Il furto degli ori votivi, nella Chiesa di San Nicola, a Gioiosa Marea, circa un mese fa, aveva sdegnato tutta la comunità cattolica e non solo.
L’atto sacrilego era stato denunciato dal parroco – e messo anche in correlazione a quelli di vandalismo di stampo satanico avvenuti nei luoghi sacri di quel paese – quidni le indagini scattarono, a 360° – dirette dalla Procura pattese.
Una serie di riscontri che hanno consentito di identificare in un sacerdote kenyano quale il probabile autore del furto – monili per un valore pari a 100.000 euro.
Così ieri carabinieri di Gioiosa Marea e della compagnia di Roma-Trastevere hanno sottoposto a fermo di Polizia Giudiziaria il sacerdote – poco più che quarantenne – con l’accusa di essere l’autore del furto di oggetti aurei donati dai fedeli alla Madonna delle Grazie ed alla Madonna delle Lacrime e riposti all’interno della chiesa di San Nicola di Gioiosa Marea.
Il religioso aveva prestato più volte il proprio servizio nel Comune di Gioiosa Marea, soggiornando presso la parrocchia, e fornendo un supporto alle attività ecclesiastiche della comunità, diventando molto popolare tra i fedeli locali e guadagnandosi la fiducia incondizionata del parroco, poi era ripartito per il suo paese. E da questo stava facendo rientro – appunto ieri mattina – quando è stato tratto in arresto direttamente ai cancelli di sbarco dell’aeroporto di Fiumicino.
Nel corso della perquisizione presso la sua abitazione capitolina venivano rinvenuti e sequestrati alcuni documenti che i militari ritengono interessanti per le indagini in corso e tra questi anche un computer portatile.
Ora si spera che si possano ritrovare gli oggetti preziosi donanti dai fedeli in cambio delle interecessioni sacre, ma sopratutto che si possa chiarire ogni dettaglio della vicenda e di eventuali altri complici.