La dichiarazione Giuseppe Antoci al suo arrivo a Rimini al Congresso Nazionale della CGIL ospite di Maurizio Landini.
La criminalità organizzata si batte con il ‘noi'”
“La CGIL è sempre stata in prima linea nella lotta alla mafia, pagando un caro prezzo di vite umane. Penso a Placido Rizzotto, Carmelo Battaglia e ai tanti altri sindacalisti barbaramente uccisi negli anni dalla mafia. Penso a tutti coloro che ancora lottano per quei diritti difendendo i lavoratori dal caporalato, così come penso all’impegno profuso in questi anni dalla CGIL per chiedere una migliore gestione dei beni confiscati, affinché possano diventare finalmente occasione di sviluppo e lavoro. La mafia si batte con il NOI, con il NOI che lottiamo, con il NOI che non abbassiamo la testa, con il NOI che ci porta a dire che proprio tutti NOI, persone perbene, siamo tanti più dei mafiosi e possiamo vincere. Grazie a tutta La CGIL per questo impegno e grazie a Maurizio Landini che ha voluto avermi al congresso consentendomi così di trasformare questo grazie in un abbraccio a tutta la CGIL, un abbraccio di lotta e speranza” – così Giuseppe Antoci Presidente Onorario della Fondazione Caponnetto e vittima di un attentato mafiosi nel maggio 2016, salvato dagli uomini della scorta della Polizia di Stato, al suo arrivo al Palacongressi di Rimini.