L’inchiesta giudiziaria è quella avviata dai Carabinieri e dalla Polizia Giudiziaria, coordinata dal Procuratore di Patti Rosa Raffa e dal sostituto procuratore Francesco Bonazinga, ed è scattata qualche giorno fa con la notifica di cinque avvisi di garanzia ed il sequestro di una serie di atti al comune di Brolo.
Un’azione giudiziaria che ha immediatamente causato il “crollo” dell’amministrazione guidata da Salvo Messina con le dimissioni, prima del sindaco e della giunta, e poi di tutti i componenti del gruppo consiliare di maggioranza, con il conseguenziale sciogliemento – a seguire – di tutta la pubblica assemblea cittadina.
Subito nel mirino degli agenti investigativi ci sono stati i mutui che sarebbero serviti per due opere pubbliche, il palazzetto dello sport, ed il riadeguamento dell’edificio scolastico di piazza Roma.
Ora, sembra il caso del vaso di Pandora, sentiti i testi, molti liberamente già recatisi in Procura per delle dichiarazioni spontaneee, e viste le carte sembra emergere un terzo “mutuo-fantasma”, contratto sempre con la Cassa Depositi e Prestiti:, relativo all’area dei nuovi insediamenti artigianali di contrada Sirò.
Questo sarebbe definito per un importo di 591.000,00 euro.
Somma che aggiunta agli altri finanziamenti oggi al centro dell’indagine determina in oltre 3 milioni di euro gli stanziamenti da definire dove, quando e come sono state investiti o spesi.
Per questo terzo mutuo sembra che fatture per espropri, pagamenti di parcelle e servizi vari a supporto di quest’ultima documentazione non trovino riscontri nei fatti.
Ed intanto le indagini continuano.