L’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip della Procura di Patti, Ines Rigoli, fa risalire i fatti all’estate scorsa.
I luoghi dove il docente ha consumato i suoi approcci, tramutati in reati, sono state alcune vie del centro orlandino e un vagone ferroviario.
Quelle che l’accusa designa ora come vittime erano persone totalmente sconosciute all’insegnante e che hanno denunciato alla Polizia orlandini i fatti.
Quindi le indagini e i riscontri che hanno determinato ora la contestazione dei reati.
L’uomo, che già in passato era noto anche alla forza dell’ordine per questo “vizietto”, ora si trova ai domiciliari.