Questo pubblica ieri il blog degli studenti pattesi (http://studentiliceopatti.blogspot.it):
Non è poi passato molto tempo (era il 6 dicembre) dal presidio da parte di noi Studenti del Palazzo dei Leoni, sede della Provincia; né dall’incontro pubblico tenutosi in aula magna (22 Dicembre) del Liceo Classico al quale erano presenti il presidente della Provincia Nanni Ricevuto, l’ingegnere Carditello e l’assessore Di Bartolo.
Tale incontro è stato padre di un confronto che, storicamente, non si era mai verificato e, allo stesso tempo, firmatario di nuove promesse per il Liceo Scientifico/Linguistico: nell’arco di tempo di un mese si metteranno a confronto il progetto presentato dal Comune di Patti per la costruzione del nuovo Liceo nella zona sottostante il Parco Robinson e il progetto portato avanti presuntuosamente alla Provincia nella zona agraria (nonostante il progetto preveda 15 aule per la nostra scuola nella quale ci sono 20 classi – ed a Settembre con buona probabilità se ne aggiungeranno altre due-) e, una volta comparati, comunicheranno la strada da intraprendere in un prossimo incontro pubblico alla fine del mese di Gennaio.
Non è passato molto tempo, però, nemmeno dalla giorno in cui, per problemi idraulici (perdite d’acqua e riempimento del pozzo idrico), ha ceduto il contro-soffitto dell’aula informatica.
Lavori d’urgenza nelle tubature, sistemazione dei pannelli ed il problema è “finalmente risolto”.
A tre giorni dal rientro dalle vacanze Natalizie (e dunque nessuno ha usufruito dei servizi igienici in queste settimane) la situazione degenera.
I bagni sono tutti inutilizzabili ed otturati, cede nuovamente il contro-soffitto.
Ma allora che “lavori d’urgenza” sono stati fatti? Qualcuno, qui, sta dimenticando che in quell’edificio ci sono esseri umani.
Uno sfogo più che legittimo quello degli studenti pattesi.
E tornando a quell’incontro, a Patti, ricco di parole, forse concretamente si è avuta la sola certezza – grazie anche alla serietà della ditta che cura la manutenzione – di risolvere il problema del riscaldamento delle aule.
Poi solo la certezza, sconfortante, che la politica e i suoi funzionari sono spesso lontani dal reale quotidiano.
Il nuovo Liceo, quello che Patti attende da cinquant’anni, è progettato già vecchio, zoppo, stantio, piccolo, senza futuro.
In poche parole un’opera inutile, sperpero di denaro, crollo di sogni.
Poche aule, – già insufficienti come hanno detto gli stessi studenti – nessun servizio, manco a parlarne dei laboratori, lontano dalla Città.
Ed allora perchè non valutare, e la Provincia appopriarsene, dell’idea di Mauro Aquino, il sindaco.
Se il Comune non potrà realizzare il nuovo Liceo, insieme ai privati, perchè la Provincia, con i fondi già esistenti non inizia a lavorare per realizzare un liceo al centro della città, e questa ne usufruirebbe anche di altri aspetti positivi.
Economia, servizi, strutture, parcheggi.
Perchè non guardare oltre, non valutare, non definire i giusti rapporti tra costi e benefici?
E poi perchè non dare il giusto peso alla strada che il comune pattese offre.
Disposti a regalare alla Provincia il terreno purchè si inizi l’opera – ha detto Mauro Aquino – anche in una procedura modulata in vari avanzamenti, a costruire il Liceo lì, a ridosso del parco cittadino.
Ricevuto sembra distratto … peccato.
Occasione perse per il territorio, per la città, per la politica.
Aspettare….
Come sia aspetta ancora il sopraluogo sulla scala antincendio del Classico.
Come si aspetta che qualcuno documenti, nero su bianco, se la rete elettrica che incombe sulle strutture di contrada Rasola sia o meno “salubre” .
Come si aspetti che qualcuno dica se i pannelli che potrebbero essere d’amianto o di Fibra vetro e lana di roccia (ma molti li equiparano per pericolosità) siano idonei o meno.
Che qualcuno lo sottoscriva, una volta per tutti.
Ed intanto il Liceo va a pezzi.