TV: Ottimi ascolti per la prima di “Evolution” su Rai Due. Mercoledì 9 settembre Luca Rosini ci racconta la mobilità con Abatantuomo e Fiorello!
– di Saverio Albanese –
Dopo il successo della prima puntata che ha registrato il 5,24% di share torna mercoledì 9 settembre, in seconda serata su Rai “Evolution”, ovvero “com’è cambiata la nostra vita”. Il programma, condotto da Luca Rosini, tratta del cambiamento – dell’evoluzione – dei nostri comportamenti, dei nostri usi e costumi, della nostra vita di tutti i giorni. Ogni puntata ha un macro tema di riferimento che interseca fatti, persone, cose di uso comune, capaci di riassumere, nella loro evoluzione il passare del tempo, dei gusti, delle tipologie di consumo, e il mutare della nostra intera società.
Ogni episodio, avvalendosi del ricco di materiale di repertorio, darà la possibilità di parlare non soltanto dei cambiamenti nel consumo ma anche nel costume, senza privarsi della possibilità di brevi divagazioni su argomenti correlati. La trasmissione si propone anche come occasione di incontro tra generazioni – da una parte gli under 50, che non si ricordano del duplex, dall’altra quella degli over 50, che non sanno usare uno smartphone – e molto gioca sul confronto tra ieri e oggi, offrendo una continua ed efficace sintesi tra ciò che siamo stati e ciò che siamo, generando un linguaggio televisivo che spesso va oltre quello dei programmi di repertorio e si contamina con quello dell’inchiesta, in un cocktail largamente inedito.
In chiusura di ogni puntata, un’esclusiva topfive, tra l’ironico e il sociologico, delle principali “fasi evolutive” relative all’argomento dell’episodio. La classifica è scritta e raccontata da Guido Guerzoni, storico e museologo.
Nella seconda puntata: un meraviglioso sketch d’antan in cui Diego Abatantuono interpreta un autista di tram che investe Porcaro (da La Tappezzeria, 1977). Fiorello ci racconta del suo primo motorino. E una serie di filmati raccontano il cosiddetto Retrofuturo, ovvero il futuro visto dal passato, scopriremo così – tra le altre cose – che quelle invenzioni che ancora oggi ci appaiono futuristiche – come l’auto elettrica o quella ad aria compressa – in realtà erano già state realizzate a fine ‘800, e mai messe in produzione. Il futuro ha un cuore antico.
Dunque si parla di mobilità: i treni, quelli che portavano i flussi migratori meridionali al nord fino a quelli ad alta velocità, e poi ancora i accelerati, i pendolini, le macchine piccole, che poi sono diventate grandi, e poi l’austerity, le auto elettriche e quelle che si guidano da sole, e poi ancora alla bicicletta come mezzo di trasporto povero, poi strumento di lavoro, poi ancora diavoleria per il fitness e infine oggetto eco-radical-chic. Senza dimenticare i motorini e in particolare la Vespa, la cui storia si interseca con quella dell’aviazione, e dunque gli aerei, senza dimenticare la promessa (mantenuta) di benessere dell’Autostrada del Sole e quelle – largamente disattese – della Salerno Reggio Calabria e del ponte sullo stretto di Messina. Sullo sfondo: la trasformazione dell’Italia che si muove.
“Evolution” è un programma di Anna Carlucci e Andrea Quartarone scritto con Romano Frassa e Maurizio Caverzan. La regia è di Anna Carlucci.
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.