento NO MUOS. Il dibattito è stato coordinato dal direttore della testata Massimo Scaffidi.

Con l’autore sono interventi Corrado Speziale, che per il giornale, sull’argomento, ha seguito e documentato i dibattiti e le manifestazioni, e Nadia Furnari, fondatrice dell’Associazione Antimafie “Rita Atria”, nonché storica attivista NO MUOS. In rappresentanza della stessa associazione era presente in sala anche il presidente Santo Laganà.

All’inizio della seduta è stata ricordata, con profonda commozione, Simona Scibilia, anch’essa fondatrice dell’associazione “Rita Atria” e attivista No MUOS, scomparsa prematuramente il giorno precedente.

Mentre il “MUOStro” avanza a grandi passi, Antonio Mazzeo, con la sua inchiesta, nella quale spazia a tutto campo sull’argomento, dà così un forte peso all’azione dei militanti No MUOS, portando all’attenzione dell’opinione pubblica una causa che richiama principi etici e politici, e che investe popolazioni e territori, assoggettati al potere politico – militare d’oltreoceano.

Lo stesso che fa della Sicilia una regione costretta a cedere sovranità con la complicità e la benevolenza dei politici locali e nazionali di lungo corso.

Ma i movimenti No MUOS non ci stanno e per il prossimo primo Marzo, a Niscemi, hanno organizzato l’ennesima manifestazione che porterà migliaia di persone, provenienti da tutta l’Isola, ai piedi di quell’orrendo impianto d’acciaio e cemento costellato da 46 antenne giganti della stazione NRTF – Naval Radio Tansmitter Facility, che emanano onde elettromagnetiche e segnali per orientare macchine da guerra. Con l’aggravante che tutto ciò avviene dentro una preziosa sughereta, brutalizzata e desertificata dalla prepotenza umana con il benestare dello Stato e della Regione.

1782066_10201326986288924_20040886_nMassimo Scaffidi, introducendo i lavori, ha dispensato elogi nei confronti dell’autore: “Antonio Mazzeo fa un giornalismo orientato da fonti importanti. La sua idea non è riducibile a semplice antiamericanismo, ma volta alla ricerca del bene comune riscontrabile nella difesa dei territori, della salute, dell’essere cittadini, indipendentemente dalla provenienza di ciascuno”, ha detto il direttore di Scomunicando.it.

 Sul saggio-inchiesta del giornalista ha poi affermato: “Si tratta di un libro che segna le contraddizioni del sistema, caratterizzato da chi inneggia alla pace mentre costruisce strumenti di guerra; parla dei problemi sociali mentre fa affari con la mafia; dice di occuparsi di salute mentre gioca con quella dei cittadini, i quali vivono in un ambito che andava tutelato e che invece è usurpato”.

Non risparmia poi critiche verso il mondo cui egli stesso appartiene: “Da cittadini siamo spesso vittima di disinformazione.

Questo è uno degli aspetti più gravi della vicenda.

Nel caso di Niscemi sono stati fatti passare atti, come quella dell’ultimazione delle parabole, nel silenzio di buona parte della stampa” e il giornalsita ha anche paragonato la repressione contro gli attivisti a qualche cosa vista già, per metodi e “costruzione dlele notizia”, alla “Diaz” di Genova ai tempi del G8.

CopertinaMuostroDiNiscemiIMG_3352Corrado Speziale ha concentrato il suo intervento, tra l’altro, sulla determinazione e il coraggio dimostrato da Mazzeo nella sua inchiesta: “Per noi è un importante patrimonio da cui attingere notizie e avere il senso di come si siano svolti i fatti.

E’ un testo che può servire a chiunque voglia condurre ulteriori inchieste sul MUOS, compresa la magistratura…”. Speziale, tiene quindi a denunciare quanto queste vicende legate alle attività militari siano antidemocratiche: “Si fanno troppi accordi segreti, quelli stessi con cui poi si coprono le stragi come quella di Ustica. I militari non possono continuare ad essere zone franche nella democrazia”.

E sull’esempio del MUOS, dice: “Due basi sono, rispettivamente, in Virginia e nelle Hawaii, mentre l’altra è in Australia. Le prime due ricadono in territorio statunitense, e quindi in casa loro.

Quella australiana, da parte sua, ha avuto il benestare dal Parlamento, mentre in Italia un’installazione così importante non ha mai avuto alcun passaggio parlamentare.

Questa non è democrazia”.

corradonadiaNadia Furnari fa subito riferimento alle tre denunce presentate dalla sua associazione, lamentando comportamenti degli inquirenti, e entra subito decisa nell’argomento: “Siamo contro le mafie, per questo siamo contro il MUOS”.

