Nuccio Ricciardello, l’assessore che oltre al Turismo mantiene tra le altre le deleghe al Verde e Decoro Urbano e Ambiente dice: “i lavori per la pulizia del Torrente Pozzo era un impegno oltre che tecnico anche morale e civile per la sicurezza di tutto il quartiere”.
Si sono completati i lavori di riordino di quell’area – il gran canalone che convoglia le acque del torrente pozzo – tesa soprattutto alla messa in sicurezza, da eventuali tracimazioni, di tutte le zone sottostanti ( il quartiere Macello) ma anche per evitare ristagni d’acqua che con la stagione estiva diventano ricettacolo di insette, zanzare e altro.
prima dell’intervento
L’assessore Nuccio Ricciardello ringraziare gli operai e la ditta che ha effettuato questi lavori di pulizia e riordino ed ha sottolineato l’attenzione dell’amministrazione alle sue richieste, per l’affidamento dei fondi, sottolineando il lavoro di programmazione e stimolo messo in atto dal consigliere comunale Nunziatina Decimo, sua stretta collaboratrice, “sempre attenta alle esigenze della comunità”.
“Per tutti noi amministrare il nostro paese è un grande onore e ci mettiamo quotidianamente impegno e grande passione” dice Nuccio Ricciardello, rammentando l’iter amministrativo che ha portato a questi lavori che in un primo tempo erano accorpati a quelli di pulitura e livellamento della spiaggia, e poi stante che questi saranno effettuati a carico di altri enti, sono rimasti esclusivamente a carico del bilancio comunale.
E ritornando al torrente Pozzo, non possiamo evidenziare che nel tempo, amministrazioni con poca cultura e “zero” rispetto della storia, cementificarono, in maniera dissennata, quelle “pietre” che portavano al “lavanaro”, che rappresentavano con i vocii delle donne che lavavano i panni, il primo facebook della storia Brolese.
Non rimane traccia, ma in alcuni atti, si rammenta di come venissero stabili i giorni in cui le famiglie dei notabili brolesi poteva accedere alle “pietre” dei lavatoi, ed il popolo poteva lavare le “robbe” solo negli spazi sottostanti, prendendosi e utilizzandosi solo l’acqua sporca, di cenere e sapone, dei panni dei “nobili”.
C’era stato nel tempo un progetto denominato “le vie dell’acqua” teso a riportare in auge fontane, rii, ed anche il lavanaro di Brolo e delle sue contrade (la Cuba, Mersa, a Iannello e Lacco per fare un esempio). Luoghi di ricordi e di fatti..
Sarebbe il tempo di riesumarlo. E le recenti affermazioni dell’assessore Maria Vittoria Cipriano, commentando le foto di una vecchia senia, fanno ben sperare che questo avvenga.