“Diritti per tutti e tutte” – L’Arcigay di Messina ha premiato le donne
Cronaca Regionale

“Diritti per tutti e tutte” – L’Arcigay di Messina ha premiato le donne

di Corrado Speziale

 

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Si è trattato di un incontro conviviale, pieno di contenuti, frutto di un’iniziativa della comunità cittadina LGBT, con premiazione delle donne messinesi che negli ultimi due anni – proprio da quando si sono rinnovati i vertici della locale sezione dell’Arcigay – si sono distinte per il loro impegno nell’ambito di attività a carattere sociale, politico e culturale in riva allo Stretto.

IMG_8270“Abbiamo sempre voluto dialogare e confrontarci con tutti. Il movimento in difesa dei gay prende spunto da quello femminista e questa è la prima volta che in Italia si svolge una simile iniziativa” ha detto Saro Duca all’apertura della serata, i cui interventi sono stati coordinati dal giornalista Tonino Cafeo.

IMG_8274“Valletta” d’eccezione è stata “Ribellina drag”, appellativo dato da Saro Duca a Claudio Corrao, “Drag Queen” che allieta le serate catanesi, vittima, recentemente, di atti di intolleranza nel suo ambito lavorativo che lo stesso presidente ha tenuto a sottolineare.

Sono state ben 22 le donne premiate, appartenenti a varie categorie in base alle attività svolte, ciascuna delle quali ha avuto consegnato il riconoscimento da persone differenti, anch’esse rappresentanti del mondo della politica, delle istituzioni, del volontariato etc.

IMG_8276“Quella dell’8 marzo non vogliamo che sia una festa commerciale – ha tenuto a precisare Tonino Cafeo introducendo la premiazione – bensì una giornata di lotta per la condizione femminile. L’Italia è in testa alle classifiche per casi di femminicidio che ancora si continuano a definire omicidi passionali. Le donne – ha detto tra l’altro Cafeo – nel mondo del lavoro non sono considerate come meriterebbero e ciò si evince anche nell’ambito salariale, nonostante abbiano un livello d’istruzione superiore a quello degli uomini.”

IMG_8279La prima ad essere premiata è stata Raffaella Spadaro, leader territoriale dei Verdi, per il suo costante impegno in difesa dell’ambiente. “Dobbiamo entrare nel cuore delle persone e vedere cosa c’è dentro. Dobbiamo uscire fuori da questo mondo grigio dagli spazi negati” ha detto la Spadaro ricevendo la pergamena dalle mani di Santino Bonfiglio, storico attivista della sinistra messinese, protagonista di tante battaglie, anche recenti, in difesa del bene comune.

IMG_8281Angela Manca, madre – coraggio antimafia che da anni lotta strenuamente per ottenere giustizia dopo la tragica morte del figlio Attilio, ha ricevuto il premio per il suo “impegno come madre prima, e come donna dopo” da Renato Accorinti, eco pacifista, portavoce del movimento Nonviolento, in corsa per la carica di primo cittadino di Messina, che ha descritto la mission della signora come “un atto d’amore allo stato puro”. E lei ha tenuto a sottolineare: “La mia lotta non è solo per Attilio, bensì per tutte le vittime che attendono giustizia”.

La prof.ssa M. Antonella Cocchiara, docente universitaria, per il suo “impegno per le pari opportunità” è stata premiata da Francesco Palano Quero, presidente della IV municipalità, anch’egli in campo nelle prossime amministrative essendo candidato alle primarie del centrosinistra per la candidatura a sindaco. “Questo premio lo voglio condividere con l’istituzione cui appartengo. E’ importante che questi temi vengano discussi nelle aule universitarie”, ha detto tra l’altro la docente nel suo breve intervento.

Alla luce delle elezioni politiche appena concluse, la donna premiata per il suo “impegno politico” non poteva che essere Sofia Martino, vicecapolista in SEL, alla quale è sfuggito il seggio alla Camera sol perché la capolista Boldrini, marchigiana, eletta in tre collegi, ha optato per quello della Sicilia orientale: un vero peccato, se proprio non vogliamo definirla un’ingiustizia. “Avrei voluto essere qui in un’altra veste – ha detto la Martino rivolgendosi alla platea – ma è stato deciso diversamente. Sono felice e ringrazio per questo riconoscimento”.

IMG_8292Camen Cordaro, presidente dell’Arci Territoriale Messina, grazie al suo “impegno sociale” ha ricevuto il premio da Lillo Oceano, segretario provinciale della CGIL. La Cordaro ha così dedicato il suo riconoscimento: “Vorrei ricordare le donne che ho incontrato e aiutato nel corso della mia attività. Quelle che si prostituivano al porto, ad esempio, sottoposte al ricatto del loro sfruttatore di turno. Cosi come quelle che, nella stessa condizione, fanno lavori domestici o agricoli. A loro va tutto il mio rispetto”.

