Brolo – Mancato dibattito con occupazione simbolica dell’aula consiliare. Ed il sindaco: Vado avanti…. Piaccia o no.
Cronaca Regionale

Brolo – Mancato dibattito con occupazione simbolica dell’aula consiliare. Ed il sindaco: Vado avanti…. Piaccia o no.

 

 

 

 

gaetano_novUn rinvio di un ora; la nota del sindaco; l’approvazione del verbale della seduta precedente; un attimo di sospensione; la decsioone della maggioranza di aggiornare i lavori, sine die, in risposta alla nota di Salvo Messina; l’assenza – giustificata – del revisore dei conti che ha prodotto un consistente memoria inviata a tutti i consiglieri e quella del ragioniere dell’ente; ed ancora, la protesta dell’opposizione; prima gli interventi a consiglio aperto, poi l’occupazione dell’aula per protesta, che il sindaco stigmatizza “il tempo di una pizza e qualche foto ricordo”.

Poi la cronaca diventa scandita dai comunicati stampa.

Questa la sintesi di un “breve”, ma per nulla sereno consiglio comunale, quello che si è tenuto ieri sera a Brolo.

All’ordine del giorno di fatto c’era un solo punto, quello richiesto dal gruppo di minoranza “Uniti per Brolo”, relativo all’accensione dei mutui da parte del Comune con la Cassa Depositi e Prestiti.

DSC_0528Una punto per il quale era stata richiesta la presenza del sindaco.

Intanto per un errore nella comunicazione dell’orario dell’avvio dei lavori, questi sono slittati di un ora, ma alle ore 19,30, il presidente Maria Ricciardello ha dato subito lettura, dopo aver approvato i verbali della seduta precedente che riguardavano il conto consuntivo dell’ente, della nota che il sindaco le inviava e che pubblichiamo appresso unitamente al comunicato stampa dell’opposizione consiliare.

Sostanzialmente il sindaco affermando di aver appreso dalla stampa l’esistenza di un esposto-denuncia alla Procura proprio sull’argomento oggetto del dibattito, e visto che a produrlo era l’opposizione consiliare, riteneva “che in presenza di indagini dell’autorità Giudiziaria e della necessità di non interferire con le stesse si ravvisa l’opportunità in questa fase che il sottoscritto non partecipi al consiglio comunale con all’ordine del giorno il punto sopra specificato, richiesto nell’auto-convocazione dei consiglieri comunali, salvo che non si ritenga di potere rinviare la trattazione del consiglio”.

irene_novMessina aggiungeva nella nota: “Ritenuto che per quanto attiene ai quesiti formulati, il sottoscritto ritiene di dover richiamare i principi normativi che vengono in considerazione nel caso in esame, ai quali gli organi dell’ente possono riferirsi al fine di assumere specifiche decisioni nell’esercizio della discrezionalità amministrativa di loro pertinenza, evitando così di interferire con l’ esercizio dell’azione penale o con le valutazioni di altro organo giurisdizionale aggiungendo –   Ritenuto che qualora le indagini saranno concluse sarà possibile avere un quadro migliore in ordine ai trascorsi accadimenti e alle eventuali responsabilità, e che pertanto su tale punto non si può che attendere, soprattutto alla luce del fatto che sussistono motivi ostativi riconducibili ad imprescindibili esigenze di tutela di accertamenti – in corso di svolgimento – da parte degli organi di polizia giudiziaria”.

Sostanzialmente il sindaco invitava il consiglio, tramite il suo Presidente, di “valutare […] al momento se differirlo” e, in caso di convocazione, dare nota della presente quale motivazione dell’assenza.

Una lettera che sostanzialmente sancisce un prima ed un dopo. In una chiave di lettura stringata può anche legegrsi così: Inutile, a parte le eventuali indagini in corso che daranno una lettura chiara dei fatti, chieder oggi chiarimenti. Per valutare cosa? Se già dubbi e perplessità sono diventate oggetto di denuncia?.

Un esposto la cui conoscenza, pur se ventilata, è venuto fuori da un articolo – con relativa dichiarazione del capo gruppo di minoranza – su un settimanale qualche giorno fa. E che lei stessa precisa “E’ un esposto sui fatti, non un denuncia, non eravamo stati messi in condizioni di valutare, non fornendoci le carte, sui fatti accaduti”.

