
In particolare, la spesa media per il sistema idrico integrato si attesta a 134 euro l’anno per un consumo di 100 mc e a 201 euro l’anno nel caso di 150 mc. Considerando le due utenze standard, gli esborsi piu’ elevati si registrano in Toscana (193 euro l’anno per un consumo di 100 mc e 301 euro l’anno per 150 mc), Liguria (rispettivamente 178 e 258 euro l’anno) ed Emilia Romagna (173 e 270 euro l’anno). La spesa piu’ contenuta si risconta invece in Molise (43 3 73 euro l’anno) e in Lombardia (60 e 91 euro l’anno). A Roma la spesa idrica per una famiglia di tre persone e’ mediamente di 204 euro l’anno.
Nel dettaglio il prezzo medio nazionale risulta composto per il 90,9% da componenti a copertura costi: il peso maggiore e’ del servizio di acquedotto (47,1%), seguito dalla quota di depurazione (26,5%) e da quello di fognatura (11,3%). La quota fissa incide sul prezzo complessivo per il 6,1%.
La tariffa reale media del 2010, ponderata per la popolazione residente si attesta a 1,37 euro per metro cubo. Nel 2020 e’ stimato possa arrivare a 1,63 euro. I livelli tariffari piu’ elevati si registrano in Toscana (1,92 euro/mc), mentre quelli piu’ contenuti si rilevano in Lombardia (0,99 euro/mc).
Il rapporto prevede un aumento dei consumi pari al 3% nei prossimi dieci anni, con incrementi particolarmente sensibili nelle Isole (+7,2%) e nel Mezzogiorno (+4,3%). Attualmente i volumi erogati ammontano a 5,57 miliardi di metri cubi. Secondo lo studio il fabbisogno di investimenti su un arco di 30 anni ammonta a 64,12 miliardi di euro, corrispondenti a 2,13 miliardi annui. Il comparto acquedottistico assorbe circa 15,75 miliardi, di cui il 60% destinato a manutenzione straordinaria), mentre per fognatura e depurazione sono previsti interventi complessivi per 18,83 miliardi, di cui il 51,7% destinato a manutenzione delle opere gia’ esistenti.(agi)