Gianluca Manca, fratello di Attilio, ha premiato Elisabetta Raffa, direttrice del giornale on line Messina.Sicilians.it , per il suo “impegno giornalistico”. “Se ancora si sente il bisogno di festeggiare l’8 Marzo – ha detto la giornalista – io la vedo come una sconfitta. In questo c’è un’involuzione”. Riguardo, poi, l’impegno politico e civile del suo giornale giudica il riconoscimento con fierezza ed ironia: “Assistiamo ad una minoranza che premia un’altra minoranza…”.

Un altro premio giornalistico è andato a Palmira Mancuso, direttrice del network multimediale MessinaOra.it. “Lo spirito giusto è occuparsi della società, per questo abbiamo deciso di dare spazio anche ad Arcigay” ha detto la Mancuso, ringraziando per il riconoscimento.

IMG_8301Saro Visicaro, altro personaggio simbolo della Messina che non si arrende, presidente del comitato La Nostra Città e di Meter & Miles, ha premiato Giada Galletta, giovane e attivissima rappresentante del mondo politico e sindacale cittadino, meritevole per il suo “impegno per i progetti scuola” nei quali ha coinvolto il comitato LGBT messinese.

IMG_8335Simpatica, gioviale e spigliata, Fabiola Rinaldi, combattente per la difesa dei diritti, da prendere come esempio, è stata la rivelazione della serata. “Trans che si sentono donne e non vengono riconosciute come tali” è la “sezione” a lei dedicata. E naturalmente non sono mancati, da parte sua, aneddoti e curiosità che hanno interessato la platea.

“Non riuscirò mai a capire qual è il problema che ci attribuiscono. Basta mettere all’anagrafe una F al posto di una M, senza alcun intervento chirurgico”, ha detto in conclusione la Rinaldi.

IMG_8311Per il suo “silenzioso sostegno a ragazzi e ragazze” il riconoscimento è andato a Tindara Druenti, combattiva e determinata giovane impegnata nel volontariato che ha spiegato alla platea le mille difficoltà cui va incontro quotidianamente: “Si subiscono ogni giorno atti umilianti e discriminatori. Anche per donare il sangue, in questa città, le lesbiche vengono considerate appestate” ha tenuto a denunciare la ragazza.

Ad Esmeralda Rizzi, esperta in comunicazione ed attivista CGIL, è andato il premio per il suo “impegno sindacale”. “Comunicazione e sensibilizzazione sono fondamentali per cambiare il mondo. Un grande riconoscimento, in questo senso, va a Saro Duca” ha detto, tra l’altro, la Rizzi alla consegna del premio.

Particolarmente toccante e straordinario per l’importanza del messaggio lanciato, è stato l’intervento di Lisa Pietrafitta, madre attenta ed amorevole di un ragazzo gay. Infatti è stato “l’impegno come madri di figli LGBT” che lei porta avanti quotidianamente a farle aggiudicare questo riconoscimento che le rende davvero onore. L’ha premiata Manuel Zenone, giovane consigliere comunale di Ficarra, classe 1992. E sull’argomento occorre sottolineare l’appello lanciato da Saro Duca ai ragazzi gay: “Fate il primo coming out in casa,  davanti a papà e mamma. Perché solo la vostra famiglia vi proteggerà sempre e non vi abbandonerà mai. Avere una famiglia accanto è la più grande ricchezza del mondo”. E gli fa eco la signora: “Non conta il gusto sessuale di un figlio, conta l’amore. I figli sono tutti uguali”. Applausi, naturalmente.

IMG_8322In mezzo a tanta umanità non è mancata l’attenzione neppure per le donne “impegnate per i nostri amici a quattro zampe”. Premiata, sul tema, Rosa Cassata, “veterinaria d’assalto” come lei stessa si definisce. Nel corso del suo intervento, ovviamente, si è parlato dell’importanza degli animali domestici per coloro che vivono da soli, e che hanno bisogno di quel conforto che la società degli “umani” non si impegna a dare.

Come “Donne sostenitrici delle iniziative LGBT” sono state premiate: Simona Flamenca, Pina Basile, Concetta Bonanno ed Eugenia Messina.

A Barbara Di Carlo è invece andato il premio per “l’impegno creativo”.

IMG_8326Seppur assenti, hanno avuto una menzione particolare, con relativi applausi, le altre “premiate”: Roberta Palermo (“impegnata da anni per la causa LGBT”, con premio ritirato da Fabiola Rinaldi), Giulia Zuccotti (“impegno per i migranti e i diritti civili”), Ketty Bertuccelli (“impegno nel comitato”) e Tania Poguish (“per il volontariato”).

Adesso la comunità LGBT messinese pensa al prossimo importante impegno: il “Pride” di Palermo, in programma il 22 Giugno. Da notare che nella denominazione dell’evento è scomparso il termine “gay”. Ne spiega il motivo Saro Duca: “Il Pride è ormai una manifestazione attraverso la quale si rivendicano parità e riconoscimenti sociali a tutto campo, di carattere generale. Per questo aspettiamo a Palermo circa duecentomila persone”.IMG_8328

 

7 Marzo 2013

Autore:

admin


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