FERNANDO COZZOLINO – “Un cantante, un artista, non è tale solo se chiuso in una scatola (tv)”
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FERNANDO COZZOLINO – “Un cantante, un artista, non è tale solo se chiuso in una scatola (tv)”

Intervista di Giulia Quaranta Provenzano

Oggi la blogger Giulia Quaranta Provenzano ci propone l’intervista a Fernando Cozzolino, in arte daNno…

Ciao e piacere di conoscerti meglio! Vorrei domandarti subito quando, come e soprattutto da quale motore interiore ha avuto origine il tuo viaggio nella musica e non solo dacché sei un perfomer – ciò anche in relazione al tuo nome d’arte daNno. Ciao Giulia, la mia passione per la musica a 360° gradi è nata sin da piccolo. Mi chiudevo in camera mia e preparavo intere performance canore e non soltanto quelle sulle note, ad esempio, di Anastacia e di Tiziano Ferro… pop puro. In salotto, poi, obbligavo i miei genitori a essere il mio pubblico e allora <<Play: si va in scena!!!>>”.

Da piccolo a cosa immaginavi e desideravi dedicarti “da grande” e che bambino sei stato? Da piccolo volevo essere un po’ tutto come, immagino, tutti i bambini fantasticano …il classico cliché, da parrucchiere a circense e molto altro ancora. Poi, crescendo, ho iniziato a desiderare di divenire un artista ovviamente. Ero un bimbo molto sensibile e attento al mondo esterno in ogni sua forma e dettaglio, nonché sfumatura”.  

Se dovessi assegnare un colore alle fasi più significative della tua vita finora, quale sarebbe e altresì quali canzoni vi assoceresti? È, questa, una domanda particolare… alla quale, in verità, non so ben rispondere – se non in maniera semplicistica. La vita è fatta di alti e di bassi, quindi forse direi che va dal nero al bianco, al rosa, al rosso quando c’è amore… Insomma, l’esistenza è costituita di tante sfumature continue e mai definit(iv)e”. 

Cosa rappresenta l’Arte, per te, e quale ritieni esserne il principale pregio e potere? L’arte è il senso del mio essere”.

Nella vita e nell’arte – come pure nel mondo dello spettacolo ad ampio raggio – quale ruolo ti pare giochi e quale dovrebbe avere l’immagine visiva, l’estetica, nel veicolare significati (per esempio nei videoclip musicali) e nell’essere, chissà, altresì indicatore di alcune caratteristiche psicologiche di chi si è e di chi si ha di fronte? Dipende da che tipo di artista si è …a me piace essere presente in ogni modo nella mia arte e comparteciparvi in tutti i sensi, non solamente cantando – e il tutto con naturalezza, con perfezionismo e iper-criticità verso me stesso. Mi piace per l’appunto comunicare anche con il vestiario, tant’è che io stesso sono proprio un po’ tutto e il contrario di tutto… ma di certo sono un esteta e un creativo, o almeno ci provo”.

Quanto “incidono” rispettivamente il testo, la voce e la base nelle tue canzoni e nei brani che maggiormente apprezzi? “Questi citati elementi incidono tutti tantissimo in una canzone… quello che si dice, come lo si dice, la musica che accompagna le parole, la scelta dei suoni sono componenti fondamentali in un brano e si devono tutte incastrare armoniosamente fra loro”.

Per riuscire a fare della propria Passione una professione, cosa ti pare che sia necessario e cosa è oggi imprescindibile in un mercato ultra-consumista? Inoltre qual è l’istante in cui, se davvero esiste un tale istante, un emergente capisce che non lo è più? “Oggi, nella musica, è sicuramente necessario avere tanto coraggio e poi… fa la differenza – non ci si prenda in giro! – l’entourage che si ha attorno così come la fortuna, i giusti incastri di persone, le giuste di conoscenze e il sincronismo… molte volte, anzi la maggior parte delle volte, purtroppo il talento non basta”.

Quando guardi, leggi, ascolti un creativo cosa ti impressiona positivamente e cosa più ti entusiasma tanto da fartelo ritenere tale? C’è qualcuno al quale guardi con stima e con cui ti piacerebbe collaborare? “M’impressiona il mondo che le persone hanno al loro interno e che le porta a fare quello che fanno, cioè mi affascina il punto di partenza (più che l’arrivo finale). Stimo tanti artisti, non vorrei dirne solo uno perché non primeggia – per quello che mi riguarda – alcuno sugli altri. Mi innamoro dei pezzi più che dei cantanti, anche di loro chiaramente …ma, comunque, maggiormente dei brani”.

