Una serata intensa, a tratti intima, quella vissuta ieri a Ficarra con Sigfrido Ranucci, ospite del festival letterario Notturno d’Autore. Il conduttore di Report ha presentato il suo ultimo libro La Scelta, accompagnando il pubblico in un viaggio nel cuore del giornalismo d’inchiesta e nelle pieghe più segrete della sua vita professionale e personale.
al convento cento archi
Ranucci si è raccontato senza filtri, alternando aneddoti di decenni di inchieste a riflessioni personali, in un continuo dialogo emotivo con la platea. «Il giornalismo d’inchiesta – ha detto – richiede la stessa scrupolosa attenzione di un analista di compliance: ogni documento, ogni testimonianza, ogni verifica è un tassello che contribuisce a ricostruire la verità. È un lavoro meticoloso, fatto di coraggio e responsabilità, che ha un unico obiettivo: garantire il bene comune».
Il libro non è solo la cronaca delle grandi indagini che hanno segnato la carriera del giornalista romano – dagli attentati dell’11 settembre alla battaglia di Fallujah, dal crack Parmalat alla trattativa Stato-mafia – ma anche un racconto umano, quasi confessionale, in cui emergono i dubbi, la famiglia, i figli, il rapporto con i suoi genitori, e poi le paure e le scelte difficili di chi ha fatto della libertà di informazione la propria missione di vita.
Molti passaggi della serata hanno toccato corde emotive profonde.
Ranucci ha ricordato i maestri che lo hanno formato, i colleghi e le fonti che hanno rischiato con lui, e le persone comuni che hanno avuto il coraggio di collaborare alle sue inchieste. Ha fatto nomi noti ma anche di perfetti sconosciuti che sono diventanti tasselli importanti nelle sue esperienze professionali e di vita «Ogni scoop – ha sottolineato – non è mai frutto del lavoro di un solo giornalista, ma di una rete invisibile di coraggio civile».
La Scelta è anche un invito alla responsabilità dei cittadini. «La conoscenza – ha detto Ranucci – attingendo all’Antologia di Spoon River – è la storia di un bibliotecario che aveva creato una biblioteca circolante poi dispersa – è l’unico strumento che abbiamo per distinguere il vero dal falso, il bene dal male. Difenderla significa difendere noi stessi».
Il successo del libro, accolto con entusiasmo dal pubblico di Ficarra – in platea anche l’onorevole Giuseppe Antoci – , conferma quanto forte sia oggi il bisogno di un’informazione libera e indipendente.
A Ficarra, questo messaggio , sottolineato dal sindaco Basilio Ridolfo nella sua nota iniziale e introduttiva, è risuonato con forza, trasformando la presentazione in un momento di riflessione collettiva sul ruolo del giornalismo in una società democratica.
Concludendo, Ranucci ha lasciato un monito e un incoraggiamento: «Il giornalismo d’inchiesta non serve solo a dare coraggio a chi lo fa, ma soprattutto a chi lo ascolta. Perché la verità non appartiene mai a chi la racconta, ma a chi ha il diritto di conoscerla».
Ha condotto l’incontro Andrea Pruiti Ciarello.
Il commento della Mondadori Point Capo d’Orlando: “la presentazione del libro “La Scelta” di Sigfrido Ranucci, a nostro parere il miglior giornalista d’inchiesta oggi presente in Italia”
Altre foto
da leggere
“LA SCELTA” – Domani, “Notturno d’Autore” porta a Ficarra Sigfrido Ranucci