DSC_0386La maggioranza consiliare, tramite il vice-capogruppo, Nino Pino, – dopo dieci minuti di sospensione serviti a fare il punto sulla situazione, in maniera compatta, prendeva la decisione di rinviare il punto in trattazione, sin quando la magistratura non avrà fatto il sue eventuale percorso.

Ma l’opposizione non ci stava, e gli interventi a seguire erano di “fuoco”, rivendicando il diritto al dibattito.

Interventi che si sono conclusi con l’occupazione dell’aula consiliare da parte dei quattro consiglieri del gruppo “Uniti per Brolo” e del consigliere indipendente Carmelo Princiotta. Occuapzione avvenuta dopo che la maggioranza aveva lasciato l’aula votando il rinvio del dibattito.

“Alla luce del comportamento del Sindaco, che dopo venti giorni di strombazzamenti ha pensato bene di non presentarsi in aula – afferma a caldo Gaetano Scaffidi Lallaro –  e della maggioranza consiliare che come novelli Ponzio Pilato se ne sono lavati le mani rinviando vergognosamente la discussione sui mutui, il nostro gruppo ha deciso di occupare l’aula consiliare” .

MIRAGLIA_2_NOVGiusppe Miraglia sottolinea che “Abbiamo scelto questo gesto eclatante per sottolineare l atteggiamento ostruzionistico omissivo e di censura tenuto dall’amministrazione comunale e dal gruppo di maggioranza. Condanniamo fortemente la pantomima che è andata in scena questa sera (ieri ndr) il gruppo di maggioranza ha deciso di non discutere il punto all’ordine del giorno riguardante i mutui contratti dal nostro comune,rifiutando il dibattito e mancando di rispetto ai cittadini”.

Questa la nota del sindaco letta al consiglio dal presidente Maria Riccciardello ad avvio di seduta avente per oggetto “Auto convocazione Consiglio Comunale”

 

In relazione all’autoconvocazione del Consiglio Comunale avente ad oggetto “dibattito e determinazioni relativi all’accensione dei mutui con Cassa Depositi e Prestiti pos. N. 4551305, n. 4553885e n. 4545992”, si comunica quanto segue:

Premesso che da un articolo di stampa si evince che la questione è stata portata a conoscenza dell’autorità giudiziaria, per le indagini di competenza;

Ritenuto che in presenza di indagini dell’autorità Giudiziaria e della necessità di non interferire con le stesse si ravvisa l’opportunità in questa fase che il sottoscritto non partecipi al consiglio comunale con all’ordine del giorno il punto sopra specificato, richiesto nell’autoconvocazione dei consiglieri comunali, salvo che non si ritenga di potere rinviare la trattazione del consiglio;

Ritenuto che per quanto attiene ai quesiti formulati, il sottoscritto ritiene di dover richiamare i principi normativi che vengono in considerazione nel caso in esame, ai quali gli organi dell’ente possono riferirsi al fine di assumere specifiche decisioni nell’esercizio della discrezionalità amministrativa di loro pertinenza, evitando così di interferire con l’ esercizio dell’azione penale o con le valutazioni di altro organo giurisdizionale;

Ritenuto che qualora le indagini saranno concluse sarà possibile avere un quadro migliore in ordine ai trascorsi accadimenti e alle eventuali responsabilità, e che pertanto su tale punto non si può che attendere, soprattutto alla luce del fatto che sussistono motivi ostativi riconducibili ad imprescindibili esigenze di tutela di accertamenti – in corso di svolgimento – da parte degli organi di polizia giudiziaria.

Quanto sopra premesso e ritenuto Vorrà la S.S. valutare se procedere alla convocazione del Consiglio Comunale o, al momento, differirlo e, in caso di convocazione, dare nota della presente quale motivazione della mia assenza.

 

Questo il comunicato stampa dell’opposizione.

MIRAGLIA_NOV

Ancora una volta a Brolo la democrazia viene calpestata: il sindaco Messina diserta il consiglio comunale.

Il generale impaurito dal nemico ha mandato le sue truppe in guerra rimanendo nascosto dietro l’albero.

Ieri sera, il sindaco di Brolo Salvo Messina non si è presentato in consiglio comunale e la seduta si è conclusa con un rinvio proposto e votato dal gruppo di maggioranza.

