Scelte logistiche e organizzative che stanno penalizzando – ben o male – tutti quelli che stanno partecipando, investendo tempo e denaro, risorse e aspettative.
Uno spazio che presenta numerose criticità legate alla sua posizione, al flusso di visitatori, agli ingressi,alla distanza dal metro, al fatto che è compresso tra Grecia, Libano, Malta, Croazia, Tunisia, Albania e altri stati del Mediterraneo. Criticità legate anche all’organizzazione
Una scelta, alla fine, giusta e ponderata, che servirebbe anche ad aprire un dibattito sui soggetti e sulle loro competenze organizzative ai quali Crocetta ed il suo staff hanno affidato quest’importante organizzazione.
Ma l’Expo va avanti lo stesso, con tutta la sua problematicità. C’è infatti chi ci sta lavorando da mesi, incvestendo energie e capitali, e non può – dopo aver pagato le quote d’ingresso – tornare indietro.
Questa sarà la settima del Gal Nebrodi (vedi programma e articolo precedente), mentre altre realtà saranno presenti nello spazio Sicilia.
Come gli imprenditori pattesi che rappresentano – tra i pochi – la pasticceria isolana, i Mastrolembo, arrivati oggi a Milano, con le loro bontà e l’innovazione di “pasticciotti”.
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