partito il progetto per rivitalizzare i quartieri storici
“Trasformare il patrimonio inutilizzato in una risorsa per fermare lo spopolamento”, dice il Sindaco Ridolfo. È iniziato il percorso per rigenerare i comparti edilizi di Terrarossa, Casalotto e San Marco, con l’obiettivo di ridare energia e vita al centro storico del borgo.
“Dopo mesi di riflessione, accompagnati da incontri pubblici con ogni fascia della comunità – racconta Ridolfo –, abbiamo sancito una scelta condivisa. I sentimenti più forti raccolti sono stati speranza ed entusiasmo, un impulso chiaro a intraprendere un percorso concreto.”
Con determina sindacale n.5 del 26 agosto, è stato costituito l’Ufficio di supporto per la rigenerazione urbana, composto sia da funzionari comunali sia da tre giovani professionisti locali: gli architetti Pierluigi Gammeri e Giuseppe Landro, insieme all’ingegnere Nunzio Colavecchio, già organizzati in Raggruppamento Temporaneo di Professionisti (R.T.P.).
L’Ufficio, coordinato dall’architetto Fabio Pizzuto (responsabile dell’Area Tecnica), e coadiuvato dagli istruttori Cappotto, Lo Vercio e Pizzuto (ufficio tecnico), Messina e Rasizzi (ufficio turistico) e Gorgone (Anagrafe), dovrà svolgere una ricognizione puntuale su ogni immobile: proprietà, condizioni e disponibilità a partecipare alla rigenerazione in termini di locazione, vendita o partnership. A far parte dell’Ufficio anche tre componenti dell’Amministrazione Ridolfo, gli Assessori Antonino Ricciardo (ai Lavori Pubblici), Sebastiano Ravì (all’Urbanistica) e Mauro Cappotto (delegato alla Cultura).
Verso la progettazione in grande
«Una volta in possesso dei dati – spiega il Sindaco Basilio Ridolfo–, potremo attivare strumenti come i “contratti di sviluppo” o i “contratti di quartiere” di Invitalia, oppure chiamare in causa investitori privati. Serve una rete di interventi pubblici e privati per dare dignità e nuova vita a questi luoghi.»
L’investimento iniziale supera i 47.000 euro
Sono fondi regionali assegnati allo scopo di progettare e presentare una visione concreta per il rilancio del borgo.
Un messaggio che guarda oltre i confini
Convinto dell’importanza strategica del progetto, Ridolfo lancia un invito: “Immagino un sistema di rigenerazione diffusa, che coinvolga anche i comuni limitrofi. Insieme potremmo generare un circolo virtuoso che ritorni sull’orizzonte demografico e economico dell’intera area.”
Cronologia del percorso
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Dicembre 2023: partecipati incontri pubblici finalizzati alla stesura del Manifesto per il rilancio economico e demografico di Ficarra, approvato dal Consiglio all’unanimità.
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Agosto 2025: costituzione operativa dell’Ufficio tecnico, incaricato di avviare la fase di ricognizione edilizia.
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Fase successiva: redazione del progetto di fattibilità e apertura alla partecipazione di investimenti pubblici e privati.
il comunicato stampa integrale
Ficarra punta al ripopolamento: avviato progetto di rigenerazione urbana.
Non è ancora finita l’estate ficarrese ma l’Amministrazione guidata da Ridolfo pensa già ad altro.
Anzi, dopo averci pensato e ragionato a lungo pone le basi concrete di un ambizioso progetto che Sindaco e Giunta accarezzano da parecchi mesi: il ripopolamento del piccolo borgo nebroideo.
La visione è ora chiara e rappresenta il frutto di ore e ore passate a ragionare su come tentare di contribuire a risollevare le sorti del piccolo comune, vittima, come tutti i comuni simili non soltanto montani ma ormai anche costieri, dell’imperversare dello spopolamento.
Era il finire del 2023 quando l’Amministrazione guidata da Basilio Ridolfo avviava una serie di “riunioni-consultazioni” con tutte le fasce della popolazione, selezionate in base a parametri anagrafici, professionali, di ruoli e funzioni sociali, di impegno e presenza nel tessuto associazionistico senza lasciare nessuno escluso. In queste partecipate riunioni l’Amministrazione esponeva delle preoccupazioni ma reagiva e tracciava le linee di possibili interventi volti a rallentare o, meglio, invertire il trend negativo dello spopolamento che trovavano il riscontro dei partecipanti.