Nell’aspetto più squisitamente tecnico procedurale, si sofferma quindi sul più criticato e controverso provvedimento sul MUOS, che definisce uno “strumento di morte a trecentosessanta gradi”. E la sua analisi non fa una grinza: “L’Istituto Superiore di Sanità – dice Nadia Furnari – non ha mai detto che l’impianto non è nocivo. Ha detto, semmai, che non ha prove per stabilirlo, perché non era in possesso di nessun documento che gli consentisse di fare le opportune verifiche”. E cita un noto paradosso: “La Regione Siciliana, in tal senso, ha ignorato il parere dei suoi stessi consulenti”.

tre_paraboleE si chiede: “Come fa il presidente Crocetta a sostenere di far rispettare la legalità, quando il MUOS è totalmente illegale?

Per realizzarlo è stato violato proprio tutto ciò che si poteva violare!”

Si sofferma poi sui droni, sofisticati aerei senza pilota, in attività a Sigonella, che grazie al MUOS incrementeranno ulteriormente il loro traffico: “Questa guerra tecnologica presenta tanti ‘buchi tecnologici’.

La loro attività interferisce con il traffico aereo civile. Ecco spiegati alcuni ritardi dei voli”. Lancia, allora, un appello per la prossima manifestazione: “Niscemi non sta combattendo delle battaglie per sé, lo sta facendo per salvare il destino di tutta la Sicilia.

Non andando sul posto non ci si rende conto della gravità della situazione.

Sabato, venite tutti con noi a Niscemi”.

1940003_10201326985448903_334550961_nAntonio Mazzeo inizia in breve a spiegare le ragioni del proprio lavoro, riprendendo un argomento già trattato: “Ho cercato di schematizzare il più possibile quanto sia emblematica la crisi reale di democrazia nel nostro Paese”. Riferendosi all’operazione militare Mare Nostrum, parla, quindi, di attività di “guerra non dichiarata, ma reale, ai migranti nel Canale di Sicilia”. Tutto questo, sostiene Mazzeo, “ce lo fanno sperimentare Washington e Bruxelles”.

E in materia di crisi nella sovranità territoriale, eccone un altro modello ben conosciuto: “Niscemi – ha detto lo scrittore – è tra le località che ha più pagato in termini di militarizzazione del territorio per la presenza costante delle organizzazioni criminali.

Lì, in meno di cinque anni, sono stati sciolti per mafia ben due amministrazioni comunali.

Durante tutto ciò – ha proseguito Mazzeo – senza che nessuno se ne accorgesse, veniva realizzata una base di comunicazioni militari a livello mondiale in una zona d’interesse comunitario”. Rievoca, dunque, la figura di Pio La Torre e i tempi di Comiso. E sul segreto militare denuncia: “Con la segretezza si può giustificare qualsiasi nefandezza nel nostro Paese. Infatti, con essa non c’è democrazia”.

E sul MUOS, in particolare: “E’ incostituzionale, illegale a trecentosessanta gradi. Non ci possono essere pezzi di territorio italiano sottratti, così, alla sovranità e regalati ad una potenza straniera”. Lancia, poi, segnali d’allarme verso i futuro: “E’ in atto un processo per cui l’obiettivo centrale è raggiungere il 2047, arrivando a un sistema globale in cui le guerre sarebbero automatizzate al cento per cento”.

E guardando al futuro, il suo pensiero va verso le mamme di Niscemi: “Le mamme No MUOS – ha detto Mazzeo – hanno capito che non c’è in gioco solo la vita dei loro figli, bensì quella di ogni essere vivente del Pianeta.”

flashmob3fotoRobertoAbateIl dibattito ha registrato anche validi interventi dal pubblico da parte del giornalista Enzo Caputo, del professore Antonio Crisafulli e del presidente dell’associazione Rita Atria Santo Laganà. L’incontro ha anche visto l’assenza di certe associazioni e rappresnetenze politiche che pur militando – a pino diritto – nella schiera dell’antimafia non comprendono che proprio il Muoso è un aspetto del problema.

flash-mob2fotoRobertoAbateflash-mobfotoAnnaBigoUn po’ prima che iniziasse l’incontro alla sala “Rita Atria” di Brolo, a Messina, decine di giovani e adulti, del gruppo tematico “Pace, Nonviolenza, Disarmo, NoMUOS”, hanno inscenato un flash mob su Pace – No MUOS a Piazza Cairoli, al quale ha anche partecipato il sindaco Renato Accorinti.

Nel corso della performance sono stati letti alcuni passi proprio del libro di Antonio Mazzeo. Protagonista della scena, una parabola alta 2 metri, realizzata  in legno, segno di distruzione, alla quale è stata opposto l’albero di ulivo, segno di vita e di pace.

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contributo foto:

AnnaBigo, Roberto Abate, Grazia Bucca e Francesca Pietropaolo

 

 

25 Febbraio 2014

Autore:

admin


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