Il coraggio delle proprie idee, la forza di dirle e di esprimerle, anche quando sono ostiche, “difficili”, controverese, in grado di evocare spettri e fantasmi, turbare coscienze benpensanti … non è una novità per questo “ragazzo” della politica italiana.
Un bastian contraio da sempre che non si smentisce mai.
Alcuni giorni fa pubblica, traendola da youtube, una canzone di Massimo Morsello: Sul Cemento Un Fiore… ed ovviamente sia il testo che l’autore sono un piatto ghiotto per la polemica, ma anche per un’attenta considerazione su luoghi e tempi che lo stesso Granata effettuta.
I commenti spaziano, riferendosi alla canzone da “una generazione che non dimentica, che guarda avanti….” ( con Fabio che commenta” Sempre avanti….ma con Radici e Memoria.”…), all’appello di Max: “un Ambiente, mai domo, ma deluso, aspetta la chiamata…. ha energie, nuovi sapere, esperienze…. entusiasmo… voglia di fare….”, ma anche il commento di Mauro “….ma che titolo osceno e tetro….” sino all stoccata di Adriana ” Ho letto la biografia di questo cantante nonché terrorista su Wikipedia. Ce n’è abbastanza.”.
Da qui il serrato dibattito “.. se non conoscete la storia e l’Uomo… evitate di scendere in giudizi…. “Osceno e Tetro”… ma caro Mauro hai mai sentito una canzone di Morsello o letto i testi… documentati… e Adriana, ribelle, che si documenta su wikipedia… certo che sei una “scienziata” ” quindi i consigli per un approfondimento ” vi consiglio di andare http://www.massimomorsello.it/ il sito ufficiale di questo “giovane” che aveva idee e lottava per queste.”
Qualcuno aggiunge: sentirò la canzone nonostante il titolo osceno…comunque a me i fascisti-squadristi nonchè razzisti di Forza Nuova proprio non piacciono, Fiore è un pessimo indiviudo assieme alla sua accozzaglia. gente che non si è evoluta, lontana dal futurismo nonchè vendutasi al berlusca”;
Oppure “non avendo sentito mai nominare questo personaggio. Certo che lottava per le sue idee, ma non sono le mie e pensavo non fossero più neanche di Fabio”.
Altri aggiungono “avere memoria storica non vuol dire ritornare al passato. anzi spesso, in percorsi di vita, evoluzioni, conoscenze ci si allonta, ma questo non vuol dire rinnegare, disconoscere e sopratutto è errato non contestualizzare, date, fatti, periodi, circostanze che hanno fatto, segnato, marcato la storia di generazioni,come la mia per esempio”, e Simone aggiunge “Fabio ricordare Massimino è sempre un bell’atto di libertà……e scoprimmo l’amore e scoprimmo la strada, difendemmo l’onore col sorriso e la spada…”
Ancora post ed infine il commento dello stesso Granata “Siamo in un altra epoca…cio’non significa rimuovere radici e percorsi individuali ed esistenziali e presenze che li hanno caratterizzati,in questo caso musicali…oltre la destra e la sinistra per costruire il ‘nuovo’occorre rispettare l’altro da se’,capito Adriana? e comunque Massimino non era un terrorista.
ed ultimo post che registriamo è tutto per l’on. Granata: “Colgo l’occasione per ringraziare Fabio della sua lealtà culturale.. “Le radici profonde non gelano mai” J.R.R. Tolkien”
Il Testo della canzone di Massimo Morsello tratta da i Nostri Canti Assassini (1981): Sul Cemento Un Fiore Nero Nascerà
Sulla pista dei ricordi ho lasciato il mio valore,
sulla strada delle stelle la mia libertà
ed armato del sorriso di lei che non c’è più
me ne vado alla conquista di un ricordo di più,
me ne vado e forse non ritornerò,
me ne vado e forse non ritornerò.
Ma rimane lei che a sedici anni già sa i giochi dell’amore.
Cosa vendere per vivere, che cosa comprare
e una catena per legare i capelli suoi,
il suo cordone ombelicale staccato da noi,
i suoi occhi quasi non ricordo più,
i suoi occhi quasi non ricordo più.
Sulla pista della fede hai spezzato il mio sogno ideale
con quattro canne ed un fucile ed una maglietta
e i tuoi baffi da maiale,
ma rimane lui ch’è triste e rimane là dov’era
senza cantare quando muore la notte,
quando nasce la primavera
e si siede sulla vita come vuoi tu
e si siede sui ricordi che ha già dimenticato,
sul tuo odio, sul tuo mondo malato.
