RICCIARDELLO COSTRUZIONI – Tra le dieci Imprese opzionate per la ricostruzione del Ponte Morandi
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RICCIARDELLO COSTRUZIONI – Tra le dieci Imprese opzionate per la ricostruzione del Ponte Morandi

Il Commissario per la ricostruzione di Genova Marco Bucci ricercando un general contractor, ha inviato una procedura negoziata senza bando. Primo passo la scelta di dieci grandi imprese con esperienza nei ponti, a cui affidare il compito «chiavi in mano». Tra queste la Ricciardello Costruzioni di Brolo che subito dopo il crollo aveva inviato il suo corposo curriculum. Oggi è giunta la nota

 

Il Commissario per la ricostruzione di Genova Marco Bucci (è on line il sito dedicato) ha firmato i primi provvedimenti, tra cui la nomina dei suoi due vice e della sua struttura (decreto 4) e una serie di specifiche tecniche per la selezione delle imprese. Ma soprattutto ha fatto partire le lettere alle imprese per avviare la demolizione e ricostruzione del ponte. Entro il 26 novembre dovrà essere presentato un progetto di fattibilità.

Una bella notizia per l’impresa di costruzione brolese, giudicata tra le dieci che hanno già in prima battuta tutti i requisiti per concorrere alla ricostruzione del ponte crollato a ferragosto.

Per le demolizione e ricostruzione del ponte sul Polcevera a Genova il commissario straordinario Marco Bucci ha scelto la strada del general contractor, cioè una grande impresa («primarie aziende nel settore della costruzione di grandi ponti e viadotti stradali, ferroviari e autostradali, con elevata capacità ed esperienza, anche internazionale») a cui affidare «con la formula chiavi in mano» la demolizione del vecchio ponte e la progettazione e ricostruzione del nuovo. È

Così Bucci ha inviato ieri sera (il 15 novembre) le lettere di invito a dieci imprese, ma lo stesso precisa che anche altre imprese, con l’esperienza e lo standing di cui sopra, potranno chiedere di partecipare alla procedura negoziata.

Così la Ricciardello costruzioni deve, entro il 26 novembre dovrà proporre un progetto di fattibilità tecnica ed economica, con utilizzo obbligatorio del Bim (Building Information Modeling ), e dopo la firma del contratto spetterà a questo general contractor affidare con ampia libertà tutti i lavori o le forniture “a valle”, in modo tale però da «favorire al massimo il sub-appalto alle piccole e medie imprese e ai liberi professionisti ad esse assimilati».

L’impresa sarà selezionata per la qualità della proposta, il tempo di realizzazione e solo in ultima posizione il costo.

Tra i punti fermi del decreto 5 che non indica alcuna stima di costo, né per la demolizione né per la ricostruzione, la Ricciardello dovrà far la sua arma vincente gli  obiettivi progettuali e prestazionali da attuare nel processo di demolizione e nella progettazione del nuovo ponte (che sarà a tre corsie per senso di marcia e realizzato secondo le nuove caratteristiche costruttive e tecniche per le costruzioni, per le costruzioni con livelli di prestazioni elevati e vita nominale di progetto superiore a 100 anni) ed anche il ponte, una volta realizzato, dovrà montare dei sistemi di monitoraggio permanenti per l’esercizio, la manutenzione, la sicurezza.

Gli affidamenti e la ricostruzione ha anche una data. Il 15 dicembre, per avere il ponte nel dicembre 2019.

Ovviamente nessuno si illude che sia una “battaglia” facile per l’affidamento di quello che potrebbe essere, per i risvolti mediaci, il ponte dei ponti d’euro, ma già essere nella top ten è già un punto di merito vissuto con grande soddisfazione da tutta l’azienda, dai manovali ai vertici direzionali, che avrebbe risvolti importanti anche sull’occupazione locale.

 

 tutto è iniziato da qui

PONTE MORANDI – Lo ricostruiamo noi! La “Ricciardello” di Brolo scrive al Ministro Toninelli, al sindaco di Genova ed al presidente della regione Liguria

16 Novembre 2018

Autore:

redazione


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