“Ci siamo trovati di fronte uno specchietto per le allodole. Rfi ha ottemperato alla decisione del Ministro Matteoli con una nave armata ma ferma in invasatura. Una nave, cioè, che non effettua la traversata ma ferma e pronta all’utilizzo solo in caso di emergenza. Di fatto, le navi che garantiscono l’attraversamento nello stretto sono due, così come previsto sin dall’inizio da Rfiâ€Â.
E’ duro il commento del segretario della Cisl di Messina Tonino Genovese e del segretario della Fit Cisl Enzo Testa nell’assemblea cittadina tenutasi alla stazione marittima contro il ridimensionamento dei trasporti nello stretto di Messina.
“La nave è ferma – sottolineano – ma questo è solo l’apice del problema trasporti a Messina, ma più in generale in Sicilia e nel Meridione. Qui bisogna potenziare i trasporti ferroviari per i passeggeri e per le merci, invece assistiamo da anni a un costante disimpegno di Ferrovie dello Stato. Dal sindaco e dalla deputazione nazionale, dopo le passerelle mediatiche, ci aspettiamo un serio e concreto intervento presso il Governo nazionale affinché si prevedano anche per Messina e la Sicilia gli investimenti che vengono concessi al Nord grazie alle pressioni della Lega. Investimenti che migliorino la qualitàdel servizio e la quantitàdei mezzi a disposizioneâ€Â.