Nonostante la vittoria, Giuseppe “Gear Fifth” Ruggeri lascia il cage del PalaPellicone di Ostia con lo sguardo determinato e parole che pesano come un gancio ben assestato.
non mi accontento mai
«Non si può soddisfare la sete di un re bevendo acqua di mare. Voglio diventare il migliore e per questo non mi accontento mai», ha dichiarato dopo aver battuto ai punti l’uruguaiano Nicolas Barna durante la main card di Cage Warriors 189.
Il verdetto dei giudici ha decretato la vittoria del 25enne italiano, che porta così il suo record professionale a 10 vittorie e 1 sconfitta. Eppure, per Ruggeri, atleta dei pesi piuma dell’Aurora Mixed Martial Arts, il successo non basta.
«Vinco il match per decisione, ma non sono soddisfatto della mia prestazione. Sono contento per la vittoria, che non sminuisce il mio valore, ma so di avere ancora tanto da migliorare. Tornerò presto a lavoro per diventare ancora più forte. Andiamo avanti e vediamo chi sarà il prossimo.»
Il match con Barna, atleta esperto del Baixinho Team con un record di 9-4, si preannunciava equilibrato, e così è stato.
Due stili diversi si sono incrociati nella gabbia: la precisione e la pressione costante di Ruggeri contro la resistenza e l’esperienza del sudamericano.
Alla fine, è stata la superiorità tecnica e tattica dell’italiano a fare la differenza.
Cage Warriors 189: Italia protagonista nel cuore dell’MMA europea
L’evento romano ha richiamato l’élite delle MMA italiane ed europee, consolidando il Cage Warriors Fighting Championship, nato a Londra nel 2001, come trampolino di lancio verso il sogno UFC, come fu per Conor McGregor.
A fare da cornice, una card di altissimo livello con altri nomi emergenti della scena italiana: Giuseppe Mastrogiacomo, Luca Borando, l’idolo di casa Simone D’Anna, e la talentuosa Chiara Penco al debutto assoluto con i celebri guantoni gialli del CW.
Il coach e imprenditore Lorenzo Borgomeo, fondatore dell’Aurora MMA, commenta: «Stiamo costruendo una base solida per le MMA italiane. Eventi come questo sono fondamentali per far crescere i nostri atleti e portarli un passo più vicino all’UFC.»
Lo spirito di un campione: Ruggeri guarda già al futuro
Nonostante la vittoria, Giuseppe Ruggeri si comporta da veterano: autocritico, esigente, affamato. Il suo atteggiamento riflette lo spirito di un vero campione.
La sete di gloria non si placa con una semplice vittoria ai punti. Come lui stesso ha detto, “tornerò presto a lavoro”. Il messaggio è chiaro: il cammino verso l’élite dell’MMA internazionale è appena cominciato.
E Ruggeri è pronto a percorrerlo, un round alla volta.