BOTTA & RISPOSTA A BROLO – Altro che dimissioni, io li querelo!
Dal Palazzo

BOTTA & RISPOSTA A BROLO – Altro che dimissioni, io li querelo!

 

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Si alzano i toni dello scontro politico brolese, in poche ore botta e risposta tra opposizione consiliare e vicesindaco. Irene Ricciardello “Piena fiducia nel mio vicesindaco, mi spiace quando si giunge a simili bassezze, a calunniare, a gettare il discredito, questo Brolo non lo merita è un brutto modo di far politica di condurre la battaglia da parte dell’opposizione”.

Pubblichiamo di seguito i due comunicati giunti in redazione, quello del gruppo consiliare “Per Brolo” e quello dell’amministrazione comunale.

 

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GRUPPO CONSILIARE “PER BROLO”

Nel corso dell’ultima seduta consiliare, tenutasi il 30.09.2014, si è registrata l’ennesima infelice uscita del Vicesindaco, noto per i modi e toni irruenti che riserva a chi ha opinioni diverse dalla sua.

Nel caso specifico, mentre i consiglieri d’opposizione illustravano la posizione del proprio gruppo su argomenti delicati di particolare interesse per le famiglie brolesi e per gli alunni che frequentano la scuola, quali mensa scolastica e trasporto urbano ed extraurbano, il Vicesindaco si faceva lecito lasciare il suo banco per raggiungere lo spazio dedicato al pubblico e da lì proferire intimidazioni al capogruppo dell’opposizione consiliare Cono Condipodero, appellandolo per due volte onde richiamare la sua attenzione e quindi rivolgergli con toni intimidatori la frase “ti fazzu scaltriri” che si può agevolmente ascoltare nella seconda parte della registrazione video del Consiglio Comunale tra il minuto 51:00 ed il minuto 51:05.

Il Vicesindaco non è nuovo a questi comportamenti. Diverse volte, passando dal marciapiede che costeggia l’edificio comunale, è stato possibile sentirlo urlare rivolgendosi ai dipendenti comunali o verso i cittadini.

Ma il fatto più grave si è verificato lo scorso mese di giugno, quando si è reso protagonista di una vera e propria aggressione verbale nei confronti del consigliere d’opposizione Basilio Murabito, reo in quell’occasione di aver presentato una richiesta di documenti al fine di verificare se i lavori di raccolta delle palme colpite da punteruolo rosso fossero avvenuti con regolarità. In tale occasione il Vicesindaco, dopo aver fatto uscire dalla stanza i dipendenti dell’Ufficio Protocollo del Comune, ha richiuso la porta impedendo al Consigliere Murabito di allontanarsi ed ha minacciato ritorsioni nei confronti dello stesso consigliere di opposizione e verso suoi familiari che prestano servizio presso il Comune. Per tale episodio è stata sporta denuncia-querela alla Procura della Repubblica di Patti.

Circostanza, quest’ultima, che l’opposizione consiliare ha volutamente mantenuto riservata, da un lato per il rispetto nel lavoro dei Magistrati e dall’altro per evitare ogni tipo di strumentalizzazione a fini politici.

Ma adesso, dopo l’ennesimo, vergognoso attacco dal pregnante sapore intimidatorio, è giunta l’ora di dire BASTA!

BASTA Sig. Vicesindaco! 

Il suo modo di relazionarsi con l’opposizione consiliare ha esondato l’alveo della dialettica politica, anche serrata, per sfociare nell’intimidazione dell’avversario politico di turno. Questo suo atteggiamento è inaccettabile e intollerabile, e noi, consiglieri di opposizione, lo condanniamo fermamente e lo respingiamo al mittente!

Il rispetto delle regole e della legalità tanto evocato dallo stesso Vicensindaco ovviamente poco si coniuga con simili atteggiamenti. Non è più tollerabile che un rappresentante dell’istituzione locale, specie in un momento così delicato per la coesione sociale del Paese, si rivolga ai cittadini o ai dipendenti con fare arrogante e, soprattutto, minacci i suoi oppositori politici con l’intento di ridurli al silenzio!

