La deputata Zafarana interroga la Regione: “Subito una commissione ispettiva e un commissario ad acta” e Germanà puntualizza:”Un plauso alla collega Zafarana; da tempo sostengo l’importanza di un dispiego trasversale di forze per difendere i diritti e la verità di una città che è stata abusata e depauperata per troppo tempo”. Il testo completo dell’interrogazione
Le due note.
Quella pentastellata.
“Due dissesti finanziari in pochi anni e numerose irregolarità contabili-amministrative registrate a Brolo”, così la deputata del Movimento 5 Stelle Valentina Zafarana chiede l’intervento della Regione. “Quanto emerge dai documenti portati in consiglio comunale, e approvati dallo stesso, se confermato, dipingerebbe un quadro di irregolarità gravissime – denuncia la deputata 5Stelle – come ad esempio mandati di pagamento che risultano nella contabilità del comune e intestati a beneficiari diversi rispetto ai mandati in possesso del tesoriere; o ancora, mandati di pagamento a favore del responsabile dell’area economico-finanziaria e del personale appartenente all’ufficio ragioneria, privi di qualsivoglia legittimazione; e quindi, mandati di pagamento a favore di associazioni a titolo di contributi vari imputati a capitoli non pertinenti e privi di atti amministrativi che li autorizzino o, addirittura, mancati versamenti dei contributi previdenziali ed assistenziali”.
“L’irregolarità più eclatante – afferma Zafarana – deriverebbe da assunzioni di mutui, tra il 2008 e il 2012, per opere non previste nei documenti di programmazione amministrativo-contabili, né mai peraltro interamente realizzate, ma, tuttavia quasi integralmente erogati.
Stiamo parlando di mutui “fantasma” dal valore di circa 5 milioni di euro che hanno comportato una risoluzione contrattuale da parte dell’erogatore, la Cassa depositi e prestiti, che, peraltro, ha richiesto il rimborso da parte del Comune, di quanto erogato”.
“Tutto questo – ribadisce la deputata – non è frutto di nostre supposizioni, ma messo nero su bianco nella proposta di deliberazione a firma della Responsabile dell’Istruttoria dott.ssa Grazia Catena Curasì e dell’assessore al bilancio pro-tempore dott. Gaetano Scaffidi, poi approvata dal Consiglio Comunale, senza che nessuno in Regione battesse ciglio di fronte a tali gravissime affermazioni”.
“Bisogna inviare urgentemente una commissione ispettiva presso il Comune di Brolo – conclude Zafarana – al fine di accertare in maniera inequivocabile, nell’interesse esclusivo dei cittadini, lo stato dei conti pubblici dell’Ente.
Inoltre, sarebbe opportuno indicare un commissario ad acta al fine di redigere e far approvare i documenti amministrativi e contabili ancora mancanti”.
Immediata la nota dell’onorevole brolese Nino Germanà:
“Un plauso alla collega Zafarana; da tempo sostengo l’importanza di un dispiego trasversale di forze per difendere i diritti e la verità di una città che è stata abusata e depauperata per troppo tempo”, così il deputato regionale Nino Germanà in commento alla recente interrogazione della parlamentare all’Ars del Movimento 5 Stelle.
“Conoscendo a menadito lo stato di fatto della situazione che ha inginocchiato Brolo, non posso che essere lieto venga messa in luce, in ogni modo possibile, la vicenda che è toccato all’intera comunità brolese subire e all’attuale amministrazione cercare di rimettere a posto, con tutte le difficoltà che questo comporta. Tutti i parlamentari che vorranno contribuire al ripristino dell’azione di legalità e di trasparenza intrapresa dall’amministrazione Ricciardello troveranno di certo le porte aperte”.
E tornando al comunicato stampa pubblicato sull’organo di stampa ufficiale del movimento, in seconda battuta la portavoce siciliana dei Cinque Stelle, aggiunge:
La mia iniziativa sulla gestione amministrativa e contabile del Comune di Brolo non assolve nessuno degli amministratori che si sono succeduti fino ad oggi.
