– di Corrado Speziale –
Il concerto d’apertura della rassegna Accordiacorde, dedicata ai nuovi linguaggi musicali, nell’ambito della 102.ma stagione della Filarmonica Laudamo di Messina, sarà ricordato per l’eccezionale prestazione del pianista – compositore americano Thollem McDonas. Artista a tutto campo, musicista eclettico e geniale, creativo, improvvisatore, “giramondo”, McDonas ha entusiasmato per bravura e capacità rare di produrre e interpretare il suono attraverso varie forme.
Il musicista ha tenuto anche un workshop di perfezionamento per i componenti della Filarmonica Laudamo Creative Orchestra.
L’evento si è svolto in collaborazione con le associazioni Curva Minore e il Cantiere dell’InCanto.
Primo concerto della stagione di Accordiacorde, rassegna della Filarmonica Laudamo, giunta alla decima edizione, dedicata ai nuovi linguaggi musicali, e a Messina di giovedì arriva il genio che non ti aspetti: la più piacevole delle sorprese per la platea del Palacultura Antonello. Perché al netto dell’ascolto di brani, di escursioni su varie piattaforme atte a far prendere confidenza con il pianista americano, ospite in riva allo Stretto per la prima volta, dal vivo la resa di Thollem McDonas è stata stupefacente.
Il concerto si è svolto in collaborazione con le associazioni Curva Minore, del compianto Lelio Giannetto, e il Cantiere dell’InCanto.
Giannetto, indimenticato e apprezzato contrabbassista e compositore, aveva suonato e inciso con McDonas. La SIO – Sicilian Improvisers Orchestra di Palermo, fondata dallo stesso Giannetto, realizza ancora oggi progetti in collaborazione con il musicista di San Francisco.
Tra i protagonisti di queste straordinarie esperienze con Curva Minore e McDonas, la sassofonista messinese Maria Merlino. La stessa, insieme ai musicisti della Filarmonica Laudamo Creative Orchestra, ha dato vita al workshop tenuto da McDonas alla Casa del Con – Cantiere dell’InCanto, sotto l’attenta organizzazione di Giovanna La Maestra, Francesca Billè e del direttore e fondatore dell’ensemble, Luciano Troja.
Ne conviene che la Filarmonica Laudamo Creative Orchestra, della quale ad inizio stagione avevamo registrato l’“assenza” in cartellone, resta protagonista della stagione della Filarmonica messinese diretta da Antonino Cicero, seppur al momento soltanto come “laboratorio”, nell’attesa che riprenda il palcoscenico.
Thollem McDonas, musicista d’avanguardia, soltanto dal 2005 ha all’attivo qualcosa come 1500 concerti, con pubblicazione di oltre 60 album per 21 etichette diverse: originale ed eclettico anche in questo.
Il primo concerto di Accordiacorde, che per otto giovedì, fino a marzo 2023, radunerà al Palacultura tanti appassionati, inizia, già in sé, con un sonoro “arrivederci!”
Thollem McDonas, eccentrico e simpatico sin dai primi istanti, dal suo pianoforte dà il segnale della partenza per uno dei suoi viaggi più avventurosi e intriganti.
Come asse portante del repertorio viene riportato “Obstacle Illusion”, ultimo album solista di quest’artista a tutto campo, ma è alquanto superfluo soffermarsi su titoli e quant’altro. Si tratta di musica dal taglio universale, che attraversa e supera limiti di spazio e di tempo discendenti da generi, culture e quant’altro, ben distante da qualsivoglia didascalia. Un “repertorio” per auditorium tutt’altro che “ingessati” e/o legati alla forma.
Thollem è musicista giramondo, inventore di suoni, portatore di percezioni rare, compositore eccentrico e geniale. Creativo, come pochi in circolazione, capace di trasformare il pensiero in suono.
Basta socchiudere gli occhi e un certo polistrumentismo che origina dai sensi, per nulla forzato, viene colto dall’ascoltatore incuriosito e interessato a tanta innovazione.
In platea si percepiscono visioni nuove e nuovi linguaggi su dimensioni straordinarie, che aprono a nuove sonorità verso orizzonti sconosciuti.
È musica che ha il dono dell’unicità. Tant’è che chiamarla “improvvisazione” può apparire persino retorico e limitativo.
Musica a 360 gradi…e non bastano. Occorrerebbe ampliare oltremisura l’angolo giro: si è all’opposto degli “ottusi” e dei “piatti” verso espressioni artistiche di dimensioni fuori dal comune.
Sulla tastiera, quelle volte che il suo talento “incontra” la storia, la sua arte è straordinaria e la sua tecnica sublime: espressioni che riconducono al ragtime, al jazz, danze etniche e tanto altro, fanno attraversare il pianeta in lungo e in largo. È una performance trasversale e variegata, che non concede soste.
McDonas crea e libera il suono, offrendolo ad ascolti assolutamente soggettivi. Musica che egli stesso inventa, plasma e fa propria in maniera intima, corporale.
Come un vulcano leggero, il suo magma attraversa e disvela realtà in divenire, nota dopo nota, passo dopo passo.
È un gioco incredibile, a volte funambolico, circense, di tecnica rarissima. Simula i suoni della natura, il canto degli uccelli, i silenzi della notte, i ritmi della città, richiamando effetti e sensazioni primordiali. Esprime un suono “onomatopeico”, che penetra in ogni singolo spettatore che lo coglie a modo proprio, come in un gioco circolare, simbiotico, osmotico. Tra McDonas e lo spettatore in comune c’è l’ascolto.
L’artista dialoga con l’anima del suo pianoforte in tutte le forme e le posizioni, ne coglie le vibrazioni, il respiro, in un interscambio straordinario di suoni ed effetti. Con la sua voce e i suoi vocalizzi, diretti verso la cassa armonica, fa vibrare le corde dello strumento, provocando risonanze dagli effetti suggestivi. Accarezza e fa vibrare il coperchio della tastiera, sia in posizione aperta che chiusa, crea un “loop” ritmico, sensazionale con i pedali.
È innegabile l’aspetto ludico che si coglie nella ricerca dei suoni e nel contrasto di ciò che appare: Thollem è un artista libero, al tempo stesso giocoso e introspettivo, e nella specificità, un musicista serio, che studia e crea musica, offrendo i propri universi e sfidando i luoghi comuni.
In conclusione, per Accordiacorde una prima stagionale da incorniciare, con ottime previsioni per i giovedì musicali che verranno, tutti da vivere e da scoprire all’interno della stagione concertistica 2022/2023.
Foto del concerto di A. Grussu