Il tutto culminava con l’adozione, ad opera del Consiglio Comunale, di un manifesto adottato all’unanimità nella seduta del 27.12.2023 denominato “Manifesto per il rilancio economico e demografico di Ficarra” – predisposto dalla Giunta con il supporto dell’esperto ficarrese Antonino Franchina – nel quale venivano analizzate le ragioni storiche, sociali ed economiche del calo demografico e tratteggiate possibili linee di intervento ad opera proprio dell’istituzione comunale che decideva di utilizzare anche i propri beni immobili al fine di incentivare, con canoni e tassazioni agevolate, la costituzione di nuove attività imprenditoriali e start-up, con il precipuo scopo di incrementare anche la popolazione residente.
Eco quindi che, tra le varie azioni che l’Amministrazione Ridolfo si è proposta nel documento adottato dal Consiglio, oggi prende il via la fase della rigenerazione urbana: con determina sindacale n. 5 del 26.08.2025, il Sindaco Ridolfo costituisce ed istituisce ufficialmente l’Ufficio di supporto per la redazione del “Progetto di rigenerazione urbana” riguardante i Quartieri di San Marco, Casalotto e Terrarossa, affidato a tre professionisti locali remunerati con il Fondo di progettazione a favore dei comuni destinato a Ficarra dall’Assessorato Regionale per le Infrastrutture e la Mobilità di concerto con l’Assessorato Regionale per l’Economia pari ad oltre 47.000 euro che l’Amministrazione Ridolfo ha deciso di impiegare in tale direzione.
“Con tale atto – ha affermato il Sindaco – ho inteso dare seguito ad un progetto che la mia Amministrazione ha studiato a lungo, coinvolgendo tutte le fasce della popolazione locale. Durante gli incontri tenuti con tutti i Ficarresi siamo stati raggiunti da sentimenti di speranza ed entusiasmo e, seppur i timori non manchino, il messaggio che abbiamo ricevuto forte e chiaro è stato quello di intraprendere il percorso illustrato”
Saranno gli architetti Pierluigi Gammeri e Giuseppe Landro e l’ingegnere Nunzio Colavecchio già costituiti in Raggruppamento Temporaneo di Professionisti (R.T.P.) a portare avanti la fase progettuale – affidatagli con determinazione n. 439 del luglio scorso – sotto il coordinamento del Responsabile dell’area Tecnica, Arch. Fabio Pizzuto e coadiuvati da tre istruttori del medesimo ufficio (il supporto esterno Cappotto ed i dipendenti interni Lo Vercio e Pizzuto), due istruttori dell’Ufficio Turistico (Messina e Rasizzi) e un istruttore dell’Anagrafe comunale (Gorgone).
I componenti dell’Ufficio dovranno supportare l’attività di progettazione dei tre professionisti esterni, effettuando le necessarie ricerche di base sul patrimonio edilizio esistente finalizzate a costruire i dati informativi in merito alla proprietà dei singoli immobili (piena proprietà e/o comproprietà), alla disponibilità di inserimento dei medesimi immobili nella proposta progettuale di riqualificazione urbana (attraverso la chiara esplicitazione delle intenzioni del generico proprietario in relazione alla vendita dell’immobile, alla locazione dello stesso, alla compartecipazione all’iniziativa, ecc.) e alle destinazioni proposte per il singolo immobile nel caso di compartecipazione al progetto (ricettività turistica, attività commerciale, attività culturali e di formazione, ecc.).
Una volta espletata l’attività conoscitiva e redatto il progetto di fattibilità, l’amministrazione comunale sarà in grado di attivare gli strumenti di finanziamento ciclicamente messi a disposizione dalla Stato quali i “piani di sviluppo” della Presidenza del Consiglio dei Ministri e i “contratti di quartiere” di Invitalia, oppure ricorrere – tramite bando pubblico – ad operatori economici privati.
Siamo consapevoli – chiosa Ridolfo – di quanto possa essere arduo e impegnativo un progetto così complesso in un contesto sociale ed economico stremato, ma sentiamo forte il dovere di porre in essere azioni concrete che possano rappresentare una via d’uscita per invertire il trend. Sarebbe bello, poi, oltre che utilissimo e funzionale al progetto, che anche i comuni limitrofi adottassero iniziative simili per fare sistema e creare un circolo virtuoso fatto di molteplici aree di rigenerazione costituite da comuni finitimi.
A far parte dell’Ufficio anche tre componenti dell’Amministrazione Ridolfo, gli Assessori Antonino Ricciardo (ai Lavori Pubblici), Sebastiano Ravì (all’Urbanistica) e Mauro Cappotto (delegato alla Cultura).