Chiedo agli organi regionali quanto di loro competenza, cioè l’invio di ispettori e commissari ad acta che verifichino il reale stato della situazione finanziaria e agiscano sulle evidenti irregolarità perpetrate ancora oggi, quali, ad esempio, la mancata presentazione dei bilanci 2014 e 2015, come prescritto dal decreto ministeriale di approvazione dell’ipotesi di bilancio riequilibrato con riferimento all’anno 2013.
Un’approfondita lettura del mio atto parlamentare potrà far comprendere realmente che, riportando la realtà dei fatti, non si assolve nessun amministratore, anche attuale, richiamando invece gli stessi alle proprie responsabilità.
Eccone il testo.
Il comunicato stampa integrale è consultabile al seguente link: http://www.sicilia5stelle.it/2017/06/brolo-m5s-mutui-fantasma-circa-5-milioni-euro-due-dissesti-finanziari-anni-documenti-amministrativi-contabili-ancora-mancanti/
Ecco il testo dell’interrogazione parlamentare, dal titolo: “Notizie urgenti in merito alla situazione amministrativa e contabile del Comune di Brolo (ME)”.
Al Presidente della Regione Siciliana
All’Assessore regionale delle autonomie locali e della funzione pubblica
Premesso che:
con deliberazione del consiglio comunale n. 6 del 23.02.2015 il comune di Brolo deliberava lo stato di dissesto finanziario dell’Ente ai sensi dell’art. 246 del D.Lgs. 267/2000.;
con D.P.R. 09.06.2015 veniva nominato, ai sensi dell’articolo 252 del TUEL, l’organo straordinario di liquidazione che al momento dell’insediamento fissava la propria competenza “relativamente a fatti ed atti di gestione verificatisi entro il 31.12.2012, stante che l’ultimo bilancio approvato è quello relativo all’esercizio finanziario 2012”;
l’art. 259 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 (Testo Unico degli Enti Locali) al comma 1 prevede che “il consiglio dell’ente locale presenta al Ministro dell’interno, entro il termine perentorio di tre mesi dalla data di emanazione del decreto di cui all’articolo 252, un’ipotesi di bilancio di previsione stabilmente riequilibrato” che, in questo caso, si sarebbe dovuto riferire all’esercizio finanziario 2013;
l’art. 262 del medesimo TUEL prevede che “l’inosservanza del termine per la presentazione dell’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato […] integra l’ipotesi di cui all’articolo 141, comma 1, lett. a)”, cioè il compimento di “atti contrari alla Costituzione o per gravi e persistenti violazioni di legge, nonché per gravi motivi di ordine pubblico” e, dunque, prevede lo scioglimento di “consigli comunali e provinciali vengono sciolti con d.P.R., su proposta del Ministro dell’interno”.
