Nel tardo pomeriggio del 29 marzo, presso il salone parrocchiale della Chiesa dello Spirito Santo di S. Giorgio, si è svolto un incontro organizzato dall’AMI (Associazione Missionaria Internazionale). Debora, Anna e Samantha, appartenenti all’AMI, hanno raccontato la loro esperienza in Africa e hanno coinvolto il pubblico regalando emozioni.
In particolare Samantha, infermiera pediatrica originaria di Castell’Umberto, ha raccontato l’incontro con i bambini in Tanzania.
Soprattutto il sorriso di questi ultimi ha fatto sì che l’Africa le rimanesse nel cuore: i bambini ripagano di tutto anche se vivono situazioni diverse da quelli occidentali, spesso non sono più bambini, costretti a crescere in fretta aiutano i genitori accudendo i fratellini, attingendo l’acqua dai pozzi.
Ma in Africa non sono solo i bambini a riservare attenzioni ai bianchi, anche gli adulti considerano ospite d’onore chi si accomoda nel loro ingresso-salotto all’aperto: sotto il cielo dell’Africa c‘è tanto rispetto, c’è la cultura dell’accoglienza e questo ci fa riflettere sul nostro atteggiamento nei confronti degli immigrati.
Le diapositive che le volontarie ci hanno fatto vedere mostrano volti sorridenti, anche quelli dei disabili che in Africa sono una risorsa (quanto ci insegnano popoli che hanno poco dal punto di vista materiale, ma hanno un cuore grande!), bambini che fanno festa, che giocano con oggetti per noi insignificanti, che toccano i capelli.
La dottoressa Debora ha illustrato alcuni aspetti interessanti anche dal punto di vista politico: in alcuni Stati africani gli interessi in campo conculcano i diritti dei singoli e quindi tanti vengono da noi in cerca d’aiuto, perché costretti dalle precarie condizioni economiche.
Con visibile emozione ha ricordato la strage di Lampedusa del 3 ottobre nella quale sono morte quattro persone di un villaggio dove aveva operato l’associazione.
La dottoressa Anna Zampino è intervenuta raccontando la sua esperienza del 2012 in Tanzania, a Mwanza, dove ha partecipato a diversi progetti.
Un aspetto particolarmente evidenziato è stato quello della necessità di farmaci e di presidi sanitari per la raccolta dei quali c’è tempo fino al 15 maggio ( Il punto di riferimento della zona è la sede dell’Anfass di Patti).
Le volontarie hanno inoltre ricordato ai giovani presenti che, per chi volesse trascorrere un periodo di “tirocinio” in Africa, l’AMI propone un percorso formativo attraverso incontri che si svolgono mensilmente.
A conclusione dell’incontro, Samantha ha riassunto in poche ma intense parole la “lezione” che è diventata la cifra del suo stile di vita: Non sono stata io a cambiare l’Africa, ma l’Africa ha cambiato me.
Parole di una profondità straordinaria, ma che possono essere applicate alla nostra vita quotidiana, perché anche senza viaggiare per il mondo si può essere missionari: non cambieremo il mondo, ma le esperienze cambieranno noi.
Conoscere ciò che è diverso è una ricchezza incommensurabile che ci riempie il cuore e ci rende la vita più autentica perché “compriamo” emozioni con la “moneta” della solidarietà.
Anna Milici