Una canzone che parla di un sistema sbagliato che si serve di tutto e tutti … anche la musica che sentiamo non è costruttiva! quindi c’è bisogno di rinnovare perché senza futuro non ci sono obbiettivi da raggiungere; abbattiamo quel maledetto muro e mettiamo in musica sensazioni concrete!!
Siamo nel 1983, la musica che gira intorno ci dice anche che se l’america fa meno paura, la cina è vicina e l’uomo è sempre più distruttivo e “saremo noi che abbiamo nella testa un maledetto muro”.
Forse non c’è di meglio per entrare nel “forum” che da giorni, ma direi da mesi in maniera più o meno sopita, è argomento di blog, post, scontri a Brolo.
La Musica del pub “Borgo Saraceno” ai piedi del castello, le liti di condominio, gli insulti ” anche sfondo razziale”, le foto scattate agli avventori, le posizioni di Sindaco, Polizia, Carabinieri, Arpa, Questura e Prefettura, i ruoli dei giovani, dei tuttologi e dei benpensanti dei condomini e dei vicini di casa del ritrovo.
Una miscellanea difficile da contenere in una semplice ordinanza o in un contenzioso amministrativo, si scivola nel penale, nei risarcimenti, nelle controversie più complesse… ma queste saranno altre storie.
Ma torniamo a quel “maledetto muro” che è Brolo, paese spesso dalla memoria corta, dai facili censori, non crolla, e dove l’arte della mediazione è scomparsa insieme al buon senso ed anche al buongusto.
Sará che l’anima della gente
funziona dappertutto come qui
Sarà che l’anima della gente
Non ha imparato a dire ancora un solo sì
La storia del Pub diventa quindi un pretesto, per allargare il confronto che gira intorno alla musica e che parte proprio dal centro storico, dal suo sviluppo, da cosa si vuole che sia.
Una storia che può diventare una rivoluzione culturale, di vita, d’immagine, ma che deve stare dentro il confronto, la legalità, il rispetto del diritto e dei ruoli.
Non sempre è facile attuare in contesti civili ed urbani la romantica affermazione che “la diffusione della cultura, quella vera, non può e non deve mai avere barriere” quando la rivoluzione culturale avviene attraverso la musica anzi il divieto di suonarla.
Il caso del Pub brolese può essere un acceleratore di eventi, ma non il capro espiatorio di nulla .. e del nulla.
Ieri pomeriggio, forse a Brolo, disturbava più musica, falso rock, che alle 16 inondava tavolini e inquietava la siesta soleggiata di quei bagnanti che cercano “pace”… la tolleranza deve esistere, anche quella stagionale, da ambo i lati.
Questo è il punto di partenza.
Rumori ed intolleranze che sconfinano tra i diritti e le aspettative di alcuni e gli altrettanti doveri di altri, devono vivere in un gioco delle parti, dove senza il buon senso di tutti si arricchiscono solo gli avvocati si perdono opportunità. Ma non bisogna mai arrivare a sbattere contro !quel maledetto muro”.
Così la discoteca brolese ha fatto rumoreggiare turisti e residenti al pari degli odorosi fumi del “kapitano” . Che peccato non aver trovato le giuste parole per mediare, gli accorgimenti tecnici per condividere e convivere.
Per non parlare del chiacchiericcio degli anziani sulle panchine al centro del paese che destano ripicche e sorrisi, ed appena più il la, a Sinagra, un movimento di salute pubblica, spunta le sue lancia, in difesa del vivere sereni, contro varie amministrazioni pubbliche tra sentenze del Tar e divieti dettati da ordinanze – anche qui – mentre la cippatrice va avanti giorno e notte, tra fumi e polveri e posti di lavoro.
Ma a Brolo oggi il Pub fa storia, cronaca.
Quindi nel momento in cui si vuole invertire la rotta per una ragionata presa di posizione sul centro storico, i residenti, quelli “costretti” a subire la musica del pub protestano, si coalizzano, denunciano; mentre altri residenti – che pur vivono la stessa situazione – “abbracciano” la musica, per loro “la pace e la tranquillità, e la qualità della vita” passano attraverso altre equazioni, e magari rivendicano più attenzioni in termini di servizi e pulizia.