Preso atto che:
il termine perentorio citato in premessa scadeva in data 07/09/2015;
l’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato per l’esercizio 2013 è stata approvata con delibera del Consiglio Comunale del Comune di Brolo del 29/09/2015, quindi ben oltre il termine previsto;
la possibilità di uno sforamento dei termini per la presentazione dell’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato non è prevista in alcun caso dal TUEL;
in data 17/09/2015 l’assessorato in indirizzo, tramite nota n.14063 del Servizio 1 “Assetto istituzionale e territoriale degli enti locali”, acquisita a protocollo dell’Ente locale al protocollo n. 13260 del 18/09/2015, chiedeva “con la massima urgenza, una dettagliata ed esaustiva relazione in ordine agli atti e/o adempimenti posti in essere al riguardo, riferendo, in particolare, sull’iter del documento finanziario di che trattasi”, dando seguito alla nota prot. N. 94286 del 14/09/2015 con la quale il Ministero dell’Interno aveva segnalato che l’Ente non aveva provveduto, entro il termine prescritto, alla presentazione dell’ipotesi di bilancio riequilibrato;
nella medesima nota l’assessorato faceva presente “che il constatato ulteriore mancato e/o incompleto riscontro sarà valutato ai fini dell’intervento di questo Dipartimento, nell’ambito dell’attività di vigilanza e controllo”;
con deliberazione del Consiglio Comunale n. 19 del 26/09/2016 è stato approvato il rendiconto della gestione anno 2013;
che la proposta di deliberazione n. 22 del 23/08/2016, approvata con deliberazione del Consiglio Comunale n. 19 del 26/09/2016, a firma della Responsabile dell’Istruttoria dott.ssa Grazia Catena Curasì e dell’assessore al bilancio pro-tempore dott. Gaetano Scaffidi, riporta una serie di criticità, che qui si riportano testualmente:
“Evidenziato che nella predisposizione del rendiconto 2013, come già riportato nelle deliberazione della G.C. n. 170 del 05/08/2016 e n. 176 del 19/08/2016, si sono riscontrate gravi irregolarità contabili intervenute nella gestione dell’Ente che si possono riassumere nelle seguenti fattispecie:
* Criticità accertate nella concliazione e parificazione dei dati contenuti nel conto del tesoriere, a causa di dati difformi tra la contabilità dell’Ente e quella del Tesoriere;
* Criticità accertate nella concliazione e parificazione dei dati contenuti nel conto dell’economo a causa sia della mancata rendicontazione e conseguente riversamento delle somme, che a seguito di notevoli somme anticipate all’Economo, non formalmente legittimate ed in buona parte non rendicontate;
* Mandati di pagamento in difformità all’osservanza della codifica del bilancio e, segnatamente, non pertinenza al titolo, serivizio e capitolo di bilancio;
* Mancato rispetto dell’imputazione tra competenza e residui;
* Mandati di pagamento che risultino nella contabilità dell’Ente intestati a beneficiari diversi rispetto ai mandati in possesso del tesoriere;
* Mandati di pagamento a favore del Responsabile dell’Area Economico-Finanziaria ed a favore del personale appartenente all’ufficio ragioneria privi di qualsivoglia legittimazione;
* Mandati di pagamento a favore di associazioni a titolo di contributi vari imputati a capitoli non pertinenti e privi di atti amministrativi autorizzatori;
* Ordinativi di incasso privi di evnetuali vincoli di destinazione delle entrate derivanti da legge, da trasferimenti o da prestiti;
* Ordinativi di incasso con erronea indicazione del titolo e della tipologia, ed errata distinzione tra gli incassi a residui e quelli a competenza;
* Mancati versamente delle ritenute Irpef operate a carico dei dipendenti e ritenute d’acconto a carico dei professionisti;
* Mancati versamenti dei contributi previdenziali ed assistenziali a carico dipendenti ed a carico Ente;
* Mancati versamenti Irap;
* Non corrispondenza dell’elenco residui attivi e passivi, risultanti al 31.12.2012, tra i dati contabili riportati nel rendiconto 2012 ed i dati desunti dalla contabilità dell’Ente (sistema Halley);
* La presenza di residui passivi provenienti dalla competenza 2012, di cui al rendiconto esercizio 2012 formalmente approvato dal consiglio comunale, con segno negativo e, segnatamente, emissioni di mandati per importo maggiore rispetto ai relativi impegni contabili, con formazione di residui passivi negativi;
* Lo stanziamento assestato del capitolo relativo al fondo di riserva risulta essere impegnato nell’esercizio 2012 oer € 30.000,00;
RILEVATO
* Che l’irregolarità contabile-amministrativa più eclatante deriva da assunzioni di mutui avvenuta nel periodo dal 2008 al 2012 con la cassa DD.PP e con l’Unicredit SPA, per opere non previste nei documenti di programmazione amministrativo/contabili, né mai peraltro interamente realizzate, ma, tuttavia quasi integralmente erogati;
* Che tali mutui cosiddetti “fantasma” ammontano ad € 4.933.376,69 ed hanno comportato per tale motivo una risoluzione contrattuale da parte della Cassa depositi e prestiti che, peraltro, ha richiesto il rimborso da parte del Comune, di quanto irritualmente erogato per un importo di circa €5.000.000,00. Per tale tematica è pendente ricorso presso il TAR di Catania.
RILEVATO, altresì che l’operazione a cui si è dato corso a seguito di delibera Consiliare n.42 del 28.11.2005 e successiva delibera Consiliare n.3 del 10.01.2006, con le quali si è proceduto ad attivare una falsa rinegoziazione di mutui contratti con la Cassa DD.PP. sucessivamente al 31.12.1996, maggiorato dei previsti indennizzi, per un importo massimo complessivo di € 6.809.059,49;
Che trattasi invece di estinzione anticipata di mutui, contratti negli anni dal 1997 al 2003, effettuata con la BNL e definitivamente approvata con deliberazione del Consiglio comunale n.3 del 10.01.2006;
Che tale operazione ha comportato una penale a carico del bilancio dell’Ente, a seguito dell’estinzione anticipata di detti mutui, pari ad € 610.930,97. Detta operazione finanziaria è stata anche utilizzata per incamerare una maggiore somma, rispetto a quella necessaria per l’estinzione dei mutui, pari ad € 806.699,04. Detta ultima somma non è stata utilizzata per spese di investimento né per la suddetta estinzione anticipata dei mutui. Ciò in violazione della Legge Costituzionale n.3 del 18.10.2001, nonché dell’art. 119 della Costituzione. Detta operazione, pertanto, ha certamente comportato per l’ente un maggiore aggravio di spesa pari ad € 1.420.630,01 come peraltro rilevasi dal referto redatto a cura del Revisore dei Conti.”
con deliberazione del consiglio comunale n. 2 del 30.03.2017 è stato dichiarato il dissesto finanziario per presenza dei requisiti di cui all’art. 244 del D.Lgs. n. 267/2000, con riferimento all’anno 2013.
Appreso che:
In data 08/05/2017 sono stati inviati undici avvisi di conclusione delle indagini per l’ipotesi di diffamazione ai danni dell’ex presidente del consiglio comunale di Brolo Nino Ricciardello, proprio a causa di parte di quanto riportato nella summenzionata delibera del Consiglio Comunale n. 19 del 26/09/2016.
Considerato che:
l’intero contenuto della deliberazione riporta una serie di notizie gravi relativamente a irregolarità amministrative e contabili poste in essere nella gestione del Comune di Brolo.
Per sapere:
se il Presidente della Regione e l’assessore in indirizzo siano a conoscenza dei fatti esposti
quali atti abbia trasmesso l’amministrazione Comunale di Brolo tali da consentirgli di superare il termine perentorio prescritto dall’art. 259 comma 1 del TUEL, per la presentazione dell’ipotesi di bilancio di previsione stabilmente riequilibrato;
quali atti o iniziative abbia intrapreso l’assessorato in relazione alle valutazioni ai fini dell’intervento del Dipartimento, nell’ambito di vigilanza e controllo, fatte presenti con la citata nota n.14063 del 17/09/2015;
se, alla luce di quanto citato della deliberazione del CC n. 19 del 26/09/2015, non ritengano di dover inviare una commissione ispettiva presso il Comune di Brolo che abbia il compito di indagare su quanto deliberato in sede di approvazione del rendiconto di gestione relativo all’esercizio finanziario 2013, nonché sulla gestione amministrativa dell’Ente dal 1° Gennaio 2012 ad oggi, ivi compresa la dichiarazione di dissesto approvata con deliberazione del CC n. 2 del 30/03/2017, al fine di accertare in maniera inequivocabile, nell’interesse esclusivo dei cittadini, lo stato dei conti pubblici dell’Ente;
se non ritengano di dover inviare un commissario ad acta al fine di redigere e far approvare i documenti amministrativi e contabili ancora mancanti in modo da ristabilire una corretta e coerente gestione amministrativa del Comune di Brolo
(gli interroganti chiedono risposta scritta urgente)
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