I ricordi, la pianificazione e la progettualità, la sperimentazione e l’osare quanto sono fondamentali nella tua esistenza e in che misura la veicolano o no a livello artistico? Nella musica, di solito, ti sembra di seguire e assecondare l’istinto oppure la razionalità? Nella musica seguo l’istinto, com’è nella mia natura. Se mi trovassi invece a voler scegliere la razionalità, dovrei cambiare genere e optare per uno più funzionale a livello marketing (trap-rap), ma no invece…”. 

Il tuo brano “Touché” [clicca qui https://www.flowcode.com/page/danno_ per ascoltare il pezzo] è stato detto che – cito – nasce dall’esigenza di urlare che nessuna minoranza deve abbassare la testa di fronte a un mondo che giudica e non accetta chi non rientra in determinate cerchie. Da cosa credi che derivi l’ossessione che porta taluni a ingabbiare in una forma categorizzante, tanto da sentenziare su cosa sia o meno la “normalità” e il “giusto”? Si sentono difatti, tanto per dirne una, ancora taluni discorsi secondo cui nascere femmina o maschio implicherebbe il dovere d’avere quale focus imprescindibile e primario un alcunché e non altro (come se fosse d’obbligo un qual certo comportamento in base al sesso di appartenenza e cioè come se fosse il sesso a determinare il genere)… “Tale ossessione che qualcuno ha, nasce dall’ignoranza – che, automaticamente, genera discriminazione e violenza”. 

È stato sottolineato pure che – cito nuovamente – la parola “Touché” viene pronunciata dallo schermitore colpito per riconoscere all’avversario l’esattezza della “stoccata vincente”. Nel tuo singolo, dunque, i cosiddetti vincenti sono le minoranze che non sono più disposte a piegarsi, sono ossia tutti coloro che non indossano maschere e non giudicano le persone. Ecco che, proprio a proposito di “caccia al diverso”, ti vorrei invece porre adesso una domanda personale che tuttavia concerne uno dei temi cardine da sempre nell’arte… Senza indurti ad alcun schematismo riduttivo e ingabbiante, pre-confezionato, per te cos’è l’Amore (l’amore nelle sue varie declinazioni, verso differenti soggetti sia umani che pure animali, ambiente, passioni etc.)? L’amore – inteso nella sua accezione più comune, cioè tra due persone – è passare da un film horror ad un altro [N.d.R. ride]. Esso muove sicuramente il mondo e dà una speranza a chi, molte volte, sembra non averne (più)… in un mondo che non sempre è bello, non immancabilmente è pulito, non tanto spesso è amorevole appunto…”.

Tu hai partecipato a X Factor Italia, dove sei stato notato dai fratelli Piero e Massimo Calabrese …e poi a X Factor Romania. Ci racconti un po’ di queste tue due esperienze? “A X Factor Italia ero incosciente, piccolo, e mi sono buttato in un mare pieno di squali. Certamente, comunque, tale esperienza ha fatto sì che avessi visibilità e mi ha permesso di muovere i primi veri passi nel settore come fa un professionista. A livello emotivo, mediatico, è stato un palcoscenico duro da affrontare e oggi mi ci muoverei in maniera diversa… cosa che ho fatto a X Factor Romania. Ho trovato che, proprio in Romania, ci fosse più democrazia-meritocrazia in generale e meno meccanismi televisivi” .

A proposito di talent e di social [clicca qui https://instagram.com/sonodanno?igshid=YmMyMTA2M2Y= per accedere al profilo Instagram di Fernando Cozzolino], qual è il tuo pensiero al riguardo e con quale finalità ti approcci e utilizzi quest’ultimi? “I talent sono scorciatoie enormi per gli artisti, però quello che ci si dimentica troppo spesso è che la musica e la televisione non sempre vanno di pari passo. Un cantante, un artista, non è tale solo se chiuso in una scatola (tv)… ma questo è un discorso ampio e complesso, che non tutti capirebbero”. 

Infine vuoi anticiparci, magari in anteprima, quali sono i tuoi prossimi progetti? Sto lavorando a dei nuovi inediti e, inoltre, inizierò a fare dei live …insomma, vediamo un po’ di fare qualche daNno in giro!”. 

31 Ottobre 2022

Autore:

redazione


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