Il classico caso del bicchiere a metà, chi lo vede mezzo pieno o mezzo vuoto, ma non tutti tengono conto che la parte mancate è stata bevuta quindi soddisfatto interessi.
Il caso del Pub è emblematico.
E per questo bisogna guardarlo come tale e moltiplicarlo per il futuro.
Non si risolve il problema con la ricerca di un colpevole oppure con la formula “Chiuderne oggi uno per domani chiuderli tutti”, prendendo a prestino e storpiando un vecchio slogan terrorista, ci vuole il giusto mix tra il rispetto delle regole e la tolleranza.
Ci vuole comprensione e lungimiranza, rispetto.
Ma uno che tiene i suoi anni al guinzaglio
e che si ferma ancora ad ogni lampione
o fa una musica senza futuro o
non ha capito mai nessuna lezione
I vicini di casa – e non è importante che si trovi il locale nel centro storico – debbono comprendere e fare una scelta chiara e precisa, comprendendo le aspettative del paese, dei giovani, di chi amministra, di chi investe, guardando al futuro … questo non vuol dire che orari e limiti di decibel debbano diventare terra di frontiere, anarchia senza pregiudizio…. anche qui rispetto.
Ma torniamo a ascoltare Fossati
Sará che l’anima della gente
funziona dappertutto come qui
Sarà che l’anima della gente
Non ha imparato a dire ancora un solo sì
Torniamo a guardare i ruoli ed al gioco delle parti,
La tanta vituperata ordinanza di Salvo Messina, il sindaco di Brolo che ha decretato che nel cortile del Pub non si può suonare, – ma non ha chiuso il locale che può continuare a far esibire le sue band all’interno – è – al punto in cui siamo – un atto dovuto.
Su questo non ci piove…. E per questo crediamo che non bisognava arrivare a questo punto. Un punto di non ritorno, che a Brolo diverrà un punto, anzi un cappio, per tanti.
Già da domani.
L’ordinanza parte da un esposto, firmato e sottoscritto.
L’ultimo di una lunga serie di denunce, spesso collegiali, e perorate anche da studi legali contro i “continui e rilevanti disturbi di natura acustica presumibilmente causati dagli impianti del locale Ristorante Pub ” Il Borgo Saraceno”. Ma a monte esiste un verbale con il quale l’ARPA comunicava l’esito del rilevamento acustico proveniente dall’interno del locale, l’intervento della Polizia che sanzionava il Pub per l’eccessiva rumorosità, i solleciti del sindaco ad attivarsi per ridurre i punti d’attrito con le emissioni sonore dentro le soglie consentite dalla legge, ed ancotra la nota dell’avvocato Alfredo Santonocita che in rappresentanza di un nucleo di residenti in agitazione chiedeva lumi al sindaco su quanto fatto, pur sotto le sollecitazioni del Prefetto.
Mettiamo anche in conto i solleciti dello stesso ente messinese che richiedeva “urgenti provvedimenti”.
Ed ancora telefonate a iosa di denuncia ai Carabinieri per i rumori molesti, ed al Commissariato di Capo d’Orlando
Tutto questo diventa humus e succo di un ordinanza sindacale dove si pone il divieto assoluto di collocare al’esterno del locale impianti elettroacustici e, comunque, di diffondere musica e di rispettare all’interno del locale i limiti acustici adottando – con effetto immediato nelle modalità operative – tutti gli accorgimenti necessari a limitare le emissioni rumorose in particolare riguardo alle aree confinanti con le abitazioni.
Tutto questo diventa – anzi è – una guerra, che logicamente si tinge di politica, di prese di pozioni, che spesso non portano a nulla – i fatti sono chiari, scritti, denunciati e solo le sentenze ora possono cambiarli – ma che lascia riflettere..
Si poteva evitare tutto questo?
Ovviamente fermare la “musica” non piace a nessuno. Dai post anche quelli più duri non nascono alternative, pochi indicano strade percorribili. Certamente un limitatore musicale avrebbe tagliato tante teste. Tipo l’Autocom Pro che è un Compressore Limitatore che, opportunamente tarato, permette di limitare i decibel riprodotti da un impianto di amplificazione. Costa poco più di cento euro, Impostando la funzione LIMITER e tarando la soglia Db adeguatamente, l’impianto audio sarà limitato evitando di superare le soglie del disturbo o i limiti dell’ impianto.