E’ comprensibile che la maggioranza faccia valere la forza dei numeri, ma l’opposizione consiliare deve poter svolgere serenamente il suo ruolo, senza che alcuno si arroghi il diritto di intimidirla.

Ricordiamo a chi ne avesse bisogno che la libertà di opinione è un bene primario, costituzionalmente garantito.

Riteniamo quindi che ogni cittadino che trovi moralmente inaccettabile il comportamento sopra descritto, ciascun consigliere, sia esso di maggioranza che di opposizione, debba prendere le dovute distanze dall’operato del Vicesindaco

Posto che simili episodi quantomeno a Brolo non hanno precedenti, invitiamo l’interessato a riflettere su quanto accaduto ed a trarne le inevitabili conseguenze, rassegnando le proprie dimissioni.

Qualora l’invito rivolto al Vicesindaco non dovesse essere accolto, invitiamo il Sig. Sindaco, per il rispetto che deve a chi siede in Consiglio Comunale ed ai propri elettori, a ritirare il mandato di Vicesindaco e le deleghe assessoriali conferitegli. 

Quanto sopra esposto viene contestualmente comunicato agli organi competenti per l’adozione dei provvedimenti del caso.

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LA REPLICA

Gaetano Scaffidi – Accuse assurde e infondate  nei miei confronti da parte dell’opposizione.

Sarò costretto a tutelare la mia immagine, da pubblico ufficiale, persona e amministratore.

Non ho mai minacciato né Murabito né chicchesia, imparino a far politica sui fatti e non sulle fandonie.

Non aspetta un solo attimo, il vice sindaco brolese, a replicare alle accuse che giudica infamanti, rivolte stamani dall’apposizione consiliare con un documento-comunicato stampa dove si arriva a chiedere le sue dimissioni per gli atteggiamenti poco urbani che ha tenuto e che tiene  nei confronti di avversari politici, e dipendenti.

Gaetano Scaffidi rigetta al mittente ogni accusa.

Non sanno quello che dicono, dice rivolgendosi al gruppo d’opposizione, non mi sono mai sognato di accusare o minacciare il consigliere Murabito nella stanza del protocollo né il loro capogruppo durante i lavori consiliari o in altra sede.

Il primo fatto risale a mesi fa, e su questo aggiunge “non ho avuto notificato nulla da parte della Procura, forse i tempi tecnici per una querela sono già scaduti, e apprendo solo ora quello che lui asserisce,  se ci saranno gli estremi, ed ho dato già mandato al mio avvocato, sarò io a querelarlo per diffamazione, come pure e non me ne farò scrupoli, gli stessi consiglieri firmatari di quel documento per le accuse infamanti e totalmente false che mi rivolgono. Sono un servitore dello Stato da oltre vent’anni, ed ho fatto della legalità e del rispetto della dignità umana un punto di forza del mio impegno e della mia vita.

E’ un  principio saldo in me.. e non sopporto che qualcuno possa infangarlo con delle menzogne.

Poi il vice sindaco torna a precisare.

Ho il mio carattere, ma non per questo sono irruento, violento maleducato come mi si dipinge ora in un documento davvero squalificante redatto dall’opposizione.

Ogni giorno lotto al comune per rimettere in sesto la macchina organizzativa comunale distrutta da coloro che l’hanno utilizzata come un giocattolo a loro uso e consumo.

Forse l’averglielo sottratto ha fatto innervosire l’opposizione e soprattutto  i loro padrini politici.

Da ciò – ritengo – queste reazioni rabbiose nei miei confronti.

Poi conclude… le dimissioni che vogliono, sarebbe un regalo troppo bello per loro…

Ho un impegno con i cittadini brolesi e lo porterò, anzi lo porteremo – con questa splendida compagine amministrativa –  a compimento con onore e dignità, correttamente sino all’ultimo giorno del mandato politico-elettorale.

Se ne facciano una ragione.

Irene Ricciardello, da Palermo, – dove il sindaco di Brolo si trova per motivi istituzionali –  aggiunge “Piena fiducia nel mio vicesindaco, mi spiace quando si giunge a simili bassezze, a calunniare, a gettare il discredito, questo Brolo non lo merita è un brutto modo di far politica di condurre la battaglia da parte dell’opposizione”.

7 Ottobre 2014

Autore:

admin


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