Scatti, quelli di Visalli, frutto di una carriera lunga quarant’anni. Partita da Messina, abbandonata nel 1956, per inseguire il sogno americano. Le sue fotografie sono apparse sulle copertine e all’interno di più di 50 riviste e quotidiani internazionali, in Italia ha collaborato con Oggi, Epoca e l’Europeo. Ma soprattutto ha fotografato tantissimo l’America: immagini pubblicate talmente spesso sulla nostra stampa da fargli dire in un’intervista che “gli Italiani, specialmente tra il 1960 e il 1970, hanno probabilmente visto l’America attraverso i miei occhi”. Non solo reportage di cronaca sociale e politica in un’epoca di grandi rivoluzioni e ideali, ma anche servizi di mondanità e costume in cui sono ritratti i protagonisti dello spettacolo a stelle e strisce emersi nel dopoguerra o dai fermenti culturali degli anni ‘60.
Nell’occasione milazzese, curata da iTAM Comunicazione in collaborazione con il Milazzo Film Festival, saranno mostra venti immagini di vedute metropolitane e paesaggi urbani statunitensi, tra cui la spettacolare foto al World Trade Center, scattata a chilometri di distanza con il teleobiettivo. A fianco delle immagini d’architettura, trenta ritratti, realizzati a New York tra il 1965 e il 1992: da Woody Allen a Francis Ford Coppola, passando per Federico Fellini e Robert De Niro, sono i volti dei personaggi e degli artisti che hanno caratterizzato la vita pubblica negli Stati Uniti nell’ultimo mezzo secolo. Cinquanta scatti in tutto, in formato 50 x 70, in prestito per l’esposizione milazzese dall’Istituto Tecnico Jaci di Messina e dalla Camera di Commercio di Messina, a cui il fotografo ha donato i suoi lavori.
«Una piccola selezione dal mio archivio di 150.000 foto – dice Visalli – Tra i ritratti, il meglio del cinema americano oltre agli attori e i registi italiani che sono riusciti a farsi conoscere oltre oceano. Uomini e donne che ho avuto la fortuna di conoscere da vicino».«La carriera di Santi Visalli – commenta il direttore artistico del Milazzo Film Festival Salvatore Presti – è l’ennesima prova di un fatto straordinario: la capacità dei siciliani di lasciare il segno quando abbandonano la loro terra. Visalli lo ha fatto nel campo della fotografia, in modo straordinario, ma mi piace ricordare un altro esempio, quello di Tony Scott, originario di Salemi, il più grande clarinettista della storia del jazz moderno, il primo bianco a suonare con i neri negli Stati Uniti. C’è qualcosa – conclude Presti – nel nostro DNA che ci permette di tirare fuori il meglio quando emigriamo. Le foto di Santi Visalli lo testimoniano e per questo sono orgoglioso di ospitarle al Milazzo Film Festival».
La mostra sarà visitabile ogni giorno dal lunedì al venerdì (ore 9 – 13.00/16 – 19). Sabato e domenica soltanto in orari pomeridiani (ore 15 – 19).

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