I motivi della protesta, in un comunicato stampa, di Giuliana Scaffidi, responsabile della Comunità alloggio per minori “Villa Smile” che gestisce il servizio oggi a fianco delle “minori” che hanno inscenato una protesta di fronte al comune del paese. Ovviamente siamo pronti ad ospitare – per chiarezza sull’argomento visto al momento solo da una parte – la replica da parte dell’amministrazione comunale.
“Villa Smile di Montagnareale, comunità alloggio per minori stranieri non accompagnati, cioè i neri, domani chiude battenti.”.
E’ questo il grido di allarme che oggi lancia Giuliana Scaffidi che non è affatto tenera nel suo atto di accusa contro l’amministrazione locale accusandola di una comportamento poco tempestivo nel disbrigo delle pratiche e che quindi la ritiene responsabile della paventata perdita del servizio.
“La Comunità alloggio per minori ” Villa Smile” con sede in Montagnareale, da un paio di mesi si è fatta carico di offrire un percorso di integrazione a 5 ragazze minorenni di colore, una delle quali incinta, provenienti dall’Africa sub-sahariana, fuggite dalla guerra e dalla fame e con delle storie personali di violenza e di sfruttamento” – inizia così il comunicato stampa della Comunità Alloggio e continuando si legge – “Le nostre ragazze, pur nel breve periodo della loro permanenza, hanno ripreso a sorridere ed a sperare, ma la loro favola sta finendo ( o è finita) per l’indifferenza e l’insensibilità […] da parte dell’Amministrazione Comunale, che avrebbe dovuto semplicemente garantire il disbrigo di alcune pratiche amministrativo-contabili, essendo gli oneri relativi a carico del Ministero dell’Interno”.
Quindi continuando a leggere il documento questo si chiede: “Non si capisce il perché di questi atteggiamenti ostili da parte dell’Amministrazione,[…] non essendo stata data mai comunicazione, né ufficiale né nelle vie brevi, delle motivazioni per cui non “autorizza ciò che è autorizzato” questa Comunità purtroppo è costretta ad arrendersi, non essendo più sostenibile l’anticipo di spese in toto per il loro sostentamento. Le nostre 5 ragazze sono in grave difficoltà sociale, dovrebbero essere protette e sostenute ed ora invece vengono abbandonate, senza che venga offerta loro alcuna alternativa e con la prospettiva di essere condannate ad un destino già segnato e senza possibilità di riscatto”.
E stamani si è svolta una manifestazione di protesta – come annunciato nel comunicato stampa – con le ragazze che sono state “depositate ” davanti al Comune in attesa di risposte e certezze sul loro futuro.
Al di là dei contenuti del comunicato stampa – ovviamente di parte – senza sconfinare in spazi dedicati alla sensibilità personale, consapevoli che le amministrazioni locali, tra conflitti di competenze e normative, spesso agiscono in un rigor di legge che ha altri punti di priorità rimaniamo in attesa – per pubblicarle – se si vorranno dare delle prese da parte dell’amministrazione chiamata rudemente in causa.
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.