Sulla strada del rimorso ho lasciato i miei errori
fatali
tra le vostre grazie fatte e i miei peccati mortali
resteranno solo loro che non sanno cosa fare
se l’estate è solo un gioco, se si muore per il mare;
e lui che conosce un paio di jeans e sa il fumo
quando è buono,
ma non arma la sua mano sotto l’impeto di un
tuono,
di una rivolta che c’è stata, che domani tornerà,
tra i vicoli dei vostri cuori e delle vostre città,
sul cemento un fiore nero nascerà,
sul cemento un fiore nero nascerà.
ecco chi è Fabio Granata… per gli amici e per i nemici..
Caparbiamente coerente, ambientalista da sempre e bastian contrario dal grande cuore, 52 anni , un pacco di giornali sempre sotto il braccio, un sorriso simpatico, l’arguzia di chi guarda avanti: ecco chi è Fabio Granata… per gli amici e per i nemici..
Per capire come è fatto, lui che è stato vicepresidente dell’Antimafia, col sorriso sul viso, come un bambino discolo ed impertinente…. ed in questo il tempo sembra proprio non passare mai per lui.
Molti lo etichettano «rompiscatole», ma questa per lui è storia vecchia. Già perchè anche nel Movimento Sociale, tanti anni fa, questo capitava, e poi anche in Alleanza Nazionale.
Fabio è semplicemente uno coerente, uno che crede nelle sue idee, uno che è stato sempre “estremo”, ma non “estremista”, impulsivo ma non arrogante, difficile da irreggimentarsi ma capace di fare “quel passo indietro” se si rende conto di aver sbagliato.
Persona perbene, intellettualmente onesta, con il senso della gerarchia – quella dei Valori e non del “listino elettorale” – … un Amico, che a “destra”, in quella di Almirante, tanti anni fa, già abbracciava con coraggio scelte ecologiste, si batteva a Priolo nel Siracusano, contro il Pretolchimico, denunciava i primi morti per tumore dalle contaminazioni e dall’inquinamento mentre leggeva Elements di Alain de Benoist – scrittore francese, fondatore del movimento culturale denominato Nouvelle Droite -.
Granta studiava, da Siracusa ma spesso si spostava a Catania, poi sempre più a Palermo ed a Roma, e “sognava” i movimenti ecologisti tedeschi , puntava l’indice verso gli appena nati G.R.E, i Gruppi di Ricerca Ecologici, vicini alla Destra Alternativa italiana che si ritrovava nei Campi Hobbit e che si scambiava i numeri introvabili de “la voce della fogna” l’unico giornale underground di un ambiente, effervescente, trasversale, ricco di fantasie e goliardia, anche caciaroso, a volte rissoso (ma più dentro che fuori, nei congressi e non nelle piazze) che senza nostalgia per il “ventennio”, del quale ne rispettava i “miti” con un senso reverenziale di appartenenza, guardava agli spazi del dialogo; del confronto; del sociale; anticipando a tratti quello che poi successe nel ’77, che ripudiava Yalta e simpatizzava per Arafat e pr allora un giovane Gheddafi, fresco di un sua rivoluzione verde, semplicemente perchè esempi di non allineamento cone Fidel a Cuba.
Una destra che amava gli indiani d’america e le loro riserve, John Ronald Reuel Tolkienl, Corto Maltese e Tex Willer ed i disegni di Frank Frazetta
Scelte difficili, allora.
Per molti sfiorite in via Acca Larenzia; per altri nei gruppi dello sponteneismo armato; per altri ancora, senza rinnegare nulla, nella convinzione di ritornare a fare politica, con serietà, per costruire un futuro.
Fabio Granata difendeva già allora i Beni Culturali, la Cultura, la Democrazia, la Libertà di Pensiero, del Dire, del Fare, amava la musica alternativa ed il buon cinema, Evola e Codreanu, leggeva di Guevara e Peron, non ha mai dimenticato gli amici del tempo che, con altre coerenze, non hanno accettato le logiche di Fiuggi o altre scelte politiche.
Carmelo Briguglio, figura storica della destra siciliana, prima rautiano anche lui, poi convinto finiamo, che ben conosce Fabio Granta, in un intervista sul “sole 24 ore ” dice di lui “è sempre la metà irrequieta… che ha un percorso di coerenza dentro il partito” ed aggiunge “ha sempre portato la bandiera dell’antimafia di destra”.
Questa è una trincea, anzi una barricata, che Granata ha sempre presidiato, ci è salito sopra, rischiando in prima persona, ed è stato Fabio a lanciare il tema della legalità offrendo proprio a Gianfranco Fini la strada per distinguersi da Silvio Berlusconi.
Ma questo non vuol dire che Granata è uomo di qualcuno. Ma è uomo onesto, sincero e coerente, da sempre.
Certamente gli è alleato, lo rispetta, non lo tradirebbe, è il suo“grillo parlante”,è un “fine suggeritore”, è “un’intelligenza attiva e mai prona”, certamente un collaboratore stimolante, attento, che induce a pensare, che guarda avanti, capace di tessere grandi strategie.
Granata è credibile. Granata è spendibile, è questo Fini lo sa.