FABIO GRANATA – Agrigento Capitale Italiana della Cultura: “Un’occasione per rilanciare la cultura siciliana”
Cultura, Cultura, Fotonotizie, In evidenza

FABIO GRANATA – Agrigento Capitale Italiana della Cultura: “Un’occasione per rilanciare la cultura siciliana”

Fabio Granata, storico Assessore ai Beni Culturali della Regione Sicilia e ideatore di riforme cruciali come quelle sui Parchi Archeologici e sulla Soprintendenza del Mare, interviene con fermezza e visione sul riconoscimento di Agrigento come Capitale Italiana della Cultura 2025.

Un riconoscimento legato al Parco Archeologico

Attualmente Presidente di Articolo Nove e responsabile nazionale delle politiche culturali del Movimento Indipendenza, Granata esprime orgoglio per il traguardo raggiunto, ma richiama all’urgenza di un’organizzazione più incisiva e all’altezza delle sfide culturali.

Granata sottolinea il legame diretto tra il successo di Agrigento e il Parco Archeologico della Valle dei Templi, istituito grazie alla legge 20 del 2000, di cui egli fu promotore.

“Abbiamo tutti gioito per la proclamazione di Agrigento a Capitale Italiana della Cultura. Per me, questa gioia è doppia, perché il Parco Archeologico, che è stato determinante per questo riconoscimento, è una mia creatura. Da allora, il Parco non ha mai smesso di crescere, diventando uno dei siti culturali più visitati e amati a livello nazionale.”

Granata invita a non disperdere questa straordinaria occasione per rilanciare l’immagine e il valore del patrimonio culturale siciliano, ma avverte del rischio di una “cupio dissolvi” – una sorta di tendenza autodistruttiva – che potrebbe compromettere l’importanza di questo riconoscimento.

Un appello all’unità e alla visione strategica

Nel suo intervento, Granata invita a mettere da parte polemiche e divisioni, puntando invece su una gestione culturale ambiziosa e inclusiva.

“Agrigento deve esprimere il meglio di sé, senza lacerazioni. Serve una promozione culturale attenta e un’organizzazione all’altezza del patrimonio materiale e immateriale siciliano. È il momento di smettere di investire in eventi effimeri e passerelle, e di puntare su ricerca, formazione e un solido rapporto con le università.”

Granata richiama inoltre il Governo Regionale e l’Assessore Scarpinato a collaborare con tutte le forze in campo per rendere Agrigento un simbolo del rilancio culturale siciliano.

Un’eredità duratura per la cultura siciliana

In occasione del cinquantesimo anniversario dell’autonomia siciliana sui beni culturali, Granata propone un ripensamento complessivo del sistema culturale siciliano. Tra le priorità, elenca:

  • Coinvolgere i giovani archeologi formati presso le scuole superiori di Siracusa e Palermo nella gestione e valorizzazione del patrimonio;
  • Mettere a sistema i sette siti UNESCO siciliani per rafforzare la rete culturale dell’isola;
  • Investire in nuove assunzioni nei Beni Culturali per fronteggiare la cronica carenza di personale;
  • Incentivare la collaborazione tra i Parchi, i Musei e le Università, orientando gli sforzi verso ricerca e formazione.

“Solo così Agrigento Capitale Italiana della Cultura potrà lasciare un’eredità importante per il nostro smagliante patrimonio. Questo evento deve essere un volano per trasformare la cultura in Sicilia, andando oltre il 2025.”

Granata chiude il suo intervento con una visione chiara e ambiziosa: sfruttare questa occasione non solo per Agrigento, ma per rilanciare l’intero sistema culturale siciliano, trasformando il riconoscimento in un “lascito” duraturo e significativo per le generazioni future.

26 Gennaio 2025

Autore:

redazione


Ti preghiamo di disattivare AdBlock o aggiungere il sito in whitelist