EX SCALO MERCI – A Capo d’Orlando c’è chi lo pensa come un grande Spazio Comune. A Brolo era già così… un sogno
Cronaca, Cronaca Regionale

EX SCALO MERCI – A Capo d’Orlando c’è chi lo pensa come un grande Spazio Comune. A Brolo era già così… un sogno

L’idea del neo costituito “Comitato Teatro allo Scalo” lo vede come luogo ideale per adibirlo a teatro. Così il magazzino ex scalo merci della Stazione, apportando una variante all’attuale progetto già finanziato che prevede invece uffici comunali, potrebbe essere “altro”.  Una bella idea, da esportare anche il altri paese. A Brolo ci si era già arrivati a questo. Ma innanzitutto la priorità dovrebbe essere non abbattere, ma a cemento km zero, ristrutturare e conservare.


il “TEATRO ALLO SCALO”. E’ questa la proposta che le Associazioni orlandine avanzano per la destinazione d’uso del magazzino ex scalo merci, il cui progetto di rifunzionalizzazione per finalità di interesse pubblico predisposto dal Comune è stato ammesso a finanziamento con fondi del Bando Periferie Urbane; il progetto attualmente prevede invece la realizzazione di uffici comunali.

Le associazioni hanno avviato una riflessione al loro interno e, nel sottolineare la cronica mancanza di una struttura a Capo d’Orlando dedicata ad accogliere le attività culturali e sociali che esse svolgono, propongono all’Amministrazione Comunale di realizzare nell’ex magazzino della ferrovia il “TEATRO ALLO SCALO”, un contenitore culturale destinato a diventare il fulcro della vita associativa della città.

Uno spazio adibito ad Teatro – Auditorium nel quale poter offrire alla città una proposta culturale variegata e qualificata, coordinata in una programmazione annuale. Il “TEATRO ALLO SCALO” costituirà per le oltre 50 associazioni orlandine occasione per elaborare progetti ed attività comuni, per i giovani rappresenterà uno spazio di aggregazione nel quale dare corpo a nuove idee, per i tutti i cittadini sarà l’opportunità di rendersi partecipi ad attività laboratoriali passando dalla condizione passiva di spettatori a quella attiva di protagonisti.

Con questo intento le associazioni hanno costituito un comitato, denominato per l’appunto “Comitato TEATRO ALLO SCALO“, che avrà il compito di proporre alla città questo nuovo progetto interloquendo con l’Ente Comune affinché accolga la proposta ed intraprenda tutte le necessarie azioni per apportare una variante all’attuale progetto.

A sostegno della credibilità della loro idea, le associazioni fanno riferimento a quanto già realizzato in altri Comuni dove strutture ex scalo merci molto simili alla nostra sono state trasformate in spazi culturali e sono già attive ed operanti.

Il “TEATRO ALLO SCALO” rappresenta una straordinaria occasione di rilancio sociale e culturale per Capo d’Orlando, un’idea forte, funzionale, innovativa e non onerosa per il Comune, che può portare la nostra Città nei i primissimi posti tra i centri della Provincia di Messina non solo per numero di abitanti, ma tra quelli con la migliore qualità della vita.

Se questo è il comunicato stampa orlandino, l’idea ovviamente è esportabile.

A Piraino l’amministrazione comunale ci sta pensando e anche l’opposizione consiliare è concorde per quanto concerne l’ex scalo ferroviario, ormai in disuso.

A Brolo si era già avanti.

Infatti la stazione era diventata, non molto tempo fa, concretizzando un bel sogno, un luogo per ospitare associazioni, mostre d’arte e attività sociali.

Un accordo con Ferrovie ed una progettualità che pensava in grande, allargandosi già all’ex scalo merce, pensando di tramutare i vagoni in locali e la grande tettoia in altro.

Un intervento attuato parzialmente, bisognava fare interventi strutturali, bagni idonei.. ma era un punto di partenza, come le prime mostre realizzate – con il patrocinio dell’Unione dei Comuni Terra dei Lancia –  in quella che poi divenne “tristemente” sede dei vigili urbani al posto di essere una galleria d’arte.

Poi, cose brolesi, la convenzione con la Ferrovia non era più valida e fu rivista e la stessa Ferrovia decise che lo spaio non poteva essere destinato ad un uso ricreativo.

Quindi nessuno intervento “sociale”, diventando “banalmente” ma utile spazio per la sede della Protezione Civile locale e stazione di comando dei Vigili Urbani.

Così, nel tempo, e diremmo stoltamente, anche l’idea di utilizzo dello spazio dell’ex deposito merci, divenne “obsoleta” e si tinse di immondezzaio che nel tempo  assolvendo comunque altri importanti compiti,  diventando sempre più grande, ingombrante.

Il punto è questo.

Cosa vogliamo fare da grandi?

Quale spazi devono diventare prioritari… Quale scelte fare?

Ed il discorso, visto che ci siamo si allarga ai palazzi lungo la via Vittorio Emanuele.

Sfumata l’idea di acquisizione del palazzo Baratta si profila la perdita di un altro pezzo di edilizia storico-urbana. Un palazzo, al centro, che potrebbe essere altro.

Oggi siamo in dissesto economico, e per l’amministrazione comunale è impensabile fare progettualità onerose a carico delle casse comunali. L’imperativo è sopravvivere in attesa di tempi migliori quando con i bilanci approvati e le casse risanate si potrà essere più operativi.

Ma ci sarà chi dovrà progettare per dopo, almeno pensarci e dare spazio ad idee e futuro in quelli che saranno i prossimi programmi elettorali, anche , per esempio, spostare il centro raccolta rifiuti nelle nuove aree pip…. e ripensare, ridisegnandolo lo spazio dell’ex scalo merci.

 

tanto per dare un’idea

http://scomunicando.hopto.org/notizie/mostre-a-brolo-una-stazione-diventa-galleria-darte/

 

http://scomunicando.hopto.org/notizie/eventi-a-brolo-sabato-si-inaugurano-due-mostre/

18 Dicembre 2018

Autore:

redazione


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