Il gruppo di minoranza esprimendo la propria indignazione per quanto avvenuto in aula, ha scelto, con un gesto eclatante, di occupare l’aula consiliare per l’intera nottata.

La maggioranza ha preferito rinviare un punto la cui argomentazione sarebbe stata di primaria importanza, trattandosi di chiarimenti relativi ad alcuni mutui già erogati per opere mai realizzate (Palazzetto dello sport).

Mutui che andranno a gravare sulle tasche dei cittadini, ai quali in questi giorni vengono chiesti ulteriori sacrifici con l’aumento  spropositato dell’acqua, per il prossimo ventennio.

La minoranza aveva richiesto l’autoconvocazione del consiglio a seguito dei mancati riscontri all’interrogazione e il mancato rilascio di tutta la documentazione chiarificatrice nel merito.

Di cosa hanno paura il Sindaco e i suoi assessori?

Perché non rispondono alle interrogazioni?

Perché sfuggono al dibattito?

Possibile che sia stato acceso ed erogato un mutuo per un opera che non esiste ?

L’assenza del sindaco e il rinvio richiesto e votato dalla maggioranza, continuano a dare dimostrazione dell’atteggiamento arrogante, ostruzionista e omissivo di questa amministrazione.

Pertanto, alla luce di tale comportamento, considerata la palese volontà di sindaco e giunta a non volere una seduta chiarificatrice nel merito della delicatissima questione, si ritiene opportuno che il sindaco e la giunta rassegnino le immediate dimissioni.

Il gruppo di minoranza, a cui, in questa battaglia si aggiunge anche il consigliere Carmelo Princiotta,  non si farà intimorire da queste sceneggiate di pessima politica e insisterà presso tutte le sedi opportune affinché venga fatta chiarezza  non lasciandosi fermare nell’azione di controllo per la tutela della legalità e trasparenza a difesa di tutti i concittadini.

Chiediamo sostegno ai cittadini di Brolo con l’impegno che se abbiamo sbagliato siamo pronti a rassegnare “NOI” le dimissioni.

 

E questa è la replica -immediata – del sindaco.

 

Nessuna fuga, nessun venir meno alle mie responsabilità.

A Brolo la democrazia è rispettata, ed ancora deve essere piantato l’albero dietro il quale mi venga voglia di nascondermi.

Non è nel mio Dna.

Ieri sera in aula non c’ero per rispetto dei ruoli, per rispetto verso un indagine in corso che spero faccia presto il suo corso.. il tempo è galantuomo.

In qualità di sindaco esprimo la mia amarezza per i toni sentiti ieri e ribaditi quest’oggi. Comportamenti vergognosi, atteggiamenti da Ponzio Pilato, vigliaccheria.. non sono termini che merita il mio consiglio comunale, quello votato dai cittadini.

Sulla richiesta delle dimissioni mie e della giunta.. anche questo fa parte dei ruoli come quello di “strombazzare” un’occupazione d’aula che dura il tempo di una pizza e quattro foto.

Il 20 settembre ho avuto fatto un’interrogazione su quello che è definito l’affaire dei mutui.

Ho detto che avrei risposto, aggiungendo, vista poi l’auto-convocazione del consiglio sullo stesso argomento, che lo avrei fatto in consiglio comunale.

E sarei  stato lieto di farlo.

Poi, dalla stampa , esattamente il 18 ottobre,  entro i tempi concessimi dalla normativa per rispondere, apprendo della denuncia presentata alla magistratura proprio sull’argomento mutui.

Ed oggi mi sembra puerile girare intorno ai termini, esposti, denuncia, chiarimenti.

C’è, ritengo, un indagine in corso. Quindi mi è sembrato il caso non interferire con questa.

Da qui la decisione di non andare in aula.

Motivazione incluse nella nota che il presidente del consiglio Maria Ricciardello ha letto in aula ad avvio del consiglio comunale ieri sera.

Questo per chiarezza. Nessun esercito senza generale, nessun ripiegamento.. Sono un sindaco che è “al fronte”.

In diciassette mesi, esposti, denunce, ricorsi, da parte dell’opposizione hanno caratterizzato quest’amministrazione.

Vado avanti…. Piaccia o no.

 

5 Novembre 2013

Autore:

admin


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