MESSINA – Diritti in piazza dei “Lavoratori della conoscenza” della CGIL. Fotogallery
Cronaca Provinciale

MESSINA – Diritti in piazza dei “Lavoratori della conoscenza” della CGIL. Fotogallery

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di Corrado Speziale

 

“La conoscenza non può essere ignorata!”, è stato questo lo slogan che ha caratterizzato la II giornata nazionale della tutela individuale “Diritti in piazza” svoltasi a Messina sabato scorso, che ha visto così la città dello Stretto partecipare alla rassegna “100 piazze per la conoscenza”, inserita nel programma di iniziative organizzate dalla CGIL in contemporanea su tutto il territorio nazionale.
Sin dal mattino, gli operatori del Sindacato, dislocati presso il Centro commerciale Tremestieri  ed i mercatini rionali, hanno diffuso materiale informativo inerente i percorsi e  le procedure da intraprendere per poter accedere al sistema dei servizi che riguardano studenti, lavoratori e famiglie, indispensabili alla salvaguardia dei loro diritti.      
A partire dalle 17,00, in Piazza Cairoli, la F.L.C. (Federazione Lavoratori della Conoscenza), che all’interno dell’Organizzazione si occupa del delicato settore della Cultura (quindi Scuola, Formazione professionale, Università, Ricerca e Conservatori), ha organizzato una serie di lezioni, introdotte e coordinate dalla Segretaria provinciale Graziamaria Pistorino,  tenute dal prof. Luigi D’Andrea, docente di Diritto Costituzionale nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Messina, che ha disquisito su “Cittadinanza e Democrazia”, dalla prof.ssa Sandra Crisafulli, docente precaria di Scuola secondaria superiore, che ha trattato il tema “Precarietà e Conoscenza” e dalla dott.ssa Monique Mancuso, ricercatrice del C.N.R. di Messina, anch’ella precaria, che ha illustrato i propri studi inerenti l’ “Ecosistema lacustre di Ganzirri”.
Alla fine delle lezioni, come da programma, c’è stata l’esibizione musicale del duo di arpa composto da Sabrina e Simona Palazzolo, giovanissime studentesse del Conservatorio “A.Corelli” di Messina.
Sono stati dei momenti all’insegna della cultura a 360 gradi, in cui gli argomenti esposti hanno sicuramente soddisfatto l’interesse dei partecipanti, ma, ovviamente, i temi più sentiti, poichè concernenti problemi di grande attualità, hanno riguardato la crisi della scuola e della società nel suo complesso.
Il prof. D’Andrea, richiamandosi ai princìpi fondanti della nostra Costituzione, ha esposto  significati e valori dati dalla partecipazione alla vita pubblica da parte di tutti i cittadini, con i diritti ed i doveri di ciascuno. “Essere cittadini attivi significa lavorare per una buona democrazia”, afferma, aggiungendo che “l’esercizio della libertà, come quello della conoscenza e dell’informazione, è un valore imprescindibile affinchè ciò avvenga”.
Lo stesso docente, facendo l’esempio delle “Polis” dell’antica Grecia, nelle cui “agorà” si dibatteva sulla base di una reale partecipazione democratica, ha lanciato un appello affinchè si rifletta sui princìpi di una  democrazia vera, autentica e di qualità, attraverso la “riappropriazione della piazza” su iniziativa della stessa cittadinanza.
Ne deriva l’esempio che egli, più di tutti, in questa circostanza, abbia dato piena dimostrazione di tutto questo.
Un intervento particolarmente preoccupato, ma altrettanto ispirato e propositivo, rivolto al personale della scuola dopo le restrizioni introdotte dal Ministro Gelmini, è stato quello della prof.ssa Sandra Crisafulli: “La conoscenza si celebra a scuola, ma quest’ultima oggi reclama un’attenzione particolare, essendo il luogo dove si realizza la costruzione dei saperi”. L’insegnante, richiamando i principi egualitari di Don Milani, “punto di riferimento della pedagogia”, sostiene che “i nuovi poveri, adesso, sono i ragazzi a cui mancano i riferimenti culturali”. Definisce, quindi, la Legge 133 come “lesiva del diritto allo studio, essendo una manovra finanziaria e non culturale”, affermando che “la società civile non può permettere tutto questo”, chiedendosi con rammarico come sia possibile operare un taglio di ben 87.000 docenti in tre anni nelle scuole pubbliche, con assoluta mancanza di confronto su un argomento di tale gravità.
Un bell’esempio di come, pur da precari, si può dare un importante contributo alla ricerca, supportando attivamente i ricercatori di ruolo, lo ha dato la dott.ssa Monique Mancuso, che opera nel C.N.R.: la giovane scienziata ha dissertato sul complesso lagunare di Capo Peloro, fornendo notizie storiche e geomorfologiche sui laghi di Ganzirri e Faro, illustrando, in breve, le caratteristiche generali dell’ecosistema lacustre.
Alla fine del pomeriggio culturale approntato in piazza dalla F.L.P.-CGIL, registriamo appelli, critiche, proposte e stati d’animo rivelatori di una condizione che deve assolutamente cambiare.
Speranza e auspicio per un futuro migliore trapelano dallo sguardo attento, impegnato ed innocente delle gemelline tredicenni Sabrina e Simona Palazzolo, nel dare dimostrazione, attraverso il suono delle loro arpe, del talento che già possiedono, esibendo un breve ma significativo repertorio che ha compreso brani classici e irlandesi.
Se fino a qualche tempo fa le attenzioni di tutti erano rivolte alle classi giovanili, con l’intento di garantire loro un futuro di qualità e benessere, adesso, purtroppo, possiamo affermare che sarebbe già una grande conquista se, al passaggio generazionale, non si tramandassero solamente disagi, problemi e diritti negati.

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9 Novembre 2009

Autore:

admin


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