E’ ideale per i locali pubblici che vogliono preventivamente dotarsi di un limitatore sonoro per compiacere le previsioni di impatto acustico. L’Autocom Pro può essere invece utilizzato – ovviamente – per fini musicali tarando le sue regolazioni secondo criteri “artistici” ma non è il nostro caso.
Un led luminoso avrebbe salvato tutti….
Buon senso?
Ma questa storia, oserei dire brutta, d’altri tempi, dove ci sono in ballo solo posti di lavoro, denunce anche per omissioni d’atti d’ufficio, questioni di principio diritti calpestati, doveri irrisi. E’ una storia che porta a chiedersi perchè Brolo non si doti, al pari di altre comunità evolute, di una carta etica, nata dall’impegno e per favorire la civile convivenza e la legalità nella città
Un atto che dovrebbe essere approvato dal Consiglio comunale e condiviso da tutti, che dovrebbe nascere da un ampio confronto anche su facebook
Dove si parli di una Brolo ricca di umanità, dove l’uguaglianza civile, il senso d’appartenenza, la convivenza, la pace e la pienezza dei diritti siano una realtà; una città dove le cittadine e i cittadini, siano attenti alle altre persone e alla ricerca di buone relazioni, sia con i comportamenti sia con le parole, rispettosi delle regole e dei loro doveri nei confronti delle istituzioni; un luogo bello e ordinato, dove tutti si prendano cura dei beni comuni.
Un atto d’impegno dove ciascuno nei propri ruoli e nelle proprie competenze a diffondere la conoscenza della Costituzione della Repubblica Italiana, con particolare riferimento agli articoli 2, 3, 54 e 118, ultimo comma; . a rendere effettivo il diritto alla partecipazione politica e amministrativa e a tener conto, per le decisioni di maggiore importanza, dei pareri espressi dai cittadini, nelle apposite sedi istituzionali; ad adempiere agli obblighi di diligenza, lealtà e imparzialità indicati nella legge e nel codice di comportamento per i dipendenti delle pubbliche amministrazioni; . a lavorare insieme per la crescita della coscienza e della capacità critica degli individui, per favorire, in particolare, la capacità:
– di ragionare sui problemi della politica,
– di riconoscere nei concittadini persone con pari dignità, pur se diverse per etnia, religione e genere,
– di preoccuparsi anche della vita degli altri, della propria Città, dell’intera Nazione e dell’Unione Europea;
– di esprimere la voce del dissenso;
Un impegno ad essere vicini ai cittadini, residenti o emigrati all’estero, ascoltandone i problemi e facendoci carico delle istanze di chi è più debole, di chi è diversamente abile e di chi non ha voce per sostenere le proprie richieste; ad essere attenti ai bambini e ai giovani, facendo particolare attenzione alle decisioni che producono effetti sul futuro della Città, per trasmettere alle generazioni future i valori della democrazia e della partecipazione politica, della libertà di parola ed del rispetto delle diversità;
Un impegno a sostenere e ad avere riconoscenza verso gli anziani, che costituiscono una ricchezza per la nostra comunità, rappresentano la nostra storia e la nostra memoria; a favorire la parità di genere, rimuovendo le cause oggettive di discriminazione tra uomini e donne, per lo sviluppo di tutte le persone e la loro effettiva partecipazione, attiva e responsabile, alle scelte che interessano l’intera società; a favorire il bene comune e una civile convivenza, dando per primi un esempio di dialogo, di collaborazione, d’attenzione e rispetto reciproco tra organismi istituzionali dell’Amministrazione comunale (Sindaco, Consiglio, Giunta comunale); a orientare il nostro lavoro per fornire servizi d’alto valore sociale e di utilità alla collettività, senza alcun’arbitraria discriminazione: per questo potrà essere adottato un sistema organizzativo di qualità inteso al continuo miglioramento, comprensivo della carta dei servizi e della certificazione etica.
Concetti che ognuno di noi dice di fare, attuare, ma che se diventano norma sarà più facile attuare, rivendicare esigere.
Ovviamente parlavamo prima dei post sul caso, risposte, polemiche, insulti, leggiamone alcuni, e vediamo uno spaccato interessante di questa Brolo notturna e nottaiola. Sono commenti a volte colti, che dicono qualche cosa, altre volte distanti, vuoti, ipocriti e zeppi di ego non risolti.
Ne citiamo alcuni a partire da quello del Borgo, poi quello del sindaco e quindi di Basilio, Paolino, Marcello, Sonny ed altri, ma prima, concludendo, siamo convinti che il Borgo Saraceno non chiuderà, e continuerà a farci ascoltare buona musica, ci sono tanti modi per dare solidarietà, concreta, al locale… esempio andarci a mangiare, in queste sere, quindi l’invito ed il passaparola tra tutti gli amici ed estimatori del borgo questa può essere l’occasione per andare a gustare le prelibatezze del locale i cocktail del suo barman.
Il locale non chiuderà e non deve chiudere se la gente ci andrà a mangiare e lo renderà vivo, ascolterà i suoi gruppi, anche a basso volume, del resto De Andrè, Rino Gaetano, Fossati, sa sempre le colonne musicali del luogo, non amano i grandi decibel ed il “giardino” potrebbe anche ospitare altre iniziative, libri, recital, poesie – diventando oasi di altre culture ma che ben si appattano con le buone birre e gli ottimi rossi del locale – adattandosi alle normative “restrittive” in attesa di tempi migliori…. e poi c’è una piazza di fronte… perchè no?!
Dalle “macerie” potrebe venire un attimo di riflessione e così nessuno potrebbe aggiungere un ulteriore post quello che “Brolo potrà davvero cambiare quando il il 50% della popolazione sarà in grado di apprezzare una canzone scritta da Fossati e cantata magari da Mia Martini allora sarà davvero compiuta una rivoluzione culturale, ma…uno non scrive più e l’altra è morta, quindi i tempi sono davvero brevi”
msm
rileggendo alcuni post, e ovviamente ci scusiamo per non pubblicarli tutti, si trovano in giro sul web.
Intanto ci preme ringraziare tutte quelle persone che ci stanno sostenendo, -dicno i titolari del locale – che hanno speso una parola in nostro favore, ringraziare per ogni singolo “mi piace” per ogni messaggio ricevuto, ringraziare tutti quelli che conoscono bene la trama della vicenda e ci stanno accanto, ci confortano e ci aiutano come possono.
Un ringraziamento particolare va aSonny Foschino che, oltre a sostenerci, ha sottolineato l’aspetto fondamentale di questo locale che è quello CULTURALE.
Un ringraziamento va a tutti i nostri amici e clienti che, per il solo fatto di entrare in questo locale o di essere davanti alla nostra porta, si sono presi insulti pesanti e di vario genere.
Un ringraziamento speciale va inoltre ai nostri dipendenti che, da più di un anno, sopportano sul posto di lavoro insulti a loro rivolti (compresi quelli a sfondo razziale), bestemmie e l’essere fotografati e ripresi da questi bravi concittadini che l’unica cosa che vogliono è il RISPETTO.
Giusy e Valeria.
La risposta del Sindaco
Ho aspettato 48 ore il tempo giusto per far sfogare tutti, per incassare qualche insulto, per incassare qualche foto che con l’argomento centrava poco, ma quando bisogna attaccare bisogna farlo a 360 gradi, per incassare dissertazioni di moralisti, per incassare le parole di coloro che hanno sempre una ricetta per tutto a prescindere da quale sia l’argomento .. per incassare la morale anche di gente che credo non abitano nemmeno a Brolo, ma non rinuncerebbero mai a dire la propria …..dopo 48 ore mi e’ sembrato giusto intervenire per dire la mia.
Su questa pagina ho sempre fatto cosi e mi sembra giusto continuarlo a fare … rimango dell’idea che anche la critica più aspra sia utile, probabilmente sarò un ingenuo, dato che pochi colleghi da Trento a Trapani lo fanno ma io continuò a farlo ….. ma qualcuno può veramente pensare che l’ordinanza di cui parliamo sia stata fatta a cuor leggero? Senza pensare alle conseguenze o alle reazioni ?
Vi posso assicura che non è stato così, anzi …ma alcune precisazioni vanno fatte, nelle disquisizioni di queste ore abbiamo parlato di tutto ma abbiano dimenticato due convitati importanti che nessuno ha considerato: i cittadini che hanno fatto quegli esposti, che non credo l’abbiano fatto solo per dispetto personale, dato che sono diversi e protratti per lunghissimo tempo, credo prima di additarli come culturalmente arretrati come qualcuno ha detto sarebbe giusto ascoltare anche le loro ragioni ….secondo convitato, le istituzioni superiori e diverse dal sindaco … mi riferisco alla polizia, all’arpa, alla prefettura, alla procura .. che in questi mesi sono stati assoluti protagonisti con numerose relazioni e atti sottoposti al sindaco che è stato costretto ad essere consequenziale, purtroppo le regole e le leggi non le fa il sindaco ..che però si deve prendere l’onere di farle rispettare per non incorrere in un reato che il codice definisce”omissioni d’atti d’ufficio”….quindi va benissimo gli sfoghi , gli insulti ecc. ecc. , ma bisogna riportare l’argomento sui giusti binari se no rischiamo solo di fare bellissima demagogia … ma risultati zero ……la legge prevede la chiusura del locale, io ho scelto la via dell’inibizione della musica solo per l’esterno.
Logicamente l’ordinanza non è perenne è sufficiente ritornare alle disposizione che la legge impone, e francamente non mi sembra tanto difficile farlo …pensate veramente sia difficile insonorizzare alcune parti del locale?
Vi sembra difficile pensare a suonare in acustico e non con mega amplificatori in uno spazio esterno di circa 50 mq?
Allora mi prendo insulti, critiche, accuse di arretratezza …ma credo che la buona volontà sta alla base di tutto e come sempre sono a completa disposizione di Giusi e Valeria per incontrarle, magari assieme a quei dipendenti che mi hanno chiesto il posto di lavoro …io la faccia c’è la metto sempre anche nei momenti meno convenienti !!!!
Alessandro: scusate se mi permetto di esprimere il mio punto di vista. la discoteca ,come sicuramenteAgostino sà, è completamente un’altro tipo di attività, regolata in maniera del tutto differente rispetto ad un pub comeil Borgo saraceno .
Detto questo, chi, come me ed altri amici, qualche hanno fa ha deciso di investire in un’attività come la discoteca, è stato costretto a malincuore a rinunciare più o meno per gli stessi “motivi” che oggi riscontrate voi…capisco la rabbia del momento Ago, davvero, ma a mio avviso prendersela con il sindaco in questo caso non ha molto senso. è la mentalità della gente che dovrebbe cambiare. quando qualcuno si lamenta, cosa accade spesso, gli organi preposti sono costretti ad intervenire come in questo caso. se alcuni fossero un pó più tolleranti attività di questo tipo potrebbero dare una mano al paese e alla sua crescita. spero davvero che la situazione possa risolversi diversamente anche se non credo che il sindaco possa fare molto. dobbiamo essere noi i primi a cercare di smuovere la coscienza delle persone, anche se non è facile. cercate di non abbattervi. un abbraccio.
A presto.
Basilio: mi rattrista constatare l’arretratezza culturale di alcuni miei concittadini. anch’io abito nelle vicinanze del vostro locale, nonchè del bar central, ma non mi sono mai lamentato di nulla, anche perchè nè io nè la mia famiglia siamo mai stati disturbati da questi presunti suoni molesti. mi dispiace, inoltre, che un’attività come la vostra debba essere ostacolata, e ciò per due motivi. ai tempi d’oggi, trovare un’attività gestita da giovani come voi, che va avanti e produce redditi, dovrebbe essere considerata dalla collettività intera una benedizione e tutelata il più possibile. in secondo luogo, il vostro locale ha sempre rappresentato un piccolo polo culturale di musica e di giovani artisti locali; un luogo in cui noi giovani abbiamo sempre avuto la possibilità di svagarci in un ambiente sereno, culturalmente degno di essere chiamato luogo di incontro e a misura d’uomo…cercherò di studiare meglio la normativa richiamata nell’ordinanza, in modo da potervi essere d’aiuto.
Giuseppe: i cittadini del centro storico sono numerosi e gran parte di essi hanno “abbracciato” questa attività commerciale. Certo è che a qualcuno i rumori danno fastidio, ma può starne certo che si tratta di una minoranza; altresì le dico che i giovani e sorprendentemente anche i meno giovani che vivono ed abitano il centro storico sono favorevoli a ravvivare e rallegrare questo borgo di cui tutti si riempiono la bocca ma di cui ben pochi se ne curano.
ps: nel centro storico non c’è spazzatura e le strade essendo strette vengono spesso e volentieri spazzate e pulite dagli stessi residenti prospicienti. Vedere per credere. Chapeau!
Marcello: In qualsiasi citta’ del mondo Il Borgo Saraceno sarebbe uno dei locali piu’ frequentati, un luogo di incontro per artisti, scrittori, universitari, etc. Sarebbe un vanto per la citta’, per il quartiere e sicuramente verrebbe tutelato in primis dai vicini e anche dalle istituzioni, ma a Brolo…lasciamo stare!!! ma dico io Giusy e Valeria come vi e’ venuto in mente di aprire un locale dove si fa musica d’autore, popolare, classica…dove giovani artisti locali e da tutta la Sicilia possono esibirsi…un posto accogliente e amichevole per tutti….a Brolo!!!! Non vi rendete conto che tutto questo stona ??? In un paese ormai morto, senza nessun futuro, senza svaghi, senza cultura, dove regna il gioco d’azzardo, dove il livello massimo di attivita’ ricreativa consiste nell’andare al capo d’orlando al circoletto a fare finta di essere alla moda, dove se non hai la camicia firmata non puoi uscire di casa, dove le case sono costruite fino a dentro il mare…ma poi l’ARPA (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente) quando e’ venuta a Brolo a misurare i decibel di troppo non si e’ resa conto di tutto il resto? case (anche di recente costruzione) a 5 metri dal mare, alle foce dei fiumi, nei torrenti. La stessa ARPA, cosi efficiente a bloccare i disturbi sonori (che poi vorrei sapere a quanti decibel arriva una canzone di De Andre’…neanche fosse musica house!!!), sa che a Brolo c’e’ una percentuale altissima di casi di tumori, come ricordato da qualcuno tempo fa in questo gruppo? sa che la fogna sfocia a mare vicino alla costa? Un cosiglio ai giovani: ANDATEVENE! c’e’ un mondo migliore al di fuori della Sicilia…torneremo quando sara’ ora di tornare con la maturita’ e le esperienze necessarie per prendere a calci in culo chi ha creato tutto questo…
Paolino: a mio parere bisogna sentire entrambi le campane suonare, verificare le relative Autorizzazioni rilasciate dalle Autorità competenti ed inoltre verificare se vengono utilizzate le relative superficie approvati, se vengono rispettate tutte le norme sull’inquinamento acustico e tanto altro ancora….
Sonny: Non me ne vogliano gli altri…il Borgo Saraceno è un locale singolarissimo in questo paese. Ma nel contempo è la dimostrazione lampante che questa cittadina non conoscerà mai nessuna forma di sviluppo a causa della mentalità chiusa di molte e molte persone…
Questo è il paese che si fonda sull’invidia, sui favoritismi, dove se un imprenditore ha successo, va ostacolato perché lui non può avere successo per il semplice fatto che è lui.
E allora io chiedo: come potete pensare che questo paese possa conoscere uno sviluppo economico? Sociale? Culturale? Turistico?
Questo è il paese che vanta di avere alta densità turistica… QUESTE SONO STRONZATE!!!!! Gli alberghi sono vuoti, le case peggio che andar di notte e le poche strutture deserte. Questa è la verità. Si potranno fare tutti i forum, le
Riunioni, i progetti possibili.
Se dietro non c’è la spinta popolare, l’interesse dei giovani, dei cittadini, degli imprenditori… ma che sia una spinta decisiva …. ascoltate concittadini: BROLO è spacciata!