ENZO RUSSO – PROMUOVERE LA CULTURA A PATTI
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ENZO RUSSO – PROMUOVERE LA CULTURA A PATTI

 

 

Da molti anni mi è capitato di parlare di cultura e di svago con amici, conoscenti, con estranei, in riunioni pubbliche, sul posto di lavoro, in palestra, al mare e in tante altre situazioni e di aver detto e sentito quasi sempre le stesse lamentele che, ahimè, erano affatto veritiere: “la cultura a Patti latita, non esiste da moltissimi anni un teatro e una stagione teatrale invernale e che quella estiva a Tindari è molto scadente, non c’è un cinema degno di tale nome e per dover vedere un buon film in un ambiente confortevole è necessario andare in altri paesi vicini, i giovani non sono stimolati e non possono crescere culturalmente, etc. etc.”

Sono certo che anche a voi tutti sarà capitato mille volte di dire e di sentire le stesse lamentele come anche sarete d’accordo sul fatto che abbiamo sentito in tutte le campagne elettorali comunali promesse di una “attenzione particolare che avrebbe dovuto essere posta in futuro alle attività culturali e sociali, fondamentali per la crescita civile di una collettività, rivolte particolarmente ai giovani” (parole queste ultime riportate in puro “politichese”).

Voglio fare una stima per difetto: io avrò sentito dire e condiviso queste lamentele con almeno 2.000 miei concittadini, e sono certo che la grande maggioranza di tutti gli altri ha fatto ugualmente (basti pensare alle riunioni pubbliche politiche, alle discussioni in classe in tutte le scuole fatte da tutti i professori e condivise con gli studenti, alle discussioni sui social network, etc).

Ed è a questo punto che mi viene spontanea una riflessione:

finalmente vado al Teatro (peraltro questa è la seconda stagione Teatrale a Patti riuscitissima soprattutto per le scelte artistiche) ed incontro sempre le stesse 150-200 persone e mi chiedo dove siano almeno le altre 1800 persone con le quali avevamo condiviso lamentele ed insoddisfazioni;

finalmente vado al cinema in un locale rinnovato, bellissimo, comodo, riscaldato ed accogliente a vedere degli ottimi film e siamo al massimo in 20-30 persone e non riesco proprio a capire dove siano almeno le altre 1970;

in questi ultimi due anni ci sono stati moltissimi eventi culturali realizzati soprattutto al Convento S. Francesco, ma anche in altri suggestivi luoghi del nostro paese, come presentazioni di libri, incontri con autori (entusiasmante quello recente con il filosofo pattese Prof. Salvatore Natoli), concerti di musica classica, visite di luoghi e opere della nostra città (cattedrale, biblioteca e museo vescovile, Villa Romana, etc), mostre di pittura contemporanea, visite guidate al centro storico, incontri letterari all’Antico Caffè Galante, mostre di Ceramica Artistica, rievocazione di eventi storici, incontri eno-gastronomici e tanto altro ancora, il tutto effettuato anche grazie all’interesse e all’organizzazione di alcune associazioni culturali della nostra città.……ma ad essere presenti quasi sempre le solite 100-200 persone con le rimanenti 1800-1900 sempre impegnate in altro;

al Teatro di Tindari nelle ultime due stagioni ci sono state delle eccezionali rappresentazioni (molte gratuite provenienti dal Circuito del Mito finanziato dalla regione Sicilia) con famosi artisti fortemente voluti dal Direttore Artistico Anna Ricciardi che difficilmente si avrà la fortuna di poter rivedere così vicino (penso solo alla sublime esibizione del maestro Sollima) e in molte di queste serate oltre a pochi turisti e a qualche spettatore proveniente dai paesi viciniori eravamo i soliti 20-30 pattesi ad essere presenti e non ho visto nessuno dei rimanenti 1900 circa (ai quali ricordo l’opportunità di rivedere Sergio Vespertino con il suo dolce e bellissimo spettacolo “Fiato di Madre…e voglio dire” giorno 14 Marzo al Teatro Ioppolo di Patti) con i quali avevo condiviso vecchie insoddisfazioni e che erano sempre presenti quando dovevamo, a ragione, lamentarci…… come non ho visto nessuno degli altri politici e politicanti che pure promettevano impegno in questo settore al quale dicevano di tenerci di più di ogni altra cosa;

da qui l’amara riflessione che, come sempre ho sospettato, i vari Pirandello, Verga, Tomasi di Lampedusa, Sciascia devono aver soggiornato a lungo a Patti a nostra insaputa e hanno conosciuto a fondo il carattere della nostra città: siamo qui per criticare e distruggere e mai presenti per edificare ed educare a crescere i nostri giovani.

Sia chiaro che io non sono stato mai vicino a questa amministrazione ma non posso coprirmi gli occhi e non riconoscere che almeno in questo campo molto si è fatto e che molte scelte sono state indovinate (vedi Direttore Artistico) e che il lavoro e l’impegno economico profuso in questo campo alla lunga non potrà che ripagare chi lo ha promosso e portato avanti.

Enzo Russo

24 Febbraio 2013

Autore:

admin


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