Leggiamo la sua lettera\sfogo fino alla fine.
Poi ci sarà spazio per commentare e parlarne.
Ovviamente molto si può aggiungere o levare, ma continene giudizi importanti,e sopratutto il punto di vista di un trentenne.
Dario Rifici, l’autore della lettera ha detto la sua…. già è un merito, e l’ha detto pacatamente, con la voglia di avere delle risposte.. lui vuol rimanere nel suo paese, starci, divertirsi e continuare a restarci.
Crescere… creare eccellenze, professionalizzarsi, investire su se stessi….questa la grande scommessa da fare e vincere.
Certo il paese paga lo scotto di quella mancanza di strategie che già negli anni ottanta penalizzarono i suoi quartieri più belli, lo resero orfano di negozi e spazi vivibili, generaro aborti poi adottati sino ai nostri giorni, ma non si può sempre piangere sul latte versato.
Il Forum dei commercianti – una realtà nuova per Brolo – potrebbe essere la risposta a Dario?
Forse si…Da qui potrebbe nascere una imprendoria piùcosciente, più motivata e unita anche nel cambio generazionale.
Vedremo, rammentanto – smettendo di critricare e basta – uno dei più classici dei proverbi “Aiutati che Dio t’aiuta“.
Ma leggiamo.
Con tutto il rispetto per il Marrakech o gli altri locali che quest’anno hanno animato l’estate, e dato vita a belle serate … ma mi chiedo per un paese come Brolo non vi sembra veramente poco???
Premetto che non voglio alimentare nessuna polemica -scrive Dario- ma soltanto una riflessione su quello che oggi offre Brolo a livello turistico rispetto a qualche anno fa.
– una storica discoteca chiusa a causa probabilmente di una miriade di motivazioni di diverso genere, che preferisco nn specificare, ma che purtroppo portano ovviamente chiunque ne avesse intenzione ad abbandonare l’idea di prenderla in gestione
– il locale “dal kapitano” chiuso (nulla togliere ai locali attualmente presenti sia chiaro) un luogo dove non ci si limitava a mangiare un panino all’uscita dalla discoteca, ma un posto di ritrovo oserei dire storico nel quale anche gente dei paesi limitrofi aveva piacere ad andare.
– un unico e solo lido aperto “per fortuna”, grazie ad un ricorso vinto al TAR dal suo titolare, diversamente sarebbe rimasto chiuso e comunque già stroncato sul nascere, definito in maniera alquanto impropria…una storia triste!
– nessun rinnovamento su quelli presenti che naturalmente di riflesso registrano un calo del volume di affari che ormai da un paio di anni attanaglia il paese.
Tutto ciò nn si chiama crescita ne progresso ne sviluppo!
Qual’è il futuro di questo paese mi chiedo… e soprattutto, dall’esterno, se fossi un turista ragazzo di 30 anni, quali sarebbero i servizi e le attrazioni che il paese offre, tali da portarmi a ritornarci piacevolmente??
La sagre dei maccheroni e il gelato accompagnato dalla passeggiata carceraria sul lungomare ve la lascio tristemente giudicare a voi……