Il 4 settembre. E martedì 9 settembre, ore 18:00 ci sarà l’incontro con l’attivista dei Diritti Umani Antonio Mazzeo , componente del gruppo della Freedom Flotilla verso Gaza. Le foto di Innocenzo Gerbino
Ad Acquedolci la piazza è diventata coscienza collettiva.
Il 4 settembre, grazie all’impegno dell’Associazione Culturale Mediterraneo – Casa delle Culture – si è svolto l’evento disertiamo il silenzio. Stop al genocidio a Gaza, un momento di incontro e riflessione che ha unito teatro, arte e musica in un messaggio universale: non voltarsi dall’altra parte.
A dare forza al percorso anche il gruppo teatrale ACM, che con serietà e sensibilità ha affrontato un tema tanto delicato quanto urgente, portando sul palco un’interpretazione intensa e coraggiosa. Le loro voci, i loro gesti, hanno saputo scuotere il pubblico, trasformando la piazza in un luogo di resistenza culturale e civile.
Accanto a loro, il contributo prezioso di Felicia Lo Cicero e Donatella Ingrillì, che hanno arricchito l’iniziativa con la loro presenza e il loro impegno.
E ancora, l’arte di Alba La Mantia, che con i suoi pennelli ha denunciato i soprusi subiti dal popolo palestinese a Gaza e in Cisgiordania, e l’opera di Maria Catena Saporito, con il quadro dal titolo emblematico: Pace in Palestina.
L’evento è stato reso ancora più intenso dalla musica di Nikolai Blandi, capace di intrecciare le note con l’emozione, e dalla potenza delle immagini catturate da Innocenzo Gerbino, autore delle fotografie che hanno documentato la serata.
Un ringraziamento speciale, evidenziano gli organizzatori che fanno capo a Farid Adly è andato a Rosario Paolo Salanitro , che ha curato la diretta streaming permettendo a molti di seguire l’iniziativa anche a distanza, dimostrando grande sensibilità e amore per la causa palestinese. Non meno importante il sostegno delle istituzioni locali: l’Assessore alla Cultura Enrico Caiola e il Vice-Sindaco Salvatore Ricca, che hanno mostrato vicinanza concreta e partecipazione.
“Disertare il silenzio” – è stato il filo conduttore della serata – significa assumersi la responsabilità di non restare spettatori passivi davanti alle tragedie del nostro tempo. Perché le azioni dell’esercito israeliano, come è stato sottolineato, non rappresentano la voce di tutti, e perché la solidarietà verso il popolo palestinese è anche un gesto di umanità e giustizia.
Ad Acquedolci, l’arte si è fatta denuncia, la musica è diventata resistenza, la piazza si è trasformata in un coro unanime contro l’indifferenza. Un messaggio forte e chiaro: la memoria di ciò che accade a Gaza non deve essere cancellata, ma tramandata come monito e come speranza.
L’iniziativa di martedì prossimo con Antonio Mazzeo
Questo presso la CASA DELLE CULTURE, in via Vittorio Emanuele III, 3/5