Alle ore quindici, di quest’oggi, a Brolo, nella Chiesa Madre, si celebreranno i funerali di Tiziana Mirenda e della creatura che portava in grembo.
La salma della ragazza, ventiseienne, è giunta a Brolo nel pomeriggio di ieri ed è stata vegliata tutta la notta da un grande numero di amici e paraenti che le hanno voluto tributare l’ultimo saluto, stringendosi al dolore dei familiari, del marito e dell’altro figlioletto.
Tiziana era morta la mattinata del 26 novembre.
Qui si era sentita male, mostrando immediatemente segni della gravità del malore.
Esamine era stata ricoverata in ospedale, dopo l’intervento dei medici del 118, che avevano tentato di rianimarla utilizzando ogni mezzo.
Quindi la corsa verso l’ospedale pattese nel tentativo, almeno di salave la bimba che portava in grembo.
Una corsa inutile.
Tiziana giungeva già cadavere e non c’era nulla da fare anche per Elena, la figlioletta.
Poi dopo gli esami di rito e l’autopsia ordinata dal tribunale, avvenuta ieri, i due corpi sono ritornati mestamente a Brolo dove, appunto oggi, si celebreranno le esequie.
Ed intanto si è venuto a sapere, ma la notizia già circolava ieri, che il tribunale pattese – il fascicolo è di competenza della dottoressa Rosanna Casabona – ha avviato un procedimento contro “ignoti”, ed ha già dato incarico ad un medico legale per una consulenza tecnica finalizzata a determinare l’epoca e le cause del decesso di Tiziana Mirenda ed accertare con la documentazione clinica acquisita presso l’ospedale di Patti se esistono collegamenti tra i sintomi avvertiti il 17 ottobre dalla Mirenda – che si era recata in ospedale – con l’evento della sua morte.
Il perito, che avrà tempo trenta giorni per completare i rilievi, dovrà anche accertare l’epoca e le cause della morte del feto.
Il procedimento avviato dal tribunale, si legge, attualmente è contro ignoti, ed è stato avviato richiamando l’art. 575 del Codice Penale quello che sancisce il reato di omicidio.