
Barman in carriera – Carmen, Andrea, Gabriele e Agostino gli altri 4 “laureati” al corso brolese.





Oggi il bartending può anche essere visssuto come un lavoro da fare in giovane età, magari durante gli studi, oppure fino a quando non si è deciso cosa fare veramente nella vita, rappresenta una valida alternativa al classico “impiego qualsiasi”.
Ma bisogna essere preparati, aver frequentato un corso, conoscere prodotti, alimenti, dosaggi ed avere una grande manualità.
Appunto frequentando un corso come quello tenuto da Scarpuzza a Brolo dove si ricevono anche nozioni di come bisogna stare dietro il banco, badando anche all’aspetto estetico e “studiando” il cliente, imparando così anche a dir di no se questo è andato oltre il limite della sua tenuta alcolica o è troppo giovane per concedersi il bis di un super cocktail.
Un esame scritto e pratico, prima 100 quiz a risposta multipla su dosaggi, gradazioni, tecniche alimentari e normative igienico-sanitarie e di pubblica sicurezza che sono serviti anche a scoprire il livello di preparazione degli allievi in tema di conservazione e la tenuta dei prodotti alimentari, poi la prova pratica consistente nella preparazione di un “Martini” , il più classico dei cocktail.
Ad esaminarli oltre allo stesso Gambuzza, anche l’archichef Franco Puliafico (che si è espressa sulla tecnica, la manualità, versata e preparazione del cocktail) e Michele Calà (che ha giudicato olfatto, colore e sapore).
Per i neo-barman da oggi, quindi, il Bellini, il Rossini e il Mimosa, tutti rigorosamente con frutta fresca e matura, lo Spritz – tra i più amati, ed ancora il Martini ed i cocktail pestati quali Caipirina, Caipiroska e Mojito, non hanno più segreti come anche il fare i giusti abbinamenti con salatini – canapè al caviale rosso e nero – barchette di parmigiano e noci, mousse in gelatina di tonnato, salsiccia di Brà e tartine miste.
In questo corso Vincy Gambuzza ha consegnato a loro molte delle sue esperienze: una carriera lunga più di 25 anni nel campo del bere miscelato, vista e vissuta, appunto, dagli occhi di un barman doc.
L’appuntamento ora è per il terzo corso, a settembre, con 40 ore di lezioni, per scoprire il linguaggio, il prodotto, le “basi” alcoliche ed analcoliche, ma anche la tossicità, la normativa, i giusti abbinamenti.. e poi, spaziando nella parte teorica a quella pratica del corso, divertirsi con la manualità e le tecniche di preparazione e di versata, le tecniche di miscelazione, i dosaggi degli ingredienti.
Anche il prossimo sarà un corso a numero chiuso, e si possono avere informazioni e dettagli telefonando al 320 321 22 04.
Vincenzo Gambuzza è tra i più noti, accreditati, premiati e preparati barman italiani.
Cocktail Martini
come si prepara:
Ingredienti:
- Gin – 8/10 – Martini Dry – 2/10
Guarnizioni:
- Olive o Lemon Twist
Preparazione:
- Raffreddate un martini glass con del ghiaccio. Ripetete l’operazione in un boston (o un tumbler), avendo cura di non lasciare acqua sul fondo, quindi versate 2/10 di Martini Dry e 8/10 di Gin di qualità. Miscelate energicamente col bar spoon.
- Buttate il ghiaccio dal martini glass e versate pure il cocktail aiutandovi con uno strainer.
- Guarnite con una o più olive o con lemon twist. Servite subito.
- (foto primo corso)