SINAGRA – Stipendi a singhiozzo… I dipendenti rivendicano i loro diritti
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SINAGRA – Stipendi a singhiozzo… I dipendenti rivendicano i loro diritti

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“La situazione- dice Enzo Caputo- segretario provinciale dell’ISA e componente della RSU sembra peggiorare di continuo e, mentre da un lato si leggono all’Albo continui impegni di spesa a carico del Bilancio comunale, sui quali non vogliamo entrare, come dipendenti, nel merito, dall’altra si ha l’impressione che il pagamento degli stipendi, che è un atto dovuto, non venga neanche considerato. Abbiamo soprasseduto per il mese di aprile non pagato per evitare possibili speculazioni visto il periodo elettorale e nella certezza che, comunque, almeno un mese entro il 27 maggio sarebbe stato pagato. Così non è stato…”

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I dipendenti comunali sono senza stipendio e avanzano oltre maggio anche il mese di aprile.

I ritardi che sembrano cronicizzarsi con un mese sempre arretrato ed ora pure due, non vanno giù ai sindacati interni che da tempo minacciano forti azioni di protesta e iniziative di lotta, spesso accantonate per assicurare i servizi ai cittadini. “La situazione- dice Enzo Caputo- segretario provinciale dell’ISA e componente della RSU sembra peggiorare di continuo e, mentre da un lato si leggono all’Albo continui impegni di spesa a carico del Bilancio comunale, sui quali non vogliamo entrare, come dipendenti, nel merito, dall’altra si ha l’impressione che il pagamento degli stipendi, che è un atto dovuto, non venga neanche considerato.

Abbiamo soprasseduto per il mese di aprile non pagato per evitare possibili speculazioni visto il periodo elettorale e nella certezza che, comunque, almeno un mese entro il 27 maggio sarebbe stato pagato.

Così non è stato e di fronte alle legittime aspettative economiche dei colleghi dobbiamo dire forte e chiaro che questo stato di cose non può essere tollerato a lungo.

Non ci si può accontentare di un generico pagheremo quando la regione manderà i soldi, formalizzato peraltro, da ultimo, giusto dopo la convocazione di un’assemblea sui mancati pagamenti.

Non vogliamo “doni sotto l’albero” ma ciò che ci spetta.

Ci rendiamo conto che c’è la crisi e tanta disoccupazione e, appunto per questo, l’immissione nel paese, di valuta rappresenta un giro di soldi e un potere di spesa che va a beneficio dell’economia locale.”

31 Maggio 2017

Autore:

redazione


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