Vive in zone ricche di vegetazione come il Mar Mediterraneo e l’Oceano Atlantico. Solitamente di colore nero, può anche avere tinte di colorazione che vanno dal bianco al rosso. La lepre di mare possiede una conchiglia trasparente, fragilissima. Solitamente vivono attaccate tra le rocce dove brucano il fondale (alla ricerca di alghe verdi e fanerogame) appallottolandosi per non farsi predare. Una volta esaurito il cibo si spostano spiegando le “ali”, due pinnette che agitandosi in maniera composta fanno sembrare come se il mollusco volasse in acqua.
Nell’antichità, le lepri di mare erano considerate tossiche e mortali. Era addirittura diffusa la diceria che chiunque la toccasse avrebbe perso peli e capelli (da cui il nome della specie Aplysia depilans).
La sua arma nascosta è una secrezione vischiosa costituita dall’inchiostro viola e da una sostanza chiamata opalino che la lepre di mare utilizza per difendersi dai predatori.
Questa sostanza andrebbe ad attaccare le antenne dei predatori delle lepri di mare disattivando i loro sensori chimici dando ai molluschi il tempo di scappare.
Solitamente l’inchiostro viene espulso quando il mollusco si trova già tra le fauci di un pesce o di un’aragosta.
A quel punto le aragoste lasciano la preda in preda ad uno